Ben trovata,
ammetto che recensire il primo capitolo quando ormai la storia si trova al settimo può sembrare un può da ritardataria, ma io faccio le cose per bene e, per ora, è del primo capitolo che ho fatto conoscenza, quindi è del primo capitolo che parlerò lol.
La premessa è semplice, limpida, abbastanza tradizionale all'interno del contesto fantasy/soprannaturale, ma non per questo tediosa. Riguardo alla tua preoccupazione sul fatto che fosse più o meno leggibile, mi sento abbastanza tranquilla nel rassicurarti: è più che leggibile.
Ci sono alcune trovate narrative che io non condivido al cento per certo, come il descrivere per filo e per segno gran parte di ciò che compare nel corso della storia (esempi sono la specificazione del colore di molti elementi, che mi fanno chiedere quanto davvero siano importanti e quanto interessi al lettore sapere che la porta di casa fosse di colore verde scuro; o l'esempio della frase “deglutì e mise un piede sul pedale destro, alzato rispetto all'altro”: è davvero così necessario far inciampare la scorrevolezza della narrazione sul fatto che il pedale destro fosse alzato rispetto all'altro?), ma non è qualcosa che io possa criticare: si tratta di uno stile narrativo e uno stile narrativo può piacere o meno. Certo non sto dicendo che il tuo non mi piaccia, ma solo che non si accosta ai miei gusti in modo totale e ineluttabile. Capirai quindi che questa sia una mia mera considerazione, qui da leggere e qui da ignorare.
A parte questo, ad ogni modo, ho trovato dei piccoli elementi narrativi che mi hanno fatto un po' riflettere e che vorrei esporre:
_la frase “se non avesse quelle guance rosse, che davano vitalità...” non è propriamente corretta, perché in essa mischi due tempi verbali diversi, il presente di “avesse” e il passato di “davano”. Giusto quindi sarebbe: “se non avesse avuto quelle guance rosse, che davano vitalità...”. Lo stesso accade in una frase successiva, “la bambina, pensando sia stato il vento, la rincorse”: anche qui mischi il presente effettivo di “sia stato” col passato di “rincorse”. Giusto sarebbe: “la bambina, pensando fosse stato il vento, la rincorse”;
_nella frase “arrivò in cucina. Sul tavolo rotondo di legno al centro della cucina” la parola “cucina” viene ripetuta due volte a breve distanza. Consiglio di sostituire la seconda con la parola “stanza” o comunque rivisitarne la forma in qualche modo;
_una considerazione più personale concerne invece la formula “restando con lo sguardo su Dorian” che mi sembra un po' troppo grossolana. Consiglio un “mantenendo lo sguardo su Dorian” o simili.
A parte questo, spero di esserti stata d'aiuto in qualche modo e che tu continui a fondere la tastiera del tuo computer con la tua fantasia.
Alla prossima. |