Recensioni per
A te, mio primo amore
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/08/19, ore 23:50

Ciao! Eccomi qua per lo scambio :)
Dopo anni passati a leggere (e scrivere) poesie, ho maturato una concezione precisa di cosa, a mio parere, possa o non possa fregiarsi di tale titolo: nella mia personale visione, infatti, le parole divengono poesia quando riescono a pizzicare l'animo di chi legge, in modo più o meno penetrante. Un componimento potrà anche essere metricamente perfetto, ma, se non è in grado di comunicare alcunché, per me rimane mero esercizio stilistico. 
Il tuo lavoro è semplice, ma mi ha toccato: credo che ognuno di noi, dentro di sé, abbia un cassetto dove conserva i cocci dei propri sogni irrealizzati, i frammenti di speranze crudelmente disattese. E, soprattutto, i ricordi di certe persone che, volente o nolente, hanno segnato per sempre la nostra esistenza e che ci rimangono appiccicate addosso come cicatrici mai del tutto remarginate. 
Il verso "E so che una parte di me, nel vederti, parlarti, sfiorarti, morirà sempre.", poi, mi è piaciuto in particolar modo. 
Complimenti. Alla prossima!
Irene. 

Nuovo recensore
17/07/18, ore 16:00

Mi è piaciuta tantissimo.
Penso che tutti possano rivedersi in questa poesia. Quel senso di amarezza e nostalgia che ti culla dolcemente, lasciandoti intontita.
Io mentre la leggevo, mi sentivo ipnotizzata, come se cercassi di ricordare qualcosa o ricostruire le memorie di qualcun altro, e mi sentivo pesante nel cuore, eppure la mia mente viaggiava leggera più che mai.
Complimenti vivissimi, penso che dovresti scrivere più poesie, sarei felice di leggerle :)

Recensore Master
20/02/18, ore 22:47

il primo amore! quella disastrosa esperienza che tutti abbiamo dovuto passare ma che poi ricordiamo con nostalgia solo perché era il "primo amore".
meglio che non rivanghi il mio, che rischio di dare fondo ai liquori della casa.
mi è piaciuto che tu abbia raccontanto un rifiuto, perché all'inizio tutti siamo andati a tentoni e tutti abbiamo fatto degli errori. però gli errori ci hanno permesso di maturare ed imparare (si spera).
tornando alla poesia, il fatto che ci sia questo rfiuto al'inzio la rende vera, non un racconto smelenso di ricordi zuccherosi. lessi una poesia di Emily Dickinson (credo fosse lei ma non ci metterei la mano sul fuoco) che parlava di un amore che non si sarebbe mai potuto realizzare, eppure lei ricordava aneddoti immaginari come i più dolci che avesse vissuto. era una poesia molto bella perché proprio l'averli vissuti solo nella sua immaginazione li rendeva perfetti. credo che questa e la poesia di Emily (se è davver Emily) siano molto simili.
complimenti e a presto,
Aris

Recensore Veterano
26/11/17, ore 17:59

Ciao!
Sono passata per una recensione e mi hai fatto venire fuori la mia vena romantica!
Poesia incantevole! Le strofe sono perfettamente connesse tra loro e trasporti il lettore attraverso questa storia d'amore, il primo grande amore, che però è stato solo una delusione.
Hai preso un'avvenimento che è successo a tutti, almeno una volta e lo hai incatenato tra le righe in una storia malinconica e al tempo stesso romantica.
Mi è piaciuta molto anche perchè non presenti i protagonisti, ma li lasci ignoti in modo che ognuno si possa rivedere in questa storia d'amore.

Recensore Junior
21/11/17, ore 22:50

Buonasera, eccomi qui!
Detto onestamente, mi era proprio sfuggita questa tua poesia nel tuo profilo e dato che io mi cimento abbastanza con la scrittura (e stesura) di queste originali, diciamo che è stato quasi una scelta banale il fatto che decidessi di passare da queste parti.
Ma comunque, la composizione di questa poesia cerca fin dalla prima parte di mettere in primo piano la sofferenza di una storia d’amore che non si è concretizzata per via di un sentimento non ricambiato, che ferisce e segna per un periodo indeterminato che va dalla consapevolezza e al futuro dove ci si auto-convince che forse si merita altro.
Ho trovato le parole utilizzate molto semplici e quasi prigioniere di una struttura narrativa nonostante sia una poesia a composizione libera: tuttavia, ammetterò che ho percepito una certa classe personale nel raccontare con immagini interessanti e visivamente ben calibrate e riuscite.
La struttura è varia e altalenante, ha ad esempio una parte centrale più lunga che è a tutti gli effetti, come sviluppo, il cuore dell'intera poesia, che spiega la situazione emotiva di questa ragazza sente e sentirà nel profondo dell'animo.
Le terzine son state più convincenti delle quartine a mio avviso, forse perché catturano il linguaggio più leggiadro e incisivo a livello di immagini, credo proprio perché si concentrano esattamente sull'aspetto più "mental-visivo" dei concetti e della storia che vuole narrare attraverso i versi stessi.
Difatti la quarta terzina (la mia preferita) è suggestiva anche dal punto di vista della costruzione stessa senza quel punto conclusivo, partendo da quell'inizio che parla del puro sentimento, passando poi per il gelo che fa finire tutto in maniera negativa, con la strada battuta che non è quella desiderata perché si ambisce a quella legata al romanticismo gettato a terra, fallito, lasciata inesorabilmente marcire nell'oblio.
È una prospettiva malinconica e solitaria di quello che è l'amore non corrisposto, piena di termini che vogliono caricarsi di un significato intrinseco, come se fossero un puzzle di un mosaico più immenso di quello che può sembrare in definitiva.
Per essere un tentativo devo dire che ho gradito il fatto di come tu abbia deciso di utilizzare la punteggiatura, la componente libera della composizione e il fatto di essere coerente negli intenti di raccontare e mostrarsi nuda e priva di troppi schemi pur di elevare una reazione o un addio urlato dopo lo sfogo.
Quando è la propria persona a parlare senza aver paura di mostrare le ferite del proprio cuore raccontando caldamente una vicenda specifica, si è già in grado di essere indirizzati verso una verità completamente diversa da quella che possono regalare le descrizioni dei periodi narrativi, per esempio.
Ho molto apprezzato e penso che sia una poesia con del potenziale comunicativo non da sottovalutare, senza dubbio figlia dei generi a cui decanta di appartenere, cosa tra l’altro azzeccata.
I miei complimenti per il tuo lavoro!
Alla prossima :)

liz

Recensore Veterano
13/11/17, ore 15:12

Ciao!
Ho un debole per le poesie, quindi mi sono fiondata subito su questo scritto.
Come primo (?) esperimento è riuscito bene: i tuoi versi mi hanno messo i brividi, soprattutto nella parte finale, molto toccante e straziante, intrisa di malinconia, nostalgia e rassegnazione per qualcosa che poteva essere e non è stato, ma che non si riesce a eliminare perché troppo intenso e troppo bello per essere dimenticato.
Credo sia estremamente difficile mettere su carta i propri sentimenti, soprattutto se riguardanti un argomento tanto delicato e controverso, ma tu ci sei riuscita perfettamente grazie alle immagini semplici, eppure evocative ed efficaci che hai utilizzato: semi, strade e fiori, sono tutte figure canoniche ma che tu hai riutilizzato in modo originale. 
Mi hanno colpito soprattutto i versi: "Da quel tenero amore, fiore mai sbocciato,
congelato nel tempo.
La strada che non fu mai percorsa" 
e spero che non ti dispiacerà se li adotterò e li segnerò nella mia mente e nel mio cuore, perché sono davvero bellissimi.

Come prima poesia non è male, forse gli argomenti e le immagini sono un po' insistiti e ripetitivi, ma nel complesso anche queste reiterazioni non stonano e permettono di intensificare il senso di solitudine, amarezza e dispiacere che quell'abbozzo di amore stroncato sul nascere ha suscitato.
Ti consiglio di andare avanti su questa strada, di scrivere ancora di getto, come ti viene e vedere che cosa ne esce.
Come primo risultato è buono ^^

Ayr 
 

Nuovo recensore
31/10/17, ore 15:34

Ciao, eccomi qui per lo scambio recensioni.
Non avevi mai pubblicato una poesia, perciò quando ho visto che avevi scritta una ero curiosa ed eccomi qui.
​Innanzitutto mi è piaciuta tanto. 
​E' scritta in modo semplice, quasi naturale oserei dire e con questi versi sei riuscita sicuramente a trasportami, a trasmettermi emozioni e a far emergere alcuni miei ricordi. 
E' stato strano quanto bello e sicuramente mi ha colpito.
​Sai quanto io ami quello che scrivi e quanto io ti reputi brava, perciò ancora una volta ti faccio i miei complimenti.
​Non so se sia perfetta a livello di scrittura poetica, perchè seppure io ami le poesie non so scriverle e non me ne intendo, ma a me poco importa perchè se ci sono emozioni e impegno, per me c'è tutto.
​Brava e alla prossima! :*

Recensore Junior
24/10/17, ore 11:11

Salve!
Questa poesia mi ha trasmesso parecchie cose, ma tra le tante c'è sicuramente la malinconia.
Mi rispecchio tanto nelle tue parole e so cosa vuol dire innamorarsi quando un amore non è destinato a sbocciare.
Ti lascia l'amaro in bocca.
Dunque, mi è piaciuta parecchio.
Davvero brava, complimenti.
A presto!

Recensore Master
22/10/17, ore 18:54

Ciao =)
Eccomi qui per leggere e recensire qualcosa di tuo =D
Prima di iniziare ti avverto che io riporto piccoli pezzi del testo, non solo per evidenziare ciò che dico, ma perchè sono quelli che mi hanno colpito di più e, ora dato che ho finito con le premesse inizio XD

La poesia è semplice, ma è anche intensa, molto bella e reale.
Sì, perchè magri spesse volte ci troviamo a scrivere o a leggere cose che si allontanano da noi, qui invece e come se potessi toccare quei sentimenti, potessi vivere quei momenti, quel dolore.
E' vero, è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, ma mi piace come scrivi, la prima impressione è quella che conta , no? Beh, la tua ha fatto subito colpo. Non so se è per il tema trattato, per la poesia, ma di sicuro sai più che scrivere, in poco sei riuscita a farmi emozionare e rendermi parte di quelle parole.

[Ricordi che sanno di sale
notti sotto le stelle
batitcuori persi per strada]

Questo primo verso mi ha colpito tantissimo, mi ricorda un pò ciò che è stato, ma che poi è finito.
Non lo so, sarà strano ma mi sono trovata indietro nel tempo a rivivere certi ricordi e a sorprendermi quanto le tue parole fossero vicino alle mie.
Una poesia che racconta di amore, di dolore, di lontananza ma pur sempre presente, una presenza costante.
E poi mi ricorda quegli amori estivi, quelli che si pensa restano quando poi in realtà finisco e così mi cullo mentre il vento sfiora le mie guance e le lacrime bagnano il mio viso.
Sono ricordi di un passato ormai lontano, ma le tue parole riportano a galla, lasciando ancora un certo amaro in bocca con la consapevolezza di ciò che è stato e che non sarà più.

[Amerà il primo amore che non fu, ma che sarà eterno.]

E concludo con questo ultimo verso perchè credo che è perfetto nella sua semplicità.
Il primo amore, le prime volte, i primi ricordi emozioni immense e delusioni prolungate eppure ci ritroviamo a pensare a quel che fu, o quel ce sarebbe stato. Ci illudiamo spesso delle cose che avremmo avuto e poi ci crogioliamo perchè non le abbiamo avute.
E' buffo, questa poesia mi sembra così vicino quanto lontana, mi fa pensare a una me che ero e che non sono, ma allo stesso tempo un piccolo rimpianto per ciò che avevo e che ora non ho.

Complimenti... Una poesia davvero stupenda ^_^
Beh, se non si è capito... Mi è piaciuta moltissimo <3

Alla prossima,
Claire

Recensore Master
22/10/17, ore 17:28

Ciao, sono qui per lo scambio. Dunque, ho scelto questa poesia più che altro per curiosità personale. Perché io amo molto le poesie, non ne leggo spesso su Efp o da autori amatoriali e per una questione di preferenze mie, diciamo che ho i miei autori (Pavese, Montale, Whitman, eccetera) e quindi mi capita di mettermi a fare dei paragoni che sono forse ingiusti. Non è questo il caso, nel senso che l'ho letta con semplice curiosità e anche con un pizzico di obiettività. C'è da lavorare, e si vede. Non è una critica la mia, perché i versi sono intensi e probabilmente hanno anche quel "In più" di personale, che si percepisce attraverso le righe. Manca un po' di tecnica, forse è questo il problema più sostanziale. Le parole sono sincere e vere, molto sentite e raccontano quello che è un amore che non nasce. Che forse c'è, ma che non va da nessuna parte. Lo sviluppo attraverso il tempo e la maturità, fa sì che si acquisti una consapevolezza ovvero che è anche giusto così ed è questo che più ho trovato interessante. Si nota la sofferenza e la rabbia per baci che non ci sono mai stati e per un qualcosa che è nato ma nella mente di uno soltanto dei due, forse un amore non ricambiato. Si percepisce la sofferenza e l'impotenza, ma alla fine c'è la consapevolezza che sia stato anche meglio così. Ma è una maturità che arriva col tempo, nel futuro e soltanto alla fine. Anche se rimane il rammarico e una nota amara.

Come ho detto, tecnicamente tentenna e fa sì che sia imperfetta in qualche punto. Ma ho apprezzato la sincerità e l'emozione che hai provato a trasmettere.
Koa

Nuovo recensore
19/10/17, ore 00:58

Cara Victoria, per comporre poesia non sono necessarie rime, bensì parole potenti, cariche di emozioni come queste tue. Se è vero che il primo amore non si scorda mai, questo tuo testo non fa eccezione. Soprattutto i nostri ricordi più cari sono quelli che ci trasmetteono più emozioni, e queste forti emozioni poi le trasmettiamo ai cuori di chi le legge e magari ce ne siano immedesima. È stata una bella lettura per me. :)

Recensore Master
18/10/17, ore 16:48

Buon pomeriggio.
Beh, a me la tua poesia è piaciuta!
Semplice, a livello lessicale, ma l'ho trovata molto studiata e profonda... tra i vari versi ho notato serio impegno, e questo mi è piaciuto.
Bene, io spero che tu scriva altre poesie, ci metti il cuore e questo è sempre splendido da notare.
Buon proseguimento di giornata :)

Nuovo recensore
18/10/17, ore 15:12

Hai scritto in modo così personale che quasi riesco a sfiorare i tuoi sentimenti, esposti senza sovrastrutture ed allegorie emblematiche, eppure così lucidi e complessi.
Complimenti!