What the fuck, what the fuck?! *intona canzone del video su Infinity War*
Com'è possibile che io abbia lasciato a metà i commenti di questa storia? D:
Insomma, in questi giorni mi stavo giusto chiedendo "ma io non avevo un'impresa da compiere?" e mi sono genialmente ricordata che avevo interrotto le mie incursioni nei tuoi pre/post-Civil War. Sì, ultimamente sto sguazzando in quel periodo manco fosse un parco giochi (con somma gioia di Tony) e visto che lo vediamo in modo diverso ma "parallelo" credo sia un interessante spunto di confronto, quindi devi sorbirti i miei papiri u.u
Venendo al dunque, mi è piaciuto molto come hai esplorato i pensieri e le reazioni di Pepper di fronte al comportamento di Tony, in particolare il tema dell'attesa. Dopotutto, come dici tu, lei è totalmente estranea al mondo super di Tony e a parte stargli accanto e sostenerlo non può fare altro che attenderlo. Ho trovato estremamente umano e realistico il modo in cui si pone nei suoi confronti.
Quando ha deciso di supportarlo, agli albori di quella sua nuova "attività", il pericolo maggiore era qualche terrorista fuori controllo, armature high-tech e scienziati con fruste di energia. Cose anormali, ovviamente, e comunque lontane dalla quotidianità, ma in qualche modo create dall'uomo e razionalmente spiegabili.
L'arrivo di supersoldati, mostri verdi, dèi e alieni, la consapevolezza di non essere soli nell'universo... porta il tutto su un livello totalmente nuovo per Tony stesso, nonostante lui finisca per comprenderne fin troppo bene le implicazioni (in fondo lui ha la "conoscenza", parola di Thanos).
Per Pepper questi eventi devono essere stati qualcosa di a stento concepibile, una vera e propria sovversione di tutto ciò che ha dato per vero e scontato per una vita intera.
È comprensibile che una situazione di questo genere finisca per logorarla, soprattutto nel sapere che l'uomo che ama è, appunto, un semplice uomo che dal suo punto di vista si è gettato in qualcosa di enormemente più grande di lui.
Ho apprezzato moltissimo il passaggio in cui Pepper afferma di aver anteposto se stessa a Tony. Trovo che sia la conclusione più giusta, sana e ragionevole a cui qualcuno bloccato in una relazione infelice dovrebbe arrivare, e non mi stupisce che una persona dalla logica ferrea e con priorità estremamente ben definite come Pepper vi arrivi, anche se in ritardo e dopo aver cercato di resistere. A parer mio il benessere personale è una delle cose più preziose da tutelare e ciò che in primis fa funzionare la relazione stessa. Per quanto suoni banale, pensare a se stessi aiuta a lungo termine anche il partner, soprattutto in una situazione critica come quella in cui si trovano quelle due cicorie (?). Ecco, ho sminchiato la "poeticità" del ragionamento inserendo il solito reparto ortofrutta :'D
Il finale, con loro due così vicini che però neanche si sfiorano o guardano, è d'effetto, in quanto si percepisce chiaramente la distanza che si è venuta a creare tra loro. Oltre a quanto Tony debba essere distrutto per arrivare a porre una domanda simile a Pepper in modo così esplicito. Mi hai annientata, ecco *si dissolve in coriandoli di cenere*
Passerò forse in giornata/serata al prossimo capitolo (prima o poi ti rispondo anche alla recensione, lo sai che procrastino sempre :'D)
Un bacione,
-Light- |