Bellissima.
Davvero, non capita spesso di leggere una fic AU tanto ben articolata e gestita.
Premetto che avevo già iniziato a leggere la storia quest'estate: mi era saltato all'occhio il tuo aggiornamento (mi sembra per il nono capitolo) e i presupposti mi erano sembrati molto interessanti. Mi ha colpito subito, ovviamente, la tua idea di catapultare tutti i ragazzi nell'universo di TG, di cui seguo il manga ormai da un annetto. E' davvero un colpo di genio, non c'è che dire, quest'unione è assolutamente vincente!
L'inizio mi ha presa da morire, ho divorato i primi capitoli in pochissimo... poi, però, mi sono fermata.
Non so nemmeno io il motivo preciso: non c'era nulla che non mi piacesse di per sé, solo che, nonostante ami moltissimo il personaggio di Kuroo, magari le scene iniziali, in cui la narrazione si è incentrata specialmente sul rapporto suo e di Kenma da ragazzini e la crescita all'interno della casa di quest'ultimo, mi han fatto pensare che la storia avrebbe intrapreso solo quella piega...
E invece mi sbagliavo, eccome se mi sbagliavo (madornale errore, perdonami).
Devo ringraziare queste vacanze natalizie se mi hanno permesso di recuperare e rileggere l'intera storia (divorandola questa volta in una sola notte).
Allora, da dove iniziamo?
La trama è articolata e mai banale, si vede che c'è un bel disegno dietro.
La caratterizzazione dei personaggi è assolutamente perfetta per tutti, sono rimasta senza parole, come se ogni ruolo fosse cucito addosso ad ognuno... anche i kagune che hai abbinato loro, per quelli che ancora conosciamo, li trovo azzeccati con le loro personalità!
L'interazione che hai creato fra le coppie è delicata, carica di complicità: non si potrebbe non affezionarcisi. I due micetti sono la tenerezza (e anche un bel po' inquietanti mentre si baciano mischiando il sangue umano che hanno sulle rispettive facce... mi piace ihih).
Oikawa... semplicemente lo adoro. Hai creato un quadro di lui superbo: il suo amore per i fiori che svela un’inaspettata purezza d’animo, a cui però si contrappone una mente macchinatrice e logica, desiderosa di controllo sulle persone pur di ottenere la propria rete di conoscenze, fondamentale nel mondo dei ghoul, sconfinante nella voglia matta di vendicarsi di chi gli ha portato via tutto. A tutto ciò si somma naturalmente l'attaccamento che nutre nei confronti di Iwa-chan, presosi l'oneroso compito di riportare sempre in superficie il ragazzo cui è tanto affezionato. Tanti, tanti punti per loro. Mi piace molto come hai delineato sapientemente le debolezze di entrambi, le difficoltà che persistono nella comunicazione, le incomprensioni… legate, nonostante tutto, da un profondo amore reciproco.
Ma colui che per ora ha la mia massima stima, è Akaashi.
Intelligente, acuto osservatore… umano.
Ecco, facendo il paragone con chi domina Tokyo Ghoul, rappresenta l’umanità di cui difettano la maggior parte dei Colombi.
Le scene che vedono coinvolto lui e Bokuto sono state commoventi, soprattutto il loro “primo incontro”. Avevo capito che la sua scomparsa non presupponesse nulla di buono, ma il ritrovarlo così, chiuso in una gabbia, affamato e al limite dell’insanità mentale, solo per cinque anni, costretto a non parlare con nessuno… mi ha fatto una tenerezza incredibile.
Un cucciolo smarrito, ecco come si para nei confronti di Keiji.
Ho esultato di gioia quando il corvino l’ha liberato… nonostante adesso sia in ansia: che farà Akaashi, ora? Ritornerà da Koutaro, ignaro di ciò che è accaduto quella fatidica notte?
Si rincontreranno con l’amico d’infanzia Kuroo? (non vedo l’ora che ciò avvenga!)
Si capisce che mi sono innamorata di come hai descritto i due gufi, sì?
In generale, è una storia pregna di drammaticità, ma il suo più grade pregio è non ostentarla. Non ci sono scene volutamente strappalacrime, momenti in cui i protagonisti si abbandonano a se stessi: sanno tutti alla perfezione che il loro mondo, non aspetta nessuno. I ghoul muoiono, uccisi da altri ghoul o dai Colombi. Non c’è il tempo per piangersi addosso, bisogna reagire prima d’essere soppressi.
Le ambientazioni poi sono fantastiche: è come se catturassero chi legge, trasportandolo all'interno della prigione in cui è costretto Bokuto, nel negozio di fiori di Tooru, dove si può quasi sentire l’odore degli steli che il ragazzo taglia ordinatamente, nel cafè dove lavora Kuroo, in cui è possibile rilassarsi con un bel gattone sulle ginocchia...
Il tuo stile di scrittura è molto gradevole: chiaro, ricco e preciso, non stanca mai di leggere.
Insomma, è una storia appassionante come poche, appena ho finito di leggerla ero in ansia, desideravo subito il capitolo successivo!
Scusami se questa mia recensione è un po' una sintesi, ma arrivo molto in ritardo dal tuo ultimo aggiornamento e ci tenevo solo a farti sapere che apprezzo tantissimo questo tuo lavoro!
Grazie, grazie, grazie per averlo condiviso con noi.
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