Lo confesso, non amo moltissimo né Obito né gli Uchiha. A mio parere, sono una manica di megalomani troppo giustificati dall'autore, che scambia il desiderio di possesso per amore. E non sopporto che l'amore provato da altri venga considerato di serie B se paragonato al loro.
Tuttavia, chiuso questo piccolo sproloquio delirante, passiamo alla recensione.
Dal punto di vista sintattico grammaticale, non ho riscontrato nessun errore di rilievo e, in tempi di oscene fyccine dalla grammatica trasformista è encomiabile.
Dal punto di vista dei contenuti ... mah, devo dire che, in parte, sono riuscita ad afferrare i pensieri di Obito e il suo sentimento per Rin.
Ho capito che, per lui, era la speranza e perderla gli ha fatto smarrire la ragione.
Tuttavia, nonostante tu ci abbia provato, non riesco a immedesimarmi del tutto in lui. E non so perché.
Forse è un mio problema, in quanto per me la pretesa di Obito di distruggere tutto per lei, anche se lei lo avrebbe deprecato, è agghiacciante.
Penso ti lascerò una valutazione neutra perché non so proprio come valutarti. Non sei da bollino rosso (si vede l'impegno e la cura della storia), ma questa piccola macchia mi impedisce di darti il verde.
See you later. |
