Seconda recensione premio per il primo posto parimerito ottenuto al Contest AU is the only way
Eccomi a recensire, seppur con molto ritardo, la storia che mi avevi proposto.
L'ho letta la bellezza di tre volte prima di riuscire a trovare le parole giuste per descrivere le sensazioni che mi hai trasmesso.
Sono sei capitoli molto complessi e con leitmotiv multipli perché si esplorano non solo tre personaggi, ma tre approcci diversi alla vita.
Di primo acchito, il tema principale mi era sembrato la paternità, perché più volte si sono avvicendati i ricordi di Re Vegeta che hanno Freezer, Nappa e Vegeta... Ognuno di loro lo vede con occhi diversi, Freezer lo vede come l'ostacolo inutile che gli ha dato un 'figlio adottivo' prima di morire indegnamente con tutto il pianeta e il resto della sua razza; Nappa come l'orgoglioso e forte re che gli ha dato un compito troppo difficile da svolgere per lui; Vegeta come un muro da abbattere, qualcuno da superare per il bene del proprio orgoglio.
Naturalmente l'altra figura paterna è Freezer stesso che ha praticamente cresciuto Vegeta, che lo sta forgiando a sua immagine, che lo ha desiderato fin da quando lo aveva visto bambino. La scena in cui Vegeta prostrato dice "perdonami, padre" sia al freddo dominatore che al fantasma del re è indicativa e mi ha dato i brividi.
Alla seconda lettura invece il leitmotiv mi è sembrato il tradimento perché ognuno dei protagonisti dei pov si sente un traditore: Freezer verso la propria natura, Vegeta verso il proprio pianeta e popolo, Nappa verso il re.
È stata una lettura affascinante perché sicuramente sviscerare la mente di Freezer non è stato semplice, passa da momenti di calma glaciale, di apparente serenità come quando osserva le ballerine prossime alla morte gustandosi il loro terrore e l'inutile speranza di salvezza che le porta a danzare ancora, ad attimi di pura ira, come quando pesta Vegeta nella sala del trono. Hai mostrato ogni ambiguità, ogni contraddizione e capriccio di una mente volubile quanto folle, non lasciando fuori nulla. Sembra che lui voglia ogni cosa per sé, vuole allo stesso tempo che Vegeta lo odi e che lo rispetti come un padre, vuole nutrirsi del suo dolore e allo stesso tempo vederlo alzarsi in piedi, orgoglioso e spavaldo. Anche quel bacio stentato, raccapricciante nel suo svolgersi è indicativo di un'indole in perenne contrasto con se stessa, come se l'essere il suo padrone e suo padre non fosse abbastanza, vuole tutto di lui e ho apprezzato il "sono pur sempre un sayan" di Vegeta che lo respinge non solo a gesti - pulendosi le labbra-, ma anche a parole.
Bellissima la scena in cui il principe vede il futuro nelle iridi della donna che gli ha teso la trappola: il suo corpo straziato e morente per mano del suo gelido padrone, i suoi figli, la sua Bulma... Sono cose che lo fanno sentire strano, furente per la propria impotenza, incredulo del suo dedicarsi a cose futili come l'avere una moglie, vivere in pace eppure una parte di lui vi si aggrappa perché significa che questo presente di sangue alle dipendenze del mostro prima o poi finirà. Che non morirà da schiavo.
Alla terza lettura ho notato anche un'altra cosa, ossia le similitudini tra servo e padrone: sono entrambi di sangue reale, entrambi orgogliosi, entrambi sprezzanti delle vite altrui... In un altro universo, a vite invertite sarebbe potuto essere Vegeta il torturatore e Freezer la vittima. In lui c'è quella stessa vena di crudeltà, sebbene provenga da un passato e una mente estremamente diverse.
Come sempre hai scritto divinamente, con uno stile ricco e personale, mi è piaciuto molto.
Passerò nei prossimi giorni a lasciare l'ultima recensione che ti devo e mi scuso dell'enorme ritardo, ma sembra che io non abbia più una vita privata.
Un bacione
A presto (Recensione modificata il 23/06/2018 - 01:32 pm) |