Recensioni per
Lui, il diavolo
di Celtica

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/12/19, ore 21:07
Cap. 1:

Ciao Celtica!

Ho fatto bene a seguire il tuo consiglio e a leggere questa storia: è veramente bella e ben scritta. Ora, adoro il tuo stile molto corretto e scorrevole e ci sarebbe molto da dire sul modo quieto ed efficace con cui descrivi la follia dilagante che investe la città, ma è proprio questo il punto. Il valore aggiunto di questa intelligente storia è la costruzione. Petyr è immediatamente associabile a Lucifero sia per il riconoscibilissimo odore di zolfo sia per la natura maligna del contratto che propone: sfruttando i desideri apparentemente innocenti delle persone (avere un bel giardino, bere a oltranza e quant’altro) danna le anime degli ingenui richiedenti. Ma qui occorre aprire una grossa parentesi. Come ogni demonio che si rispetti (o djinn), Petyr non costringe nessuno a fare nulla. È Sandor che entra nella sua bottega, è Sansa che chiede una zappetta. Poi certo, la ragazza rifiuterà i bulbi offerti in seconda battuta, ma il pagamento, il piccolo peccatuccio richiesto in cambio (aprire una porta, farsi rivelare un segreto) sono LORO a compierlo. Petyr non si sporca le mani mai. Anzi, il suo intreccio di favori e richieste crea una virtuale catena che mi ha ricordato moltissimo il film di Paolo Genovese “The Place”, dove una figura non ben identificata a metà strada tra l’angelo e il diavolo attende in un bar degli avventori e, per lavoro, esaudisce le loro richieste, chiedendo in cambio non denaro, ma il compiere un’azione.

Il tema del Patto col diavolo qui è ripreso in modo per certi versi analogo (Petyr non istiga nessuno a fare niente, ma adesca le sue vittime tramite il suo negozio e quest’intenzionalità rende tutto più dark, se vogliamo) – e non era facile – ma soprattutto in un intrigantissimo contesto AU, dove i Sette Regni diventano una città e i personaggi svolgono delle funzioni analoghe al contesto originario – penso a Jon, perfettamente reso anche, nell’aspetto oltre che nelle scelte di vita. Il dramma che sei riuscita a cogliere, nella storia, e che rende preziosa questa tua opera, è il senso di deresponsabilizzazione che hanno i tuoi personaggi. Loro non colgono il disegno perfettamente orchestrato da Petyr/il diavolo. Loro vedono solo i loro scialbi peccatucci non comprendendo di essere parte – la causa scatenante – della distruzione e della follia esercitati. In The Place i destini delle persone si intrecciavano, ma non riesco a ricordare se tutti si dannassero, anzi, la mia memoria, che qui fa cilecca, è portata a pensare che la figura seduta al bar fosse un angelo costretto a quadrare le cose. Qui, temo che le trame di Petyr siano più diaboliche, il finale decisamente più cupo, perché Petyr muove le molte fila che gli altri gli hanno permesso con un chiaro intento maligno. Vuole seminare il caos e ci sta riuscendo. Bravissima, passo presto a concluderla (non chiamare la postale per questa mega recensione XD).

A presto e buona serata, ancora tanti complimenti <3
Shilyss :)

Recensore Master
13/11/17, ore 15:06
Cap. 1:

Ciao!
Come promesso, la storia l'ho letta ieri, e avevo tutta l'intenzione anche di recensirla ieri, però ho voluto prendermi una notte di sonno per pensare.
Potrei ammirare in silenzio il tuo lavoro, venerarlo, inchinarmi e andarmene (tecnicamente è quello che ho fatto ieri seraXD). E' questa è la mia recensione per te! Cos'altro dovrei aggiungere, di grazia? Cos'altro ti serve sapere, perdinci? Ma non è nel mio stile, e poi io ho così tanto da dire che qualcosa la scordo sicuro, però qualcosa la dico anche.
Iniziamo dicendo a chiare lettere: ho vinto facile scegliendo te, sapevo già che avrei letto qualcosa che valeva la pena. Però non avevo fatto i conti con il quantitativo di qualità che mi hai servito, ed è... crea dipendenza, più leggo e più ne voglio.

Non ci sono errori grammaticali, e le uniche due virgole che ho visto fuori posto possono benissimo essere considerate una scelta stilistica, quindi manco te le segnalo qui. Il tuo stile è sempre così fluido che sembra di bere acqua, è leggiadro, PULITO, di una semplicità di fondo che nasconde una simbologia scenica e visiva che fa accapponare la pelle per quanto è stata curata e ben pensata. Credo di aver notato ogni più piccolo dettaglio, a partire da come hai creato ogni scena, ogni battuta costruendola intorno al personaggio e al suo IC originale; hai reso l'ambientazione esternazione della sua natura; persino l'elemento Au è stato pensato per enfatizzare le caratteristiche dei protagonisti. Sicuramente qualcosa dimenticherò di accennarla, ma sappi che ho notato tutto. E adesso procedo scena per scena.

Sandor! Per lui hai pensato a una fiaschetta che non si svuota mai e un guanto che si trasformi nella cosa in cui tocca (voglio vederlo in azione questo guanto), ma non gli permetti di avere le donne. Uno penserebbe, ubriaco e con una mano che si emula ciò che tocca, perché non cerca di ottenerle in qualche modo? Con la forza, e per un attimo ci pensa pure... eppure no, non lo fa. Ed sei stata bravissima in questo gioco! Sandor è un omone grande e grosso, deturpato da una violenza del fratello, e quella cicatrice sul volto è l'emblema della sua natura. Perché l'anima di Sandor, così come tu sei stata brava a dipingere, è quella di un bambino fedele e buono a cui è stato posto un marchio addosso, e quella fedeltà e bontà sono state storpiate, deformate. Questo cambiamento esterno, voluto proprio per indurirlo, ha lasciato un dolore su di lui, che egli combatte con alcool e altri piaceri materiali, lo affoga nei vizi e in cantilene di menefreghismo dove non smette mai di ripetere che non gliene frega nulla di nessuno né delle conseguenze delle sue azioni. Quindi si viene a formare quasi uno sdoppiamento, dove due entità opposte devono contemporaneamente esistere: da un lato l'uomo insensibile e brutale, rozzo e spietato; dall'altra il cuore di un uomo fedele e compassionevole, con una coscienza. Questa esistenza è praticamente impossibile, allora lui affoga, affoga tutto, anche se stesso.

Sansa! La sognatrice, colei che incarna la bellezza e la raffinatezza, le cose gentili, delicate, per bene. Emblematico è il giardino, ma ancor di più è questa intera frase: Peccato che sprechi tutto il suo tempo in quel giardino. Fiori, rose che potrebbero pungerla… [...] Distruggi il suo giardino! Questo passaggio racchiude la vita di Sansa. Il giardino è la sua famiglia, i suoi affetti, i suoi sogni, la sua innocenza. Quel giardino è l'amore con cui l'hanno avvolta i suoi genitori. E Ditorcorto (di lui parlerò alla fine) glielo porterà via. Qui, come in tutta la storia in realtà, sei stata bravissima a metaforizzare la trama originale. Ditocorto sancirà la morte di suo padre, quella di tutta la sua famiglia, la condannerà al matrimonio con Bolton e la costringerà a uscire fuori, deturpandola però, trasformandola nel suo più bello e prezioso gingillo.
Ecco perché il fatto che lei rinunci a ciò che più vuole (vedi quando rifiuta l'aiuto di Brienne, l'ultimo dono di sua madre), per cercare la sua vendetta. Sansa impara cos'è la vita vera, e la vera vita è fatta di ferro (inteso come spada che come sangue). La sua fiducia in chi le porge una mano è l'ingenuità di una sognatrice, ed è il male che di solito producono gli stolti. Che male può fare un segreto di cui altri sono a conoscenza? La distruzione di una famiglia.

Tutto questo mi ha fatto pensare: fino a che punto l'egoismo di un uomo può spingersi? Cosa si è disposti a sacrificare, anzi cosa non si è disposti a sacrificare per ottenere ciò che più si desidera?

Jon (io lo adoro, spero che sarà davvero l'eroe senza macchia in questa storia, anche se nessuno vince senza sporcarsi un po' le mani)! Lontano da tutti e tutto (hai ripreso perfettamente il suo background: figlio bastardo, arruolato nei guardiani, ect...) ma sempre pronto ad aiutare la sua famiglia. Un militare dovrebbe pensare al bene comune, ma quando il sangue chiama i vecchi torti e dissapori vengono cancellati. Tipico di Jon diffidare e non desiderare nulla da Ditocorto. E bada bene: questo non vuol dire che lui non desideri, ma più che altro che ha paura dei suoi desideri. Jon scappa dal negozio di Ditocorto, ha paura di ottenere ciò che vuole, ma anche se accettasse di inseguire i suoi sogni, io credo che lo farebbe con le sue forze, perché è il personaggio che insegue il piacere del sudore, del merito, e anche questo rispecchia il suo passato, il suo voler essere sempre apprezzato e accettato, e l'accettazione, la fiducia degli altri, non è un dono che qualcuno può darci.

E finalmente arriviamo a lui, il Diavolo! Non potevi trovare associazione migliore per Ditocorto. Ma prima lasciami elogiare un dettaglio che si è ripetuto molto bene lungo la storia: la puzza di zolfo. In alchimia è il principio generatore maschile, e simboleggia ciò che si eleva al di sopra della Luce, e per appunto Lucifero. Lui ha un ruolo molto simile a quello di Tremotino in "Once upon a time", ed è un ruolo che gli calza alla perfezione, direi molto meglio dell'originale. Perché se c'è qualcosa di cui ho la convinzione, e non mi importano i fatti, è che per quanto, da qualche oscura parte, ci dev'essere stato un gigantesco torto che ha cancellato la sua bontà (l'ha mai avuta o è sempre stato il primo a desiderare ciò che non poteva avere) questo non giustificherà mai il male che fa. Mi piace che sia lui ha realizzare i sogni impossibili degli altri, perché in realtà è lui che, nella trama di GOT, desidera qualcosa che non potrà mai avere. Questo capovolgimento del suo ruolo, quasi complementare o a specchio, è stato geniale e mi levo il cappello davanti alla tua pensata.

La trama di questa storia è geniale, sei stata bravissima nell'idearla. Sembra di stara assistendo all'apocalisse. Ed è questa confusione, dove tutti uccidono e attaccano tutti, che Ditocorto si sente più a suo agio, passa quasi inosservato, come un fantasma in mezzo ai fumi tossici della città, galleggia sopra tutto con sguardo maligno. Il contesto e quindi lo sfondo è stato ben reso: i bambini che attaccano, i grandi che sghignazzano e pettegolano, razziano, la natura bestiale dell'uomo che prende il sopravvento, l'indifferenza generale di fronte alla violenza. Sembra quasi che Sandor sia l'unico a provare un profondo e soffocato dolore per l'impiccagione di Loras, ed è tutto dire visto che è lui la mano utilizzata per aprire le porte dell'inferno.

Il titolo? E' l'unico possibile. Accattivante, seducente in alcune sfumature, coerente con la trama, ma sopratutto calzante con il personaggio del Lucifero della situazione.

Vorrei concludere citando l'altra mia frase preferita, insieme a quella già sopra citata (preferite tra le preferite, perché sennò dovrei riportare l'intero testo).


- Un altro sorso per Sandor. Solo che ora sembra aver perso tutto il suo sapore.


Complimenti! A presto!

Recensore Junior
12/11/17, ore 12:10
Cap. 1:

Carissima,

ti confesso che questa è tra le prime fanfiction su GoT che ho letto; pur seguendo GoT (con meno entusiasmo, via via che le stagioni si susseguono) oppongo parecchia resistenza all'idea di opere trasformative su Martin, soprattutto dopo averne lette un paio in via esplorativa e essermi detta che era decisamente meglio lasciare i personaggi di Martin in mano a Martin.
Devo dire però che, nonostante il mio pregiudizio, sono stata molto contenta di leggerti; non solo perché i personaggi mi sono sembrati finalmente IC e ben collocati nonostante l'alternate universe, ma anche e soprattutto perché mi piace il tuo stile breve, pulito e molto intenso.
Se non erro eravamo già trovate sulla tua OS dedicata a Merlin, Al Sangue, che però non sto trovando più; se, come ricordo, ne sei tu l'autrice, avevo già accennato al fatto che mi piaceva il tuo modo di narrare. Con questo capitolo introduttivo, spezzato e decisamente folgorante, hai confermato ancora di più le mie impressioni.
Un plauso va ai dialoghi, soprattutto alle battute di Sandor, ma anche il passo sul giardino vandalizzato, con la ricchezza e la precisione del lessico botanico unita a una sconcertante innocenza delle immagini e dello stile, è veramente molto bello- soprattutto nell'accostare l'immagine dei petali sparsi e delle piante divelte con Sansa, caduta a terra come i suoi fiori.
Bellissimo l'irrompere, ogni tanto, di frasi nominali, senza verbo, ancora più intense: "Un altro sorso per Sandor".
Non so quanto tu ti sia ispirata, per oggetti/desideri e stile, al libro (che ora penso proprio di voler leggere!) ma, ecco, davvero non so come rinnovarti i miei complimenti. Non esagero se dico che mi è piaciuto davvero tanto e che mi ha tenuto incollata allo schermo del tablet.
N.

Recensore Master
06/11/17, ore 18:05
Cap. 1:

Ciao!!
Per prima cosa sono davvero felice del fatto che piace anche a te GoT il che ha reso la mia lettura ancora più interessante, visto che conosco fin troppo bene Petyr e la sua strana visione del mondo.
Sa di essere più furbo di chiunque altro e nella serie c'è voluto un potere soprannaturale per metterlo con le spalle al muro e smascherarlo.
Ben 7 stagioni per un personaggio che non sa difendersi e combattere, viscido e debole è davvero tanto ma io lo adoro.
È davvero quello più riuscito di tutta la serie, insieme a pochi altri.
Ma passiamo alla fic:
Prima di tutto adoro il tuo modo di scrivere. Il presente è una bestia poco addomesticabile a mio parere ma tu ne sei padrona e quando il presente funziona coinvolge molto di più secondo me. È immediato, quasi sembra di vivere la storia piuttosto che star leggendo un racconto!
La narrazione è scorrevole, il pathos cresce ad ogni paragrafo e l'idea di arrivare ad un punto finale tramite il punto di vista di più personaggi mi piace un sacco!
I personaggi sono super IC soprattutto Sandor a mio parere. Burbero, acido, di poche parole, va dritto al punto e sei riuscita a descriverlo egregiamente (anche gli altri, ma con sandor hai fatto davvero un ottimo lavoro).
La storia di per sé è abbastanza semplice: c'è un negozio di strani articoli, la figlia del sindaco che ama i giardini, una ragazza che confida a pochi che il fratello ami altri uomini e un fratellastro pronto a fare qualsiasi cosa per la sorellastra.
Malgrado la "semplicità" la trama risulta intricata e interessante che sprona a voler raggiungere la fine e capire cosa ci aspetta e credimi... io il finale non me lo aspettavo proprio.
Hai voluto omaggiare a modo tuo la trama di got rimanendo comunque su una AU che se letta dai fan avrebbero inteso il rimando e i non fan avrebbero comunque avuto un colpo di scena pazzesco.
Il fine ultimo di Petyr è agghiacciante e lui rimane il viscido di sempre, pronto a tutto per ottenere ciò che vuole.
Davvero una meraviglia, non leggo spesso fic intricate in questo modo e scritte così bene.
L'ho amata e ho adorato il tuo stile.
Grazie ancora per i tuoi consigli e per aver recensito la mia.
Sono felice di aver ricambiato e scoperto un tale talento.
Un bacio.
Miryel (perdona eventuali errori ma sono dal cellulare)

Recensore Master
02/11/17, ore 15:46
Cap. 1:

Ciao, Celtica!
Come sai, avevo questo primo capitolo tempo fa, ma oggi finalmente trovo il tempo per lasciarti un bel pensierino per iscritto. (In realtà, stamattina mi sono riletta l'intera storia, ma non mi andava di recensirti un capitolo soltanto, quindi... eccomi qui!)

Posso partire dal titolo?
Per me è perfetto. Racchiude tutta la storia, la vera essenza di Petyr... in più colpisce l'occhio del lettore. Rimane impresso nella mente.
Ottima scelta.

Come ben sai, le mie conoscenze relative ai personaggi del Trono di Spade sono... abbastanza scarse. Non so dirti se sono IC o meno, ma lasciati dire che qui Petyr è FANTASTICO. Nessuno te lo ha fatto notare, quindi ci penserò io: i dialoghi, le battute di Petyr... sono meravigliose. Sul serio.
Adoravo leggere le sue risposte perché erano sempre velate da un certo "ti dico tutto ma non ti dico niente". (Non credo di essermi spiegata bene, ma spero vivamente che tu abbia colto il mio messaggio xD).

Sandor.
Anche qui, in questa storia, mi fa molto pena sai?
Un uomo che desidera più di ogni altra cosa una borraccia senza fondo, sempre stracolma di vino... non è una persona felice. Non è una persona contenta del proprio presente. Si beve per dimenticare, no? Per staccare la spina dal presente, per smetterla di pensare e avere la testa più leggera... anche se - a mia detta - il post sbornia è peggio della situazione iniziale xD
Sandor è così: istinto, violenza e azione.
Petyr è geniale, è la mente, è il più intelligente.
(So che sto per andare fuori tema... ma quanto li adoro insieme? *-* Okay, okay, la smetto!)

Fin dall'inizio, il primo favore che Petyr chiede a Sandor è rivolto a Sansa. Sansa che - poverina, ma neanche tanto! - vede il suo bellissimo giardino distrutto dalle fiamme. (Scrivere "il giardino in fiamme" mi procura un leggero senso di inquietudine xD)
Ecco. Il fuoco è una costante in questa storia. C'è sempre, è onnipresente. Forse sto dicendo solo un sacco di cavolate, forse erano piccoli indizi sparsi all'interno di questa piccola storia.
Fatto sta che la città è nel delirio più totale (un po' mi ha ricordato il periodo Nazista), la città è diventata un inferno e Jon se n'è accorto. Jon che è accorso per Sansa.
Sansa.
So che vedo l'intera faccenda con un romanticismo che in fondo non c'è, ma non riesco a smettere di pensare che Petyr punti a Sansa, fin dall'inizio. Perché recarsi da lei, in persona, consegnandole dei bulbi che sapeva non avrebbe accettato? Perché avvicinarsi di proposito solo per rivelarle un nome?
Perché per me era tutto pianificato. Vedo complotti ovunque? xD

POI.
Loras che si suicida - si trattava di suicidio, vero? Oddio, qui non ne sono tanto sicura... anche perché non ti pronunci sulla scritta che reca sulla fronte... e io (avendo già letto il secondo capitolo) penso a due possibili opzioni:
- frocio - easy;
- P.B. (Che sicuramente non sta per Paolo Bonolis xD)
Insomma, la città è un inferno. Tutto è nel caos.
Ancora non ci appare chiaro quale favore Petyr abbia chiesto a Sansa. (Credo di averlo intuito, ma sarebbe spoiler, no? xD Lo conservo per la prossima recensione!)

JON.
Sembra l'unico sano di mente e al contempo anche l'unico "buono" al 100%. (Bello il pezzo in cui Sandor, talmente tanto dipendente dall'alcool, gattona - roba umiliante! - pur di raggiungere la sua fiaschetta di vino. Da qui capiamo il forte contrasto tra lui e Jon). Sì, è vero: Sansa appare come una vittima, ma in realtà sappiamo che non lo è. Anche lei è stata complice della morte di Loras, anche lei ha fatto la sua parte ignorando le conseguenze delle sue azioni.

Parlando della sua storia nel suo insieme... INQUIETANTE.
Leggerla... ti lascia un senso di inquietudine addosso, perché seppur abbastanza "sovrannaturale" come faccenda... nessuno è buono al 100%, le persone sono egoiste e pensano in primis a se stessi, e farebbero qualsiasi cosa per ottenere ciò che più desiderano al mondo.
Forse è questo a rendere il tutto più inquietante (perdonami, proprio non riesco a trovare un altro vocabolo!), forse è questo a dare alla storia quell'aspetto più sinistro: potrebbe accadere sul serio. Certo, non proprio in questo modo ma... potrebbe.

So che questa recensione fa schifo, so che è sconclusionata e per questo ti chiedo scusa. Ma prima eclissarmi, vorrei spendere altre paroline sul banner, sull'impaginazione e sull'impaginazione:
- banner meraviglioso. Sul serio. Mi piace tantissimo e mi ricorda Doctor Strange! (Sì, devo romperti con questa storia anche qui su Efp xD);
- Impaginazione PERFETTA. Nulla da ridere, le tue storie non sono solo bellissime da leggere ma anche da vedere;
- La citazione. Perfetta, anche qui. Credo che riassuma alla perfezione il succo della storia e poi mi è piaciuta molto. Bravissima!

Che altro dire... c'è qualcosa che non sai scrivere?
Non credo.
Scusami ancora per questa recensione, ti prego.
Oggi il freddo mi ha dato alla testa. Spero solo che possa farti piacere.
La storia ovviamente vola nelle ricordate. Recensirò al più presto anche il secondo capitolo, magari più lucidamente.

Scusami.
Al prossimo capitolo!

Recensore Junior
30/10/17, ore 19:37
Cap. 1:

Eccomiiii anche qui!! Non potevo di certo mancare!! Dove scrivi tu, ci sono io!! Sembra che ti perseguito ahahahahahah. Bellissima questa prima parte di questa storia, la mia cara Sansa sempre molto sfortunata, le deve sempre succedere qualcosa. Farò festa quando le accadrà qualcosa di bello ahahahahhaah. Quando pubblichi il continuo?? Non lasciarci così in sospeso! Ciao Stuetta!! 😘😘😘

Recensore Master
29/10/17, ore 14:12
Cap. 1:

Buon pomeriggio.
Caspita, che narrazione...!
Molto forte, ma allo stesso tempo decisa.
Poi hai un modo di scrivere molto limpido, molto chiaro, che rende tutto più gradevole da leggere.
Mi è piaciuto come hai scelto di ambientare la vicenda; hai anche mantenuto abbastanza fedelmente il modo di comportarsi dei personaggi, seppur tu li abbia inseriti in un altro contesto.
Bene, idea carina ^^
Buon proseguimento di giornata e buona domenica :) a presto!

Recensore Junior
29/10/17, ore 01:02
Cap. 1:

Sei tornata. Non ci credo. Continuerai vieni con me o hai deciso di abbandonarla? Controllo almeno una volta a settimana per quella storia. Spero sempre che ditocorto faccia una brutta fine.
Qui finalmente lo tratti per quello che è, un demone malvagio che sparge il male ovunque. Complimenti per come riesci a mantenere lo stesso stile. I personaggi sono caratterizzati bene, il mastino che prima vuole e poi si sente in colpa è molto lineare con quello dei libri.
Mi manca che nelle tue storie non ci sia mai Daenerys e che Bolton sia sempre marginale. Però hai usato Jon e lui è uno dei miei preferiti.
Sansa che piange e si lamenta in continuazione è coerente con quella lagna.
Non sei mai noiosa e a me la tua storia è piaciuta. La seguo e guardo come si evolve. Mi intriga a bestia.
Bandierina verde, of course!
 
La copertina dimenticavo. E’ una figata pazzesca, ragazza. Chi te l’ha fatta?

Recensore Master
28/10/17, ore 12:33
Cap. 1:

Ciao!
Avevo troppa voglia di leggere qualcosa sul Trono di Spade... e ti avevo promesso che sarei passata!
Questa storia mi piace troppo. Sia per "AU" e il mondo in cui l'hai inserita, sia per il ruolo che hai dato a Ditocorto in tutto questo!
Questo "favore"... suscita parecchia curiosità, ammetto. Cosa desiderà Ditocorto?
Come mai questo giardino è così importante per la famiglia del vicesindaco?

Jon, caro, alla fine l'hai inserito! E mi è piaciuto vedere come tenesse a Sansa, la sua sorellina. Tanto che è corso subito.

Bravissima.
A presto e un abbraccio.
Juliet

Recensore Veterano
27/10/17, ore 18:51
Cap. 1:

Ciao! Ho letto questa prima parte della tua storia con piacere poiché seguo la serie TV ormai da anni, ma devo dire che non sono mai stata attratta da alcuna ship e non avevo mai letto niente a riguardo. Vedere questa tua fic è quindi stato un invito gradito, la lettura ha poi fatto il resto! Sei davvero brava, non ho notato errori ed il tutto è risultato scorrevole, tanto da arrivare alla fine con il pensiero "è già finita?". Avrei voluto sapere di più riguardo a questi accadimenti, anche perché non conosco il libro da te scelto, quindi non so proprio cosa aspettarmi dalla seconda parte. E mi ha intrigata, eccome se l'ha fatto! :) Quindi complimenti, mi è piaciuta davvero, ed i personaggi stanno alla perfezione nel ruolo in cui li hai rilegati. Aspetto la seconda parte. Ciao :)