Recensioni per
Il Miele sul Bicchiere
di _Frame_

Questa storia ha ottenuto 773 recensioni.
Positive : 773
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/10/17, ore 12:14

~~Capitolo che mi è piaciuto moltissimo perché, nonostante non sia ancora iniziata alcuna battaglia, è estremamente fluido, scorrevole e dinamico, sia dal punto di vista descrittivo che emozionale, nonché mette a confronto personaggi che mai prima d’ora avevano avuto modo di interagire fra loro.
 Il diario di Danimarca colpisce veramente al cuore, perché, da un lato, anticipa le conseguenze disastrose e permanenti che questa battaglia avrà su di lui, dall’altro riassume in poche e forti righe cosa quella guerra significherà pure per le altre Nazioni, specificando come tutti soffriranno e saranno costretti ad affrontare i loro demoni interiori, nessuno escluso. La scelta di collocarlo all’inizio del capitolo è molto azzeccata a mio parere, perché carica il lettore di un senso di ansia e di angoscia che si trascinerà dietro fino alla fine di questa battaglia, come quasi per prepararlo psicologicamente al suo esito (scelta quasi sadica la tua, ma ai tuoi lettori piace soffrire, e quindi ti apprezziamo anche per questo xD).
La descrizione della nave mi è piaciuta molto perché, come sempre, riesci a trasmettere con poche pennellate un’immagine quasi fotografica degli ambienti e a coinvolgere tutti i sensi (spero davvero che non si perdano lì dentro, perché già dopo la descrizione dei primi locali io sarei stata confusa).
Ho adorato l’onnipresenza di Gilbird tutto impettito nel suo ruolo di sottoufficiale e sempre avido di ricevere tutta l’attenzione del suo padroncino. Per non parlare di quanto mi abbia fatto sciogliere l’immaginaria visione di quel cosetto adorabile vestito da marinaretto. Probabilmente se Prussia avesse davvero potuto procurarsi un’uniforme minuscola per lui (e non escludo che matto com’è ci abbia pure provato!) e avesse potuto portare con se un contrariato Romano e farlo vestire allo stesso modo non ci sarebbe stata nessuna battaglia, perché sarebbe morto col sangue al naso come me quando ho immaginato una tale scena ahaha.
I tre protagonisti del capitolo dialogano in maniera davvero accattivante e sono stati descritti in maniera assolutamente perfetta, infatti i loro diversi atteggiamenti rispecchiano l’abisso tra i loro caratteri e le rispettive condizioni.
Mi è piaciuto l’alternarsi dei vari atteggiamenti che compongono la personalità di Danimarca,  l’euforia, il fare provocatorio e caciarone, lo spirito di ribellione, e il suo sforzarsi, suo malgrado, di seguire gli ordini affannandosi invano nel tentativo di difendere ciò che ama, il che mi fa provare grande tenerezza per lui.
Ho amato forse più di tutti l’atteggiamento di Norvegia, che, con grande dignità, maturità e saggezza (mi ricorda un po’ Grecia da questo punto di vista), svolge il suo ruolo in modo diligente e pacato, consapevole della propria condizione, scoraggiando ogni iniziativa di ribellione potenzialmente pericolosa quanto inutile del focoso Danimarca (quando ha detto di non provare insofferenza per l’atteggiamento di Prussia dovendo sopportare un idiota da secoli sono morta dalle risate, è così adorabile il fatto che tiri frecciatine pur mantenendo l’atteggiamento freddo e discreto).
Su Prussia che dire? Lui è sempre magnifico, impeccabile nel suo ruolo di valoroso condottiero misto al solito atteggiamento folle e megalomane. Devo dire che adesso ho capito da chi ha preso Germania il suo modo di trattar male gli alleati considerati “pedine”. Non si può infatti dire che con Romano abbia avuto un atteggiamento del genere, né credo lo avrebbe tenuto se l’avesse portato sulla nave, lo stesso vale per i componenti dell’Asse che lui conosce da sempre e stima. Solo che, a differenza del fratello minore che usa la minaccia e la violenza fisica proprio per il suo carattere rigido, inquadrato e mirato all’obiettivo, Prussia, proprio per la sua megalomania, invece, umilia le proprie pedine con pretese che sono una via di mezzo tra l’arrogante, l’assurdo, l’imbarazzante e il comico. Per non parlare delle sue insinuazioni sulla condivisione della camera ahaha, adoro il suo essere malizioso con coloro che considera "accoppiabili", compresi il fratello e Italia, il suo occhio lungo per queste cose è paragonabile solo ad Ungheria (e poi io adoro la DenNor quindi apprezzo ancora di più le sue frecciatine)
Non so perché Prussia abbia voluto ingannare il povero Finlandia perché è come sparare sulla Croce Rossa, ma c’è qualcosa dietro che non mi piace. All’inizio sembra quasi pentito, ma poi fa prevalere le logiche di guerra sui sentimenti, ed in questi momenti si nota l’assoluta somiglianza con Germania.
Non posso fare a meno di notare come spesso torni la simbologia della croce di ferro, che in sé non è positiva o negativa, ma che assume valenza diversa a seconda di chi ne viene in possesso, ed in questo caso ha solo avuto il ruolo di generare ulteriore umiliazione per i poveri nordici, ricordandogli della loro sottomissione (ho paragonato la scena dell’apertura delle divise a quella di Italia che trova il vestito e la croce la sera della firma del tripartito, e ovviamente sono completamente differenti).
Non vedo l’ora di tornare a Creta per vedere come proseguirà il cambiamento di Italia e la campagna, e adesso sono sempre più curiosa di seguire le operazioni sulla nave, quindi aspetto con ansia i prossimi capitoli. Come sempre complimenti e a presto.
(Ps. Non so se sarai a Lucca nei giorni della fiera, ma volevo informarti che per il 5 è previsto un raduno a tema Hetalia. Semmai volessi farci un salto e vedessi una tizia in cosplay da fem Romano sono io, perciò se ti va puoi farmi un fischio perché sarei molto felice di conoscerti dal vivo^^ purché tu non abbia intenzione di menarmi per le recensioni chilometriche xD)
 
(Recensione modificata il 22/10/2017 - 12:27 pm)

Recensore Junior
21/10/17, ore 12:28

Ciao!
Avevo appena finito di gasarmi perché ritornava Danimarca… Avevi accennato che gli sarebbe finita male, ma non ci avevo fatto molto caso, perché ormai più o meno tutti ne hanno passate molte sul piano fisico, ma questo. Questo diario mi ha seriamente messo un'ansia pazzesca su quello che gli succederà, perché nonostante non abbia rivelato nulla del futuro della storia, ha detto che avrà danni permanenti; e questo mi sconvolge. Praticamente gliene succederanno tante e quante che non si potranno nemmeno contare, da come lo racconta.
Ha poi trovato parole perfette per definire la guerra: questa storia mi ha fatto notare spesso che i personaggi hanno un sacco di questioni mai risolte, e Den ha lasciato intendere che le affronteranno tutte, tutti, in questi anni: accidenti, non ci sarà scampo per nessuno.
A quanto pare sanno tutti cos'è successo nell'Atlantico tranne me. Ha implicato che combatteranno contro Islanda?
La nave è davvero, bella, niente da dire: adoro come hai reso l’esterno, l’interno, le stanze e i differenti odori.
Quella sensazione di Spongebob alla "Sì, signor capitano!" xD (Non lo chiamerei Signor Magnifico Capitan Prussia nemmeno sotto tortura, onestamente)
Gilbird è carino come sempre.
Prussia non è migliore di Germania nell’essere amichevole con gli alleati e impietoso con le nazioni sottomesse; capisco la sua rigidità, ma umiliarli e deriderli non era proprio necessario. Mi sentivo in imbarazzo anch'io per Danimarca e Norvegia: è un'ingiustizia trattarli in questo modo (e non mi sembra così inverosimile che abbia messo le croci sulle uniformi per dispetto). Mi stavo chiedendo come tratterà come Romano quando lui passerà al "rango" di nemico, ma c'è tanto di quel tempo.
Danimarca dice spesso che deve fare il buono e dimostrare di essere fedele ai tedeschi, ma non riesce quasi mai a trattenere la sua rabbia, poverino; Norvegia invece continua a rimanere silenzioso e obbediente come durante la battaglia d'Inghilterra (mi sembra sia passato tanto di quel tempo!) ma anche lui è comprensibile: non può perdere quel poco che gli è rimasto.
Mi piace vedere la croce di ferro dal punto di vista di più personaggi, per Danimarca è il simbolo del su oppressore e della sconfitta, ma che è costretto a indossare.
Se il mondo girasse davvero attorno a me non sarebbe la merda che sta diventando. Quanto sono d'accordo!
Con quale cuore inganni uno come Finlandia?
E' una sciocchezza, ma Norvegia e Finlandia che entrambi nominano la nebbia mi hanno commosso un po'.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
Cratere da Impatto MT