"Papà, scherzando, sostiene che dovrei preoccuparmi del fatto che preferiate rincorrere un uomo, piuttosto che rimanere con la vostra promessa. Mamma, come sempre, inasprisce la questione e la distorce completamente insinuando che siate un ribaldo avventato e animato da troppo fervore, sfuggente come il vento e non ancora pronto a legarvi a qualcuno."
Riporto in copia-incolla questa parte perché mi ha strappato un sorriso senza poterci fare niente ^^ Dovevo farlo.
Le parole di Giulia sono davvero belle, e giungono in risposta al nostro protagonista da molto lontano, da Milano. Sono parole che fanno commuovere, e che permettono a chi legge di comprendere bene quali siano i sentimenti che legano Giulia a lui.
Lei lo ama, non vede l'ora di rivederlo, e certamente quando accadrà indosserà "quel vestito", con i colori della Sicilia, la terra di cui Alessandro le ha parlato per lettera. E la speranza di Giulia, si vede benissimo, è di coronare il suo sogno d'amore, abbracciare e baciare il suo Alessandro, tenerlo stretto in modo che insieme non si lascino più.
Ancora una volta il sentore di quel bacio, quello della prima lettera. Quel bacio appassionato e colmo d'amore.
Inoltre, cosa importantissima che nessuno che legga con un minimo di attenzione queste lettere potrebbe lasciarsi scappare: il lessico, mia cara. Ancora una volta azzeccatissimo, parole perfette: denoto un "codeste", un "galeotte", un "confezionando", un "rammarico", che ovviamente aiutano moltissimo a rimandare al tempo passato, a un'epoca lontana da noi di cui non rimangono solo che qualche ritratto, qualche foto sbiadita.
Nemmeno un ricordo, però... perché nessuno più è in vita di questo tempo. Quello in cui Garibaldi faceva l'Italia :)
Davvero ineccepibile, mia cara. Complimenti!
_morgengabe |