Recensioni per
L'elisir della gitana
di Ardesis
È molto bella questa tua storia, l'ho letta tutta tra ieri e oggi e sono rimasta davvero colpita, sia dal modo in cui intrecci fatti ben noti con altri originalissimi, sia per come sono caratterizzati con cura e precisione i personaggi. |
Cara Ardesis, aspettavo con impazienza un tuo nuovo aggiornamento, poiché tanta era la curiosità di sapere cosa ne era stato di Oscar in merito alle ferite subite e quali strascichi aveva lasciato l’attentato al principe. Saint Just è riuscito ad irretire molto bene la povera Annette nella sua rete tanto da non farle capire che le sue azioni sono malvagie ma al contrario sono giuste e sacrosante e che perseguono un fine di libertà e giustizia. Annette che tanto ha sofferto nella sua vita non riesce a vedere oltre ciò che le mostrano i suoi occhi: un uomo bello, intelligente e considerevolmente più giovane di lei che di lei si è innamorato, follemente ricambiato. Sarebbe disposta a fare qualsiasi cosa lui le chiedesse e il suo lavoro a palazzo Jarjayes potrebbe essere un aiuto consistente alla causa del suo amante che ha un odio sviscerato verso la figlia del generale che secondo quanto le dice è colei che si frappone fra lui e i suoi fini liberali. E’ talmente convinta di essere parte anche lei di un intricato ingranaggio che si propone di aiutarlo direttamente dall’interno, avendo la possibilità di essere in contatto con la figlia del generale molto più di altre persone, anche se però deve ammettere che Oscar con lei si sia sempre comportata in maniera gentile e generosa. Dopo aver dato uno sguardo ad Annette e Saint Just, nella parte successiva del capitolo abbiamo compreso come l’agguato subito abbia lasciato profondi strascichi dai quali forse Oscar non sarebbe potuta venire fuori da sola nonostante la sua caparbietà, perché se veramente un nervo della mano è stato reciso, con i metodi curativi del tempo non so cosa si possa fare per riportare la mano a muoversi come all’origine. Oscar esce distrutta dalla sentenza che il medico le ha lasciato; quello che sembra meno turbato dell’accaduto è il generale suo padre, che avendo pensato ad una eventualità del genere nel compimento del proprio dovere aveva fatto sì che Oscar fosse addestrata ad usare anche la mano sinistra in duello. Ciò non è di molto conforto ad Oscar che vede la sua vita, già piuttosto priva di attrattive, ridursi ulteriormente anche di quelle piccole gioie che allietavano la sua esistenza, come suonare il pianoforte, sua unica valvola di sfogo oltre alle cavalcate. Ma ben altre nubi stanno per addensarsi sulla sua testa ed è proprio l’augusto genitore ad informarla della messa in carcere di uno dei suoi soldati colpevole di aver venduto il proprio fucile. Sulle prime resta basita ma poi la sua mente cerca una soluzione e così decide di rivolgersi ad André e all’avvocato presso cui lavora per trovare un modo per aggirare la legge militare e salvare il suo soldato. Nel frattempo in caserma Alain attende il rientro di Oscar, per poter rinfacciare l’errore che ha fatto nel salvarla dall’attentato e per vedere quale sarebbe stata la sua reazione all’accusa di aver denunciato uno dei suoi soldati. Accusa che viene incassata da Oscar, non prima di aver cercato di spiegare che lei non aveva fatto nulla di ciò di cui veniva accusata, e per dimostrare il suo non coinvolgimento in quella situazione, è costretta ad accettare la sfida che le lancia Alain di un duello alla spada. Ho apprezzato molto come hai trasformato l’episodio della scoperta della vendita del fucile ad opera di un soldato, e anche come Oscar anche questa volta abbia trovato in André un sostegno prezioso per tentare di salvare da morte certa il povero Lassalle. Ora ovviamente resto in attesa dell’evoluzione di questa incandescente situazione, perché tanti sono i protagonisti coinvolti. Un affettuoso saluto e a risentirci presto! |
Ciao Ardesis, aspettavo il prossimo capitolo ed eccolo qua. Annette è decisa a sposare la causa di Saint Just(oltre ad esserne L'AMANTE) ed è diventata ora estremamente pericolosa per Oscar. Chissà come si occuperà di lei? Oscar si sta rendendo conto di quanto sia vulnerabile ora che con la sua mano ferita non possa più compiere gesti che prima si poteva permettere. Ma credo che stia anche rendendosi conto di quanto sia vuota e priva di affetti la sua vita.Una vita di doveri dove i piaceri sono pochi e rari. Cosa rimane a questa Oscar, ormai come persone care? Suo padre? Ma con lui non ha un vero e proprio legame affettivo, essendo il generale un uomo rigido e altero, poco propenso all'affetto e troppo simile a lei e che sembra non conoscere la figlia. André? Lui conosce Oscar ma ormai ha capito che la donna non potrà mai corrispondere il suo sentimento e ha capito che deve andare avanti e vedere altrove. I due Ormai si sono chiariti e lui è solo un buon amico(mi piace comunque che in questa storia non ci sarà nessuna storia d'amore tra loro) e essendo André solo un amico e non un marito o fidanzato Oscar non potrà mai spingersi troppo in là con le pretese. Quindi Oscar è sola più che mai(chissà se la malattia è la Bastiglia non la libereranno dai suoi tormenti) Ma Comunque Oscar lo cerca per avere un aiuto sulla delicata faccenda che riguarda il suo soldato Lasalle. E André, da buon amico la indirizza verso l'aiuto legale di Moreau. Ma mi piacciono anche i pensieri di André. Sia lui che Oscar sono sempre pronti a sacrificarsi per gli altri, ma André sta capendo che forse ora è tempo di pensare solamente a se stesso (spero sempre che trovi l'amore di una donna che lo ricambi, lo so, tengo troppo ad André e no vorrei rimanesse solo. In questa storia non riesco a vedere Oscar e Andre insieme ma solo come amici) e questo credo lo farà presente prima o poi ad Oscar oppure finirà per soccombere anche lui e questo spero non succeda. Spero che André riesca a sopravvivere alla rivoluzione e prendere parte alla costruzione del nuovo mondo, nonostante gli orrori che avverranno, con una vita serena e felice e spero con l'amore. Il duello tra Alain e Oscar non prevede nulla di buono per la bionda donna soldato, come farà con la mano ferita a resistere agli attacchi di un soldato grande e grosso come lui? Bravissima come sempre e aspetto il prossimo capitolo. |
E così la Francia si avvia lentamente alla Rivoluzione. Il nuovo anno porta un vento di speranza, ma è solo fumo negli occhi della stremata popolazione. |
Ma perché in ogni storia Saint-Just deve sempre fare la parte dello str...o? Già la Ikeda ha esagerato con lui, facendone un terrorista, quando era solo appassionato in politica, e bello da far paura pure lui; poi, qui assistiamo all'innamoramento di Alain per Oscar, anche se non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura: eppure si sente già in colpa verso l'amico, da bravo innamorato navigato. |
Ciao Ardesis, capitolo bello, interessante e parecchio movimentato, dove si sono potuti vedere i due volti di Oscar, quello che comprende di provare dei sentimenti per il suo amico di infanzia ma che non può permettere di far venire allo scoperto perché sarebbe un grave problema per entrambi e quello del comandante integerrimo che ha a cuore il proprio compito e i suoi uomini ma che capisce anche il momento che sta vivendo la Francia. Dopo il ballo ad Oscar è giunta la consapevolezza che la vicinanza di André è qualcosa alla quale non può e non vuole rinunciare ben sapendo che questa vicinanza potrebbe creare più problemi di quanto già ce ne siano, ma è diventata indispensabile: il suo modo di atteggiarsi nei suoi confronti le fanno percepire cosa ci sia dietro a quella che un estraneo chiamerebbe semplicemente amicizia data da una vecchia frequentazione, oltre che l’amore che lui nutre per lei ci sono anche un profondo rispetto e accettazione per ciò che lei ha deciso di fare della sua vita e di cui lui non può che farne marginalmente parte. Il suo aspettare con ansia il momento in cui le può fare visita in caserma, dopo che sono riusciti a riavvicinarsi, è un momento per lei irrinunciabile, per la sua compagnia ma anche per poter parlare di un po’ di tutto e anche per il fatto che negli ultimi tempi André la potesse anche mettere al corrente delle ultime voci che giravano tra la popolazione, sempre più povera e sempre più sofferente che provava un sempre maggior risentimento verso i regnanti per non saper affrontare una situazione volta verso il declino. La preoccupazione di André è sempre una costante nel loro rapporto e gliene dà una ulteriore prova quando lei gli racconta della missione affidatale dal gen. Bouillet per riaccompagnare il Principe Aldelos e la sua famiglia al confine spagnolo facendole presente quali potrebbero essere gli inconvenienti di un tale viaggio perché proprio durante questo trasferimento Saint Just e i suoi accoliti potrebbero attentare alla vita del principe e indirettamente mettere in pericolo Oscar e i suoi uomini. André nella sua lungimiranza non potendo essere presente e di supporto a Oscar prega Alain di fare le sue veci, di proteggerla e di starle a fianco in modo da poter avere una persona di fiducia su cui contare. Ed è proprio in questo frangente che la figura di Alain spicca per coraggio e altruismo, infatti, pur nella stanchezza data dal viaggio, segue Oscar e la salva dall’assassinio che avrebbe perpetrato ai suoi danni un suo commilitone e poi ancora più tardi durante l’inseguimento di Saint Just quando una violenta esplosione li coglie in pieno ferendo entrambi. In questa sfortunata occasione Alain ha la possibilità di constatare quanto il suo amico André avesse detto di lei, che fosse una donna con dei principi e che non si tirava mai indietro di fronte a qualsiasi difficoltà, in poche parole era effettivamente un buon comandante, e ora che la teneva fra le braccia per riportarla al villaggio, si rendeva conto del perché Andrè si fosse innamorato irrimediabilmente di lei. Sempre piacevole leggerti e ti aspetto pertanto presto con il prosieguo della storia nella quale stai inserendo sapientemente episodi della storia originaria rivisti per l’economia del tuo racconto. Un affettuoso saluto. |
Ciao Ardesis, |
Complimenti. |
Cara Ardesis, |
Ciao Ardesis, ero in curiosa attesa del ballo che si sarebbe svolto ma ancora non sapevo come avresti deciso di far muovere i tuoi personaggi. Molto originale l’idea di trasformarlo in un ballo in maschera, dove si sarebbero potute vedere le varie anime come in un caravanserraglio muoversi in attesa di qualcosa o qualcuno che si sarebbe presentato non si sa bene come: erano tutti solo certi che avrebbero potuto essere scelti a loro volta da Madamigella Oscar. Erano tutti talmente sicuri di questo fatto che nessuno si è posto il problema che non bastasse un ballo per scegliersi per la vita, ma avrebbero dovuto parlarsi per potersi conoscere e confrontare. E Oscar ha pensato bene di giocarli al loro stesso gioco: si è ammantata di leggerezza e vacuità facendo credere ai presenti di ballare con la bellissima dama in azzurro apparsa nella sala degli specchi, avendo gli occhi tutti rivolti a questa figura eterea che avrebbe dovuto essere rapita da qualcuno di loro. L’essersi travestita da uomo della notte permette ad Oscar di osservare senza essere vista, i suoi occhi scrutano fra gli astanti e percepisce persino brandelli di conversazioni e ascolta persino il disappunto di colui che avrebbe dovuto sposare secondo il volere paterno, Girodelle, che ha bollato il tutto come una pagliacciata. Una pantomima che è servita ad Oscar per ribadire un concetto fondamentale: non la si può imbrigliare, e non si può imbrigliare il suo cuore e il suo essere, lei è uno spirito libero che ha sempre scelto da sola e per se stessa e le è costato molto essere come è ora e per nulla al mondo potrebbe rinunciare a sentirsi libera ed indipendente come accadeva nella società del tempo, e per questo lei sa che deve ringraziare l’augusto genitore che l’ha cresciuta come un uomo, e per mantenere questo suo status lei vuole essere parificata in tutto e per tutto a un uomo. Però c’è quel sentimento strano che si sta facendo strada dapprima nella sua testa e che non se ne vuole andare rivolto nei confronti di André che non fatica ad identificare come l’unico uomo della sua vita. Lui le è sempre stato al fianco supportandola nelle varie fasi della sua vita fino a quando ha provato a reclamare qualcosa per sé creando una momentanea frattura fra loro che però si sta rinsaldando perché il loro rapporto è troppo profondo per incrinarsi definitivamente, ma Oscar al contempo sta capendo che qualcosa in lei sta cambiando e la sta conducendo verso pensieri che non sono propriamente di amicizia, per cui decide di troncare ogni possibilità di dare quella felicità agognata ad André di poter condividere una vita con lei, ma contemporaneamente sta negando a se stessa la felicità che una tale condivisione di sentimenti avrebbe con la persona giusta. Andrè è l’unico che si muove in mezzo alle ipocrisie della società in cui vive, non essendone minimamente toccato perché è un animo buono ed ha una mente superiore che sa discernere il bene dal male, e che ad Oscar comincia a diventare stretta e soffocante: l’unica vera boccata di aria fresca la ritrova quando è in compagnia di coloro che hanno colorato la sua gioventù e cioè André e la piccola Rosalie che per quanto sia molto tempo che ha lasciato Palazzo Jarjayes e si è sposata non ha dimenticato nulla del periodo sereno vissuto lì con loro. Il regalo che Oscar le dona è la dimostrazione della sua stima e il suo ribadire il concetto che anche se sposata e se donna lei è un essere forte che non va a detrimento della sua femminilità anzi se mai la acuisce. E’ sempre estremamente interessante leggere il tuo lavoro nonché piacevole, e in più lascia sempre qualcosa su cui riflettere. Ti aspetto presto al prossimo aggiornamento. Buona domenica. |
Questa storia mi ha conquistato! Scrivi veramente molto bene, complimenti! Non vedo l'ora del prossimo capitolo... |
Davvero originale l'idea del ballo in maschera e della.. commedia che Oscar ha montato. |
Ciao Ardesis, bentornata sulla tua long fic. |
Ciao Ardesis, |
Cara Ardesis, |