Recensioni per
Regina
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
15/11/17, ore 22:08
Cap. 1:

"Le tornarono in mente, con la stessa veemenza di uno schiaffo in pieno viso, alcuni frammenti taglienti dei ricordi di quel 6 ottobre 1789, in cui la folla inferocita aveva preso d’assalto Versailles e, per poco, non li aveva linciati tutti; della volgare ed esaltata irruenza di quella Théroigne de Méricourt che aveva aizzato la folla e coperto lei di contumelie; della notte fra il 9 ed il 10 agosto 1992".
Mi sa che qui hai commesso un errore grossolano di battitura, visto che tu parli di "notte fra il 9 e il 10 agosto 1992", quando l'evento che tu citi accadde nel 1792. Altrimenti, Maria Antonietta cosa era? Una immortale in incognito?
Chiuso questo, confesso una cosa: non sono tutta questa fan di Maria Antonietta. 
Anzi, pur apprezzando la dignità con cui andò a morire, non riesco a non scusare (almeno non del tutto) la superficialità con cui visse a Versailles.
D'accordo, era giunta a quattordici anni in Francia, impreparata, ma ne ebbe di tempo per capire il mondo che la circondava e non lo sfruttò adeguatamente.
Pur essendo contro la pena di morte, non riesco a non comprendere la rabbia dei francesi contro di lei. E' vero, l'hanno strappata ai figli, ma i bambini del popolo, che morivano come mosche, non contavano?
Chiuso questo, devo dire che la mia valutazione è neutra, perché è ben scritto, ben documentato, ma ho notato la presenza di alcuni commenti espliciti come questo: "
Quella creatura abbandonata da tutti, infamata dal suo stesso sangue incolpevole, in gramaglie, con i capelli tagliati malamente e lievemente scompigliati sulle tempie dalla brezza autunnale, emanava una maestà che non ha bisogno di diamanti, di perle, di seta e di broccato per rifulgere.
Non era di pizzo il suo scialle, non era tempestato di smeraldi e di rubini il suo abito, non erano esaltati da un sapiente trucco gli zaffiri appannati dei suoi occhi, ma la fierezza senza ostentazione del portamento, l’orgoglio privo di superbia dello sguardo e la serenità non lieta del volto facevano di lei un essere unico ed irripetibile.
Temprata dalle sofferenze e dalle umiliazioni, resa sublime dalla tragedia incombente, privata di ogni bene terreno e di ogni rispetto umano, in lei erano rimasti soltanto una regale dignità ed un disperato coraggio che, lasciati soli, risaltavano mille e mille volte di più."
Questi commenti non mi piacciono perché cercano quasi di "indirizzare" la pietà del lettore verso Maria Antonietta, privandolo della possibilità di farsi un giudizio critico.
Magari è una scelta voluta e non ho capito niente, però, senza sapere i retroscena, io ti lascio una recensione neutra.