Generalmente non è da me lasciare opinioni negative: se una cosa non mi piace è molto più probabile che stia zitta e mi tenga dentro i miei pensieri. Ma questa poesia non mi permette di farlo, sono davvero arrabbiata adesso. Penso che questo sia un insulto, un puro e semplice insulto a chi davvero è schiacciato, annientato, terrorizzato dal peso dei propri errori, al punto tale che anche respirare è ormai un atto di vero coraggio. Questa poesia è paragonabile a quelle persone che quando piangi ti dicono "non dovresti piangere!" oppure quando sei infuriato ti dicono "stai calmo!". Un insulto, ecco tutto. Io mi sento personalmente insultata dall'uso stesso della parola "eroe" per una tematica così delicata come il senso di colpa di una vita che sembra buttata, insudiciata da terribili errori. E non dico che uno non possa riprendersi mai, ce la si fa a volte, a volte no, ma non è semplice e immediato come tenti di spacciarlo. L'uso di "problemone" per far rima a tutti i costi con "resurrezione", poi, è agghiacciante. "Problemone", ci mancava solo questa parola a rendere il tutto un capolavoro. Potevi concludere con: "Smettila di fare il bambinone!" e sarebbe stato perfetto.

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