Non c'è molto da dire su di me: mi chiamo Rachela, Kai per gli amici (si vabbè, grossa affermazione questa) ho diciotto anni e sono rinchiusa da oltre cinque dannatissimi mesi in un manicomio. Prima che giungiate a conclusioni sbagliate, no, non sono matta. La ragione di questa situazione, che siamo sinceri, fa schifo al cubo, è il mio essere una mangiatrice di ricordi. Succhio via tutti i momenti passati dalla testa delle persone e li copio e incollo nella mia. Il risultato? Una gran confusione, specie se si viene esaminati circa tre volte al mese da dei tizi che ti credono malata come la maggior parte degli altri detenuti. La routine è sempre la stessa: veniamo narcotizzati, issati e legati su di una barella che a mala pena cammina, dopodiché ha inizio l'ispezione vera e propria. Dopo averti valutato, ti rinchiudono di nuovo e resti in isolamento finché non progettano un'altra visita. Ma io dico, come ho fatto a cacciarmi in questa situazione? Ah si è vero, sono stati un paio di occhi color ghiaccio a condannarmi.
E ora, la domanda è lecita, che ne sarà di me qui dentro?
Autore:
La libreria dei papaveri |
Pubblicata: 10/04/16 | Aggiornata: 18/06/18 |
Rating: Arancione
Genere: Sovrannaturale | Capitoli: 10 | In corso
Tipo di coppia: Het | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria:
Storie originali >
Soprannaturale | Leggi le
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