Mi scuso per la recensione piccolina, ma ora vado di fretta e preferivo comunque scrivere qualcosina-
E' davvero, davvero, davvero bella. I termini non si ripetono mai, lo stile è ricercato e, perché no, sperimentale. E io adoro lo sperimentale.
Anafore e parole onomatopeiche in uno scritto di prosa... tutto è curato al punto giusto. Anche i paragrafi sono divisi così da dare attenzione al testo e segnare le giuste pause; non ci sono nemmeno errori d'ortografia.
(Per non parlare dei giochi di parole... Eccone un solo (perché ce ne sono anche altri) esempio: “I polmoni incamerano ossigeno con frenesia, per rigettare elettricità altrettanto rapidamente. L’atmosfera si carica di una tensione sfavillante.” Elettricità, tensione, sfavillante... ogni parola è incastonata con cura.)
Adoro il punto di vista che si sdoppia e alla fine si riunisce in un'unica voce, è una tragedia e gli attori fanno tutti parte del coro.
Anche il momento è del tutto innovativo, è vero che "la scena è grigia, insignificante" (citazione che permettimi di prendere dal tuo testo), ma hai saputo colorarla e renderla toccante. Il discorso finale del ragno soprattutto, è pieno di spunti di riflessione.
In poche parole: uno scritto veramente bello e che ho apprezzato tantissimo.
Mi dispiace che non ci siano altre recensioni, perché ne meriterebbe decine. |
