(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Ciao, la storia riesce a rendere una sensazione fra la malinconia e le delicatezza, languide carezze di due amanti, Mike ora può stringere il suo amato, ma l' aver perso tante altre cose, la sua casa, un posto stabile e sicuro cui tornare, gli appesantisce il cuore (triste anche il fatto che tenti di imputare la sua infelicità ai cambiamenti di posizione della luna, che nell' antichità si pensava influissero sull' umore umano, come se stesse cercando di trovare una giustificazione estrinseca alla sua sofferenza, stesse cercando un modo per non viverla per com' era), Mike e Nanaba essendo due gladiatori sono due "nullità" non hanno onore da difendere e quindi non devono nascondere il loro rapporto, adoro la loro chimica: Nanaba apprezza la sua indole silenziosa e riflessiva perché questa manifesta l' astenersi all' unica pratica costante nel loro mondo: la violenza, e al contempo desidera essere parte dei pensieri. Infine è vivida la descrizione dell' arena, il caldo dei corridoi stretti è soffocante, i nervi tesi, non hanno un onore da difendere, le aspettative di chi sta intorno a loro, del pubblico non sono altre all' infuori di vederli soffrire e morire, sono soldati soli, che combattono una guerra puramente personale e hanno avuto la possibilità di trovarsi e sostenersi solo l' un l' altro, un amore che è davvero a due contro il mondo, un mondo incapace di empatia. |