Ed eccomi finalmente qui, come ti avevo promesso, a recensire questa tua ennesima piccola, grande perla!
Non è semplice, per me, recensire questa storia perché ha un peso enorme, importante e profondo per la tematica che hai deciso di andare a trattare. Ed io, come ti ho già detto in separata sede, spero tantissimo di non banalizzare il tuo bellissimo scritto con la mia insulsa recensione.
Bellissima. È stato questo semplicissimo aggettivo il primo ad essermi balenato in testa dopo aver finito di leggere la storia. Bellissima ma così drammatica nella infinita dolcezza di un personaggio come Demetria. L'hai ritratta benissimo, lei, il suo carattere, il suo mondo, il suo tutto. E Christophe, anche lui, ritratto attraverso gli occhi di lei, raccontato attraverso i suoi racconti, i suoi pensieri che ritornano fino al giorno del loro primo incontro, le passioni in comune, la rinuncia dei suoi sogni, del suo lavoro. L'amore, un progetto di vita e poi la violenza. Prima psicologica, poi anche fisica. Perché uno schiaffo, lo sappiamo, è solo l'inizio e basta poco che si trasformi in un pugno o, peggio, in un'arma, nell'artefice di un omicidio. Ho apprezzato quello che ha fatto Demetria alla fine. Ho apprezzato l'essere coraggiosa nella sua immensa fragilità. Ho apprezzato il suo essere decisa e lasciare quella casa, quella vita che le stava troppo stretta, quell'uomo che, in fin dei conti, non era un uomo, ma un vile. Ho apprezzato la sua chiamata finale e il suo voler riprendere in mano i propri sogni.
Infine, ho amato le descrizioni all'interno della storia... sembrava proprio di starci dentro. Ho visto i due protagonisti muoversi nel racconto... non li ho solo letti, me li sono proprio figurati davanti agli occhi! Bravissima! E niente, ho amato il tema che hai voluto trattare. Come ti ho già detto, non era facile scrivere su una tematica del genere, così delicata e al contempo così forte: il rischio di banalizzare il tutto era molto alto. Invece tu non lo hai fatto, anzi. Non hai banalizzato il tema della violenza sulle donne, l'hai dipinto con una tale dolcezza che alla fine mi veniva quasi da piangere. Dolce nella sua drammaticità, forte nella sua fragilità. Insomma, hai fatto davvero un ottimo lavoro! Non posso che inchinarmi di fronte a te, che hai un talento enorme - e che dovresti continuare a coltivare e portare avanti - e di fronte a questa storia! Bravissima, Gabe ❤ Un abbraccio e grazie per questo racconto! -Martina-.
(Recensione modificata il 16/10/2017 - 01:40 pm)