Buonasera!
Sei diventata talmente brava ad aggiornare che non riesco nemmeno a starti dietro. Sai, ci vuole tempo per scrivere recensioni deliranti e piene di citazioni che non ti interessano u.u
Cooomunque… continua la panoramica su Nemeria e sulla sua vita nella casa di Tyrron. Peccato che sia solo una parentesi prima di finire nell’Accademia assieme agli altri schiavi. Devo ammettere che, pur sapendo chi è lui, ci sono rimasta malissimo quando la riporta bruscamente alla realtà parlandole come se fosse un oggetto, con tanto di prezzo (salato). E’ in contrasto con la gentilezza e, a volte, la dolcezza che lui le dimostra. Non so se te l’ho già detto, ma in questo Tyrron è un uomo molto ambiguo e ambivalente e spero che questo venga approfondito col tempo.
Il racconto di quanto è avvenuto nell’arena è… frammentario. Dice tutto e niente e, soprattutto, non fornisce nessun indizio sulla sorte degli altri, alimentando la mia angoscia per il loro destino.
Kamyar è proprio carino. Starebbe bene insieme con Nemeria e, per essere un Guaritore-schiavo, è molto dolce. Spero che la aiuterà in futuro, quando inizierà a combattere. Solo un dubbio…. la casa ha ben due grandi saloni pieni di letti come quelli di un’infermeria, ma che senso ha se i gladiatori vivono tutti dentro l’Accademia?
Le prime cicatrici sono il simbolo concreto del cambiamento che sta avvenendo in Nemeria, del passaggio che sta attraverso fra infanzia e adolescenza, fra infanzia e il periodo della sua formazione. Sono solo le prime di una lunga serie, come i tatuaggi (non so se hai letto Educazione Siberiana), che racconterà cosa le è accaduto meglio delle parole.
Finalmente, quasi guarita e molto più in forza, fa il suo ingresso nella scuola e, come nelle migliori storie, si fa subito vedere, svelando il suo essere speciale e diversa dagli altri. Roshanai se lo è meritato, ma non è questo l’importante, bensì la scena in cui è protagonista. La paura è che Nemeria, per il suo peccato, possa essere mandata via dall’Accademia o le possa accadere qualcosa di male, quando quello è l’unico posto in cui è al sicuro dal misterioso predone nero che continua a inseguirla, come se fiutasse analogamente a un segugio dove si trova.
E Noriko… lei è l’incognita maggiore. Non è così che mi aspettavo il loro primo incontro, non è così che avrei voluto andasse. L’indifferenza ferisce come un coltello più di qualsiasi schiaffo avrebbe potuto dargli. Quanto è profonda la ferita fra loro? L’ha difesa contro i Kolb, è vero, si è fatta catturare nel tentativo di salvarla, ma… il dolore prende talvolta strade misteriose e inaspettate.
Viviana |