Solo un soldato, un po' ottuso, imprigionato nella divisa e nei doveri che ne derivano. Così si sente Oscar. Non donna o uomo, ma soldato, forgiato dal volere deviato del padre che la rende burattino. Senza parole, col terrore delle parole e di ciò che potrebbero portare. Invece André è il principe delle parole, anche di quelle che Oscar non sa ancora di voler pronunciare. Brava.😘

Mi ha incuriosito molto la presentazione di questo tuo racconto, proprio perchè quegli occhi tremolanti e colmi di lacrime represse di Oscar al capezzale di Andrè ferito, hanno sempre significato per me un universo di emozioni e sensazioni schiacciate da un vigoroso nodo in gola.
Ero davvero curiosa di leggere l'impressioni di altri riguardo quel frangente, così poco esplorato, eppure tanto ricco e denso, secondo me, da aprire nuovi e nemmeno poi tanto insospettabili varchi alla loro storia.
Ed il tuo punto di vista ( che consegni ad Oscar) mi è davvero piaciuto. Mi è piaciuta questa introspezione secca, pulita, ma condotta in quasi in rima, come fosse una poesia del cuore, cantata al soldato. Hai saputo offrire al lettore una visione col costante senso di "filo del rasoio", su cui poggia l'esistenza di lei e la confusione che la cattura nel momento in cui deve fare i conti con sè stessa. E non ne è davvero capace, perchè prigioniera dell'armatura con cui è stata forgiata la sua vita, di cui fa parte inestricabilmente pure quello "scudo"che sta dormendo stanco nella sua stanza.
Lettura fluida e scorrevole, intensa e penetrante.
Cercherò di leggerti più spesso, lo meriti.
Tamara Alessandra.

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Ciao Gabri, innanzitutto, complimenti vivissimi. È la prima volta che ti leggo ed è stata una bella scoperta per me questa breve fiction che ha tutte le caratteristiche per piacermi davvero. Sei introspettiva, lineare, diretta. Efficacissima nei monologhi e non è sempre facile. La tua Oscar certamente qui è molto più sveglia e consapevole di quella originale, e sarebbe stato molto bello in verità che la storia d'amore (magari clandestina) fra Oscar e André fosse iniziata così, in quella stanzetta confortevole e intrisa dei loro dolci ricordi. Non ci sarebbe mai stato lo strappo né il nuovo inizio di Oscar alla guida di quel reggimento parigino dove entro poco tempo si sarebbe ammalata di tisi. Il tuo racconto sarebbe un bellissimo inizio per un what of interessante, se tu dovessi trovare l'ispirazione. Commovente la parte finale, mi è venuta la pelle d'oca con quella frase: che cosa devo fare?dimmelo tu André....parole che a noi fans rammentano un ben altro luttuoso epilogo. Ma in questo caso André è vivo e può parlare ad Oscar. La loro felicità potrebbe iniziare proprio da qui se entrambi riuscissero a sintonizzarsi interiormente e confessare senza remore il loro vicendevole sentimento. P .S. Ho letto una tua risposta ad un commento, dicesti ad un'amica che Oscar si innamorò di Fersen anziché di André per compiacere al padre. Non ci avevo mai pensato a quest'eventualità. Potresti chiarire? Grazie ti aspetto presto!

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Oscar è molto arrabbiata e dal tuo modo di scrivere fluido e pulito, lo fai capire senza troppi giri di parole. È arrabbiata e pure confusa ma come non darle torto. Ti ho letto con molto piacere, continua così ☺

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Povera Oscar è intrappolata e prigioniera del suo ruolo; ma forse i sentimenti non le sono del tutto estranei, stanno cercando di sfondare la sua corazza interiore.

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Oscar inizia a prendere consapevolezza del suo amore per André, la presenza costante della sua vita,l'unica sua famiglia, il suo mondo e, ovviamente, ne è turbata.
Nello stesso tempo,è quasi certa dei sentimenti che André prova nei suoi confronti e, infatti, quella frase " sono stato contento di essere stato ferito io al tuo posto" non lasciava adito a molti dubbi. Oscar sapeva che amare André avrebbe cambiato per sempre la sua vita e temeva che ciò accadesse,lo temeva anche per André, visto che l'amore folle che nutriva per Oscar gli aveva già procurato una ferita all'occhio e gli aveva fatto rischiare la vita innumerevoli volte.
Amo le storie in cui i protagonisti assoluti sono Oscar, André e i loro sentimenti.
Brava!

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Struggente e passionale, una poesia sgorgata dalla tua penna .
bello bellissimo complimenti

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E' stato terribilmente angosciante...Sensazioni simili non le provo tutti i giorni o ad ogni nuova lettura, capitano solo una volta ogni tanto. Ciò significa che questa One shot mi ha fatto emozionare davvero tanto. Sono riuscita a provare la stessa rabbia (mista al dolore) di Oscar verso il suo compagno ♥ La confusione che regna sovrana nella mente della protagonista è dannatamente reale! Molte volte mi sono sentita come lei, incapace di pensare o di esprimermi, restando in silenzio ed annegando nei miei pensieri più contorti.
Complimenti. Tutta questa situazione mi ha lasciata col fiato sospeso fino alla fine, ed anche adesso mentre scrivo tutto ciò che sento a riguardo. Nemmeno io ho idea di quello che Oscar stessa possa fare. Ho apprezzato molto le parole di André, nonostante mi domando cosa gli sia passato nella testa mentre la sua amata rimuginava senza pietà e con tutte le sue forze.

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