Recensioni per
L'elisir della gitana
di Ardesis
Qui ci voleva una sosta... come continuare a leggere e a tacere, infatti, dopo un capitolo del genere? Confesso che dopo il primo capitolo, sono rimasta un po' spiazzata dal seguito: il salto temporale, eventi noti solo leggermente variati (vedi il famoso ballo), ma della gitana neppure l'ombra e solo quella visita disperata al bordello a collegare il prologo al resto della storia. Eppure, ecco che con disinvoltura introduci un Bernard per certi versi inconsueto. Gli dai un passato diverso, lo caratterizzi profondamente (ho trovato frettoloso solo come egli passi dall'attrazione per Oscar al quasi colpo di fulmine per Rosalie) e poi... la bomba. Credo che tu sia la prima ad aver concepito qualcosa di simile (i due sarebbero fratellastri dunque?) e, ti dirò, tenendo conto di quanto Bernard e André somiglino nella storia originale, manga o anime che sia, il tuo escamotage narrativo non fa una piega (anche se Bernard, se non ricordo male, nell'anime ha gli occhi azzurri... ) Il tutto corredato da un ritmo sempre più incalzante, specie in questo capitolo, in cui il tragico duello ha purtroppo l'epilogo noto ma tiene comunque col fiato sospeso sino alla fine. Da brividi quell'esitazione di André, nel vedersi come in uno specchio... una scena perfetta. Brava davvero... e ora posso continuare la mia piccola maratona! |
Felice di aprire efp e trovare un nuovo aggiornamento! Avevo immaginato che André e Bernard potessero essere fratelli, e devo dire che questa variazione della storia originale mi piace molto. Credo che ormai tu abbia capito quanto adoro Parigi, nella parte più oscura del suo interno, e tu la descrivi meravigliosamente. Il cimitero, che dire? Hai usato poche righe ma l ho visto, l ho sentito. Ora... Oscar sta pensando di vivere come un vero soldato e quindi di fare a meno di André... sta per partire per la Normandia, quindi prima dello strappo dell'originale. Ora mi domando se ci sarà uno strappo alternativo opure no. Come reagirà André alla notizia? Sono curiosa. Aggiorna presto! 😂 Complimenti. |
Cara Ardesis, |
Avevo intuìto che Bernard e André fossero fratelli, non solo per la loro somiglianza, ma anche per gli ideali in cui credono: Oscar ha davvero un cuore d'oro! |
Continui a mescolare con sapienza le tue carte, mantenendo il filo conduttore degli eventi dell'anime ma arricchendolo e modificandoli in modo assolutamente credibile. Anche il tuo stile diretto e realistico, continua a piacermi... Aspetto, sempre più curiosa. Brava! |
Cara Ardesis, |
È da qualche settimana che ho messo questa storia tra le seguite, sarà che volevo avere tempo di leggerla con calma e soprattutto di potermela gustare. Prima di passare agli altri capitoli e di lasciare semmai una recensione cumulativa quando sarò riuscita a raggiungerti, ci tenevo a lasciarti qui, sul capitolo che mi ha stregato all'inizio (tanto per rimanere in tema!) un commento, seppur breve. Scrivi infatti molto bene, senza sbavature, calando il lettore nella torbida atmosfera del bordello e pur tuttavia descrivendo la prima volta di André con delicatezza e una nota di malinconia che non è solo in lui, ma anche nella giovane prostituta che lo inizia ai piaceri della carne... il tutto senza mancare di realismo. Tra l'altro ho trovato originale lo spunto: a tutte noi piace pensare che anche André fosse vergine, però anche esperto... insomma, un controsenso. Eppure all'epoca l'iniziazione nei bordelli, per quanto squallida e deprecabile, era pratica comune (addirittura in certi periodi storici era il completamento dell'educazione di un gentiluomo). Ti sei destreggiata bene nel rappresentare il conflitto interiore di André, puntando sulla dicotmia carne-spirito che lo porta alla fine a soccombere di fronte alle pulsioni dei suoi vent'anni. In fondo è del tutto plausibile che la serena calma e la proverbiale morigeratezza della maturità siano anche frutto di questa prima volta vissuta tra imbarazzo e inesperienza. Se proprio dovessi farti un appunto, che nulla toglie alla bellezza del capitolo, avrei chiuso senza quell'esclamazione finale, magari limitandomi ad accennarla solamente come una considerazione nel momento dell'oblio: l'ho trovata un po' forzata e melodrammatica, anche se riflette proprio questa dicotomia tra essere e voler essere del nostro che si abbandona allo sconforto nel momento del piacere. Ad ogni modo, è solo una questione di gusto personale... complimenti e a presto. |
Il capitolo interessante, sia nella prima parte che tratta un argomento spesso trascurato nelle ff sia nella seconda, dopo infine ritorna il duo André/Bernard, che nella tua storia pare avere, se ho ben capito, tutto un altro senso rispetto all'originale. Mi incuriosisce e aspetto il prossimo capitolo. A presto. |
Quanto mi piace questa storia. Trovo che abbia dei risvolti splendidi e verosimili; pur aderendo perfettamente alle vicende originali, riesci a dipanare tutto in maniera davvero singolare, come se i personaggi tracciassero altri percorsi ma arrivassero comunque al punto stabilito. |
André ha un segreto bello grosso, è evidente: questo André diverso dall'originale mi intriga parecchio; Oscar è vittima di una corte malata davvero! |
Si fa sempre piu interessante il tuo racconto, son curiosa di sapere comeva avanti. Grwzie di aver pubblicato |
Cara Ardesis, |
Noo dai, mo son curiosa, di che parlavano quei due, che ha sentito oscar.... certo che andre e fin troppo buono con bernard, io gli avrei cavato tutti e due gli occhi. |
Altro interessantissimo capitolo, dove a ciò che già conosciamo, della puntata subito dopo il ferimento di André, aggiungi elementi nuovi. L'abbraccio di Oscar è un piacevole ingrediente per qualcosa di decisamente diverso. Così come il mostrarci André in giro per quella Parigi "torbida" che tanto amo, dove la vita reale, sporca, peccatrice e fallibile, è molto più interessante degli sfarzi di Versailles. E tu sai descriverla egregiamente. Mi auguro che la tua scrittura ci possa condurre più spesso in quel luogo. |
Comincio a intuire quale possa essere il nesso tra André e Bernard.. è il motivo per cui lo perdona; la figura del duca è assai ambigua. |