Recensioni per
Il Destino di un Boia
di Amatus

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/10/17, ore 14:56
Cap. 4:

Buongiorno Amatus! :) Eccomi qua a recensire la fine di questa bella storia. Vanni è diventato mastro Titta, e con gli anni ha accettato la realtà della mia bella Roma, una città che per tanti secoli è stata terribilmente aspra e cattiva con i viandanti. Bella e sincera l'amicizia tra lui e Francesco, molto profonda per quanto riguarda il ruolo che entrambi occupavano nella società. Molto curioso il colpo di scena di Tessa e Isabelle, ammetto che ci soni rimasta male perché non si sono sposati:/, però è meglio così, sarebbe stato forzato. Bellissimo come sempre il tuo stile e belle le citazioni, azzeccate, complimenti per questa avventura letteraria e alla prossima! :D B a s i l e u s

Recensore Master
27/07/17, ore 23:59
Cap. 4:

Ciao! Come te anche io partecipo al contest indetto da Dollarbaby e intanto che aspetto i suoi giudizi sto passando a leggere e a lasciare una piccola recensione alle altre storie in gara.

Devo farti i miei migliori complimenti perché il tuo racconto è veramente bello. All'inizio sembra una storia senza troppe pretese, invece passo dopo passo prende forma e ti accorgi che non puoi fare a meno di leggere ritrovandoti catapultata in quel periodo.

Devi aver studiato anche l'ambientazione del tempo (o forse devi dare un esame sulla storia dell'800) perché è davvero descritta bene, così come i personaggi mostrano il proprio carattere senza perdersi in lunghe descrizioni o conversazioni.

Nonostante qualche svista grammaticale, non ho nulla da dire sullo stile o sulla trama che si mostra piacevole e coinvolgente. Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, sembra quasi di poterli vedere realmente.

E' una storia la tua che alla fine lascia un po' di amaro in bocca, un senso di malinconia e solitudine dovuto alla vita di Mastro Titta, un uomo fondamentalmente buono che si ritrova a fare il lavoro di boia solo per un capriccio del destino e purtroppo si sa: spesso si è costretti a scendere a compromessi pur di sopravvivere.

Nella vita di queste persone (Vanni, suo padre, Tessa ...) c'è tutta la tristezza dell'essere umano vittima del destino, che non hanno avuto il coraggio di cambiare la propria vita.
Mi è piaciuto anche il fatto che alla fine sia stato Vanni a decapitare l'assassino della donna che ama, è come se il cerchio si fosse chiuso.

Davvero complimenti
Nina

Recensore Master
26/07/17, ore 09:20
Cap. 4:

Ciao^^
direi che quest'ultimo capitolo è il più bello dei quattro. La vita di Mastro Titta diventa un adattarsi alle situazioni scomode nel modo migliore possibile. Come un cercare di farsi andare bene per forza un paio di scarpe troppo largo o troppo stretto. Un letto di Procuste nel quale, nonostante tutto, il nostro alla fine riesce anche ad adattarsi.
Ci sono tristezza e orgoglio nel suo creare un personaggio, nel fare dell'epiteto irrispettoso, Mastro Titta, un motivo di vanto e di onore. Così come ci sono tristezza e rassegnazione del proporre a Tessa di sposarlo, in modo da "limitare i danni", da avere comunque qualcosa, che è pur sempre meglio di niente.
Veramente una stroria bellissima, con una magnifica ricostruzione storica e un'atmosfera struggente e carica di rimpianto. Complimenti!