Cara MillaChan,
Inizio dicendo che sono qui, in questo momento, a commentare il tuo ultimo capitolo in una sorta di mistica sensazione di non appartenenza a questo mondo: non avrei mai e poi mai immaginato avresti continuato ad aggiornare questa fanfiction, sinceramente, o almeno non dopo così tanto tempo di inattività!
Ma sono felicissima tu lo abbia fatto, non c’è che dire. Ho adorato questo nuovo capitolo! ;v;)
A parte che per me sarebbe pure potuto finire dopo qualche decina di righe, sinceramente parlando. Tanto era ovvio non mi sarei mai più ripresa dalla consapevolezza che finalmente Kuroo e Kenma avessero passato quegli ultimi importantissimi centimetri che ogni volta li dividevano e che erano decisamente di troppo nella loro relazione. (…) <3 Sono un sacco contenta di come si è evoluto il loro rapporto, ahhhh!!!! Il come, poi, è semplicemente perfetto; ma ne parleremo più avanti.
Vorrei iniziare a commentare dalla novità assoluta di questo capitolo: Kenma che va a caccia. Perché ok, Kuroo anche va a caccia con lui, ma Kenma è la prima volta in assoluto che si trova a vivere la fame in maniera così… animale, perché lui – al contrario di Kuroo – il pasto pronto in casa lo ha sempre avuto, quindi quella parte di sé che Kuroo già conosce bene Kenma non era nemmeno sicuro di averla, probabilmente. Ho adorato, veramente adorato, l’assoluta eleganza e la bellissima sensazione di delicatezza con cui sei riuscita a far muovere Kenma nel periodo precedente alla predazione vera e propria. Il silenzio, l’attesa, la mano posata sul compagno, l’uso veramente minimale di qualsiasi azione di troppo che lo porta ad atterrare con silenziosa consapevolezza nella strada percorsa dall’umano che ha puntato. È perfetto, in ogni sua virgola ed in ogni suo respiro da Ghoul, persino quando attacca, uccide, affonda i denti in quelle carni ancora calde e pulsanti, le viscere che cedono molli alla sua fame ed alla sua necessità. È Kenma persino lì, in una situazione che di Kenm-ico ha ben poco, perché riesci a descriverlo – come al solito, perché ormai la tua capacità non dovrebbe più sorprendermi seppure non sia così – con una bellezza tale da far passare oltre qualsiasi sensazione non legata a stomaci forti.
Kenma sembra quasi fiorire nella sua nuova natura, alzarsi nella sua consapevolezza di cosa sia davvero, di chi sia davvero, nascere dalle carni di quell’innocente ucciso per sopravvivenza. Ed è una creatura nuova, una creatura che trova l’equilibrio nelle assolute montagne russe che lo portano ad essere sia il taciturno e calmo essere vivente che si arrotola distrattamente sui divanetti del Neko Café accanto ai micini del negozio, sia l’animale che finalmente esprime la sua natura, in una normalità tutta sua ed in una delicatezza che fa da ossimoro fisico a quello che è poi il gesto che compie, l’omicidio.
Ed è nell’essere un fascio di impulsi ed euforia, ed eccitazione e pragmatica accettazione di ciò che deve essere fatto, che trova infine il collegamento anche fisico all’emozione che condivide e che lo lega indissolubilmente a Kuroo. Un Kuroo che noi abbiamo già visto portato alla fame estrema in tenera età, e che sicuramente ha anche già visto in strada altre persone portate al massimo della loro resistenza alla fame come Kenma stesso, ma che come noi non può fare a meno di rimanere semplicemente… inerme, ma in senso positivo, al cambiamento del compagno più giovane, talmente inondato dalla novità da non potere fare altro di nuotarvi all’interno, tuffarsi in questa nuova realtà ed accettare un nuovo Kenma che in fondo, anche se fosse stato l’animale più terribile del mondo, lui avrebbe probabilmente accettato comunque.
Perché è Kenma, e lui è Kuroo.
E non c’è da dire altro a riguardo.
Per quanto riguarda invece Kageyama, devo ammettere non mi aspettassi affatto la scena che è seguita a quella dei due Ghoul nominati sopra. In verità anzi ti dico che forse avrei preferito non vederla, ma prima che la cosa sembri una nota negativa (cosa che non è, anticipo!) spiegherò il motivo per cui sono arrivata a questa conclusione. La cosa è che… A me Kageyama già piace. E poiché già mi piace così com’è, già faccio davvero molta fatica a metterlo all’interno della CCG – Madonna, faccio un sacco di fatica a scrivere CCG perché mi viene da scrivere GCPD, visto che sto scrivendo una fanfiction a tema Gotham. Queste sigle mi uccideranno prima o poi. (…)
Dicevo, comunque sia! Proprio visto che Kageyama mi piace già e già avevo fatto fatica a saperlo dalla parte dei “cattivi”, mi ha fatto ancora più male vedere quanto sia assolutamente adorabile nelle sue tendenze timido autistiche (…) con Iwaizumi. Insomma, sappiamo che Iwaizumi e Oikawa danno le colpe a Kageyama per i motivi che sappiamo – o almeno che Oikawa sa… – e sappiamo che già ci sono persone all’interno della CCG che proprio non vorremmo vedere predate da Ghoul incazzati neri per quello che la CCG fa – come Akaashi. Perché rendere così tanto terribile ogni momento della nostra esistenza durante questa lettura facendoci vedere personaggi assolutamente incantevoli negli ambienti sbagliati? Sei una brutta persona. (…)
Quello che riporta un po’ di gioia almeno è vedere come, andando avanti con la storia, Iwaizumi si renda conto della patata acerba che Kageyama è. Insomma, ok che non è esattamente la persona più socievole del mondo, ma è anche vero che ignorare abbia un modo tutto suo di essere una brava persona sia veramente una cosa piuttosto orribile da fare. (…) A proposito di Iwaizumi, ma quanto sono carini lui e Oikawa? Anche se c’è stato poco di loro due è sempre abbastanza, perché sono bellini bellini e sono molto felice di vederli citati anche per poco tempo. <3 Anche perché insomma, Iwaizumi sta facendo tutto questo perché unito da un fooooorte legame con l’amico di infanzia, quindi mi pare giusto dare spazio anche a loro come coppia quando vengono citati. (?)
Per il resto, che dire? Mi spiace perché comunque sia temo dovremo aspettare un sacco di tempo per il continuo… Inoltre mi spiace moltissimo anche perché questa recensione è stata scritta in una pausa veloce tra il pranzo e il lavaggio dei piatti (?) quindi sarà probabilmente confusionaria e priva di veri punti critici da tenere in considerazione.
Ma non avrò il pc per un po’ e temevo che se non fossi riuscita a recensire il capitolo oggi – anche a costo di sembrare una piccola e giovane analfabeta – non lo avrei recensito più, e so quanto può cambiare avere una recensione rispetto al non averla. </3
Senza contare che ormai è una sorta di abitudine, come certamente sai. (?)
Quindi insomma, ti saluto e ti mando un mega abbraccio, ma non troppo forte perché mi sto sciogliendo sotto il caldo torrido di agosto e vorrei evitare di fare il formaggio unendomi con altri esseri viventi probabilmente non consenzienti. (…)
Grazie mille per questo capitolo,
Ci sentiamo presto! (Spero!)
Nanas
ps. Ti rendi conto che seguo questa fanfiction da quasi un anno?! Ahahahahah!
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