Recensioni per
Sai cosa vuol dire perfettibile?
di Afaneia

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/12/23, ore 19:43
Cap. 1:

Ok... L'inizio è promettente, anche se già ho capito che Emir è implicato nella scomparsa di Mew. Appena posso leggo il prossimo.

Nuovo recensore
03/07/22, ore 23:53
Cap. 1:

Ciao!

Ho trovato questa storia da poco e dalle premesse iniziale mi sembra quasi ineccepibile, perciò ci tenevo a recensirla.

Innanzitutto. Il tuo stile mi piace tantissimo e lo trovo ottimo per una storia seria di questo tipo. Le descrizioni sono al posto giusto, non ci sono ripetizioni o ridondanze, l'atmosfera la trasmettono non solo i dialoghi, ma anche le parole che usi nella narrazione generale.
La caratterizzazione di Fuji ed Emir poi appare già in modo prorompente nel prologo, quindi immagino come si espanderà in futuro!
Mi piace molto anche la scelta del setting e la precisazione che hai fatto nelle note, alla fine. Si riesce a respirare la prima generazione in tutta la sua crudezza.

Ora mi rimane di decidere se leggere tutto d'un fiato o dosare i capitoli di questa ff per non rimanere distrutto quando li avrò finiti.

In ogni caso, complimenti davvero!

Recensore Master
03/04/21, ore 16:22
Cap. 1:

Settimo classificato
Afaneia
Sai cosa vuol dire perfettibile?
 
Premio per il miglior titolo
 
Tot: 48.5/50
 
 
Impaginazione: 1/1
L’impaginazione è corretta. Il font e la grandezza del testo sono adeguati e non rendono minimamente difficoltosa la lettura. Molto carina l’idea di introdurre una citazione a inizio testo: vado un attimo off-topic, ma grazie per averne scelta una dalla provenienza così particolare, mi hai dato molti vibes di quando ho dato l’esame di storia greca.
 
Grammatica e stile: 13.5/15 (divisi in 10/10 e 3.5/5)
La Grammatica è sicuramente corretta, in tutto il testo – che pur è di una discreta lunghezza – non sono stata in grado di trovare refusi o, ancor peggio, problematiche di tipo sintattico e/o grammaticali. Si evince, e parlo anche per l’altra tua storia che ho valutato per l’Hold my Angst, che metti una grandissima cura in quel che scrivi, e ne sono ammirata (e ti invidio parecchio, sì).
Parliamo di stile, dove faccio una premessa: secondo me tu sei una scrittrice da “Lunga distanza”, ovvero dai il tuo meglio nelle storie molto complesse e articolate, e si vede parecchio. Tuttavia, per quanto io trovi la storia valida – e non temere, la solita sviolinata nei tuoi confronti arriverà – ci sono un paio di punticini che vorrei chiarire con te.
Faccio anche una seconda premessa: a me il tuo stile piace veramente tanto, ma trovo che a volte si macchi un po’ inutilmente di alcune cose, che non trovo essere erronee, ma che guastano la sonorità delle frasi.
In primo luogo, ho notato che usi molto spesso l’aggettivo “sua/o”, che molte volte stona con lo stile – molto pulito ed elegante – che adotti nel resto del testo: ti suggerirei di provare a cambiarlo, almeno alcune volte, con “proprio/a”. Chiaramente non è un errore grammaticale, ma secondo me fa tanto a livello fonetico, e renderebbe ancora più brillanti le tue frasi, che sono già molto evocative e bellissime da leggere.
La seconda cosa che ho notato è il fatto che spesso usi eccessivamente le virgole in posizioni che non sono scorrette ma che, a livello di pause, si rivelano essere un po’ troppo per un singola frase e producono un effetto sonoro che è un po’ singhiozzante. Ti riporto un esempio pescato dalla storia:
Semplicemente, nella prospettiva della sua vita attuale, egli non riusciva a trovare proprio alcun motivo per cui qualcuno dovesse fargli del male, e nell'ipotesi, possibile seppur improbabile, che questo dovesse accadere, egli non vedeva proprio in che modo gli fosse possibile impedirlo → questa frase ha una quantità di virgole superflue, che spezzano la lettura inutilmente e, in alcuni punti, le conferiscono un ritmo singhiozzante.
Per il resto, non ho altro da dire. Scrivi in maniera pulita, d’una semplicità elegante e al contempo delicata, che a me piace proprio tanto. Mi complimento con te, sei stata davvero brava.
 
Titolo: 4/4
Il titolo mi fa impazzire. Punto, basta, non ho altro da dire: secondo me sarà difficile, a valutazioni completate, riuscire a trovarne uno altrettanto bello.
[Edit a valutazioni completate: confermo che è stato impossibile, e la tua storia si aggiudica quindi il premio speciale per il miglior titolo in gara].
Mi piace il suo significato nascosto, che strizza l’occhio al fatto che uno dei personaggi della storia sarà MewTwo, insomma, molto ma molto bello.
 
Trama: 5/5
Questa è una di quelle storie di cui non sapevo di avere bisogno ma che, in realtà, mi sono accorta di volere con tutta me stessa. In realtà leggo molto poco della prima generazione – sono una grande appassionata della terza e della quinta – ma, nel leggere questa storia, mi sono resa conto che hai assolto al mio segreto bisogno di sapere qualcosa di più sulla vicenda di Mew e MewTwo. La trama, in questo senso, si presenta come molto lineare e priva di grossi scossoni, ma con un discreto cliffhanger finale (e quanto l’ho apprezzato!) e soprattutto con uno svolgimento graduali, che non dà al lettore la classica “pappa pronta” ma lo porta a scoprire la vicenda mano a mano, tramite dettagli e indizi. Ti faccio i miei complimenti, ho apprezzato moltissimo sia i presupposti sia lo svolgimento di questa storia.
 
Originalità: 5/5
Tu mi cogli sempre impreparata. Io tutto mi aspettavo, meno che una storia del genere: l’ho trovata meravigliosa, ed è raro per una long che comunque prende forte ispirazione dagli eventi canonici. In primo luogo, trovo che sia vincente la scelta – come tu mi confermi nelle note d’autore – di rifarti solamente ai primi videogiochi: altrimenti, e permettimi di essere un po’ colloquiale, avresti avuto troppa roba nel calderone. Si scrive sempre troppo poco di questa generazione e, nello specifico, di questi avvenimenti: trovo che, però, sia il tuo elemento naturale e mi fa impazzire come tu sia riuscita a creare dal nulla o quasi una situazione del genere. E tutto questo per dirti, ancora una volta, che io una storia del genere non l’ho mai letta (un po’ il mio mantra, con le tue storie).
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non è sempre facile caratterizzare in maniera ineccepibile i personaggi fin dal prologo ma trovo che tu, detto senza troppi giri di parole, ci sia riuscita in maniera grandiosa. Padre e figlio emergono chiaramente, nel loro rapporto un po’ asimmetrico, ma anche nelle loro complesse individualità. Ma andiamo con ordine.
Mi è sembrata molto realistica la tua descrizione di un uomo anziano (il signor Fuji) diviso tra l’amare la giustizia – e quindi voler denunciare eventualmente il figlio per un possibile omicidio – e amare il figlio e volerlo proteggere a ogni costo. Anche Emir ha da subito una personalità ben distinta e, per il lettore, non è difficile immaginare perché vi sia una tale distanza tra lui e suo padre: d’altronde la Silph emerge come uno spettro in tutta la narrazione, come un fantasma pronto a ricordare cosa dovrà accadere.
Dalle tue parole si evince una forte introspezione e idee chiarissime su come rendere al meglio i personaggi: bravissima!
 
Gradimento personale: 10/10
Questa storia l’ho amata, semplicemente, senza doverci per forza girare troppo intorno. Come ho detto prima: è la storia che desideravo senza sapere di averne davvero bisogno. Mi hai fatta ritornare la bambina che giocava a Rosso e Blu, e questa cosa io l’ho semplicemente amata. Tutto ciò, unito a un’originalità fuori dal comune e da una caratterizzazione a dir poco ineccepibile, mi fa pensare che questa storia difficilmente sarà in un punto basso della classifica!
Brava, spero di vederti in altri contest – e, lo specifico anche se è inutile, ovviamente continuerò a leggere questa long.

Recensore Junior
03/05/19, ore 01:33
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Allora ho molte cose da dire quindi questa sarà una recensione molto lunga.
Nonostante sia da anni che non partecipo attivamente su efp, questa storia mi ha talmente colpito che volevo farti conoscere il mio parere.
Inizio col dirti che da quando vidi per la prima volta il film Mew contro Mewtwo all'età di 5 anni rimasi talmente colpita e affascinata dalla storia, tanto da raccontarla ad ogni parente/amico che incrociavo (e a rappresentarla anche nei miei disegni di bambina dell'asilo) chei vedere una fanfiction così ben scritta, che tratta della scoperta e dei tentativi dei clonare il Pokémon più potente di tutti, mi ha mandato in visibilio.
Parlando di personaggi iniziamo con il protagonista della storia: Emir.
Personalmente sono una grande fan dei personaggi ambigui ed lui mi sembra un ottimo esponente della categoria.
Dopo 10 lunghi capitoli, non sono ancora riuscita a capire appieno quello che muove Emir.
Mi spiego meglio: nei capitoli precedenti si evince come nè il potere, nè i soldi, nè il riconoscimento della sua genialità gli interessino davvero.
In realtà questa ultima cosa sembra essere sfatata dall'incontro con Giovanni, anche se credo che la gioia derivi dal che il capo del team Rocket sia una persona che rappresenta tutto ciò che suo padre disprezza.
Quindi a questo punto mi viene da pensare che tutto ciò che fa Emir, consciamente o meno, sia andare contro la morale e le idee paterne, le quali hanno privato il dottore di una madre e di una crescita serena.
Tuttavia lui stesso ritorna in quel passato che ha detto e tutt'ora dice di voler chiudere e non lo vediamo solo dalle grandi cose, ovvero i due viaggi a Lavandonia ma anche dalle cose piccole, il fatto che ancora oggi possiede una camicia viola.
A proposito di questa ambiguità, nemmeno il movente che lo ha portato a rapire Mew mi è chiaro.
Non credo sia solo perchè questo Pokémon, a differenza del prevedibile e artificiale Porygon, sia semplicemente più carino e intelligente, credo e spero che ci sia qualcosa di più che verrà spiegato successivamente.
Quindi nonostante l'ambiguità del personaggio, tutte i suoi fatti e le sue reazioni rimangono coerenti e non si è mai avuta una sua snaturazione o decontestualizzazione (e di questa cosa ti faccio i miei più vivi complimenti, poichè è molto facile, nel descrivere questo tipo di personaggi, stravolgerli o far compiere loro delle azioni completamente fuori della loro natura originale).
All'ambiguità di Emir, è contrapposta la schiettezza di Rotwang.
Lui è vero in qualsiasi cosa che fa: dagli insulti, alle, minacce alle proposte indicenti, all'affetto che prova per poche persone o Pokémon (una delle mie scene preferite è quando si scopre che il dottore passa le serata in compagnia di Mew a leggere).
Comunque voglio dirti che, nonostante Rotwang sia omosessuale, credo sia la mia anima gemella o per lo meno credo di essere una versione reale, meno geniale e sboccata del medico.
Entrambi operiamo in settori scientifico, entrambi non ci interessa di far amicizia con gli altri, entrambi diciamo quello che ci passa per la testa e entrambi siamo attratti da uomini di potere (poi se questi indossano un camice ancora meglio!).
Quindi ho deciso che, se non posso avere Rotwang, lo innalzerò a mio spirito guida.
Ovviamente ho adorato il rapporto tra i due e nonostante non sia una fan dello yaoi (non per omofobia, quanto perchè non riesco ad immedesimarmi appieno), ho trovato le scene "hot" anche se solo accennate perfettamente godibili; anzi non vedo l'ora di leggere qualcosa di più spinto.
Passiamo a Valerièn: nei primi capitoli provavo simpatia e pena per lui, lo vedevo come un ragazzo di talento che, nonostante tutto, non riusciva ad emergere (vedi la non citazione sulla scoperta di Mew).
Col proseguire della storia sono passata ad avere la stessa idea di Rotwang, ovvero che la parte del ragazzo timido era solo appunto una parte, e ora che ha il potere lo userò per prendersi ciò che crede sia suo di diritto e quindi credo che col proseguire della storia diventerà pure peggio.
Per quanto riguarda Portia e Vincent non ho molto da dire (in realtà al secondo capitolo ero convinta che quest'ultimo sarebbe diventato il cattivo della storia) mentre Dale, nonostante lo detesti, agisce da ciò che è: un uomo d'affari.
Per quanto riguarda la piccola Mew e sulle domande che Emir si pone riguardo al fatto che tutto ciò che succede, perfino le cose dolorose come la morte del suo compagno, la rendano felice e serena, io ho elaborato una mia teoria.
Credo che il Pokémon, in virtù della sua elevata intelligenza e credo anche della sua lunga vita (il fatto che geneticamente sembra essere l'antenato di tutti i Pokèmon e che sia vivo, mi fa supporre che sia al mondo da molto tempo) abbia capito che certi avvenimenti siano ineluttabili ed essere tristi ed angosciati è solo tempo rimosso alla felicità.
Mentre per quanto riguarda il suo approcciarsi fiducioso e gioioso nei confronti degli esseri umani, sia parte della sua natura stessa, così come l'irascibilità dei Gyarados.
Ovviamente, essendo Mew il mio Pokèmon preferito in quanto sia esteticamente carino, sia per il fatto di essere l'antenato di tutti i Pokémon, ho avuto gli occhi a cuore in tutte le scene che la vedono protagonista (voglio assolutamente sapere cosa è successo quella volta in cui ha bevuto il caffé).
Essendo studentessa di CTF (chimica e tecnologia farmaceutica) ho apprezzato i riferimenti farmacologici corretti: l'uso di bromazepam come ansiolitico e l'uso del termine emivita, mi hanno mandato in estasi.
Per quanto riguarda gli errori di ortografia, si vede che sono dettati dalla fretta e personalmente, essendo derivati da ciò, non mi danno particolarmente fastidio.
Concludo questa recensione facendoti ancora i complimenti, poichè sei riuscita a creare una storia che ritengo godibile anche per chi non conosce il mondo Pokémon, ma assolutamente eccezionale per chi è appassionato di questo, in particolare la vicenda legata ai tentativi di clonare il piccolo, anzi la piccola, bestiolina rosa e vorrei così tanto leggere il seguito che mi accontento pure di una bozza, un riassunto (in realtà il nuovo capitolo mi permetterebbe di inserire altre cose, per lo più sproloqui, che non voglio aggiungere in questa recensione già incredibilmente lunga).
Ancora complimenti e grazie per avere scritto una storia così bella.
A presto,

Poison Rain
(Recensione modificata il 03/05/2019 - 01:35 am)

Recensore Master
30/06/18, ore 20:21
Cap. 1:

Ciao! Questa è la recensione che ti sto lasciato per esserti ricordata dell’esistenza del povero e vituperato Tito Tazio!
Allora, ho scelto questa storia perché mi ha incuriosito sin dall’introduzione: sono sempre stato abituato a vedere la Silph SpA solamente come l’azienda da salvare dalle grinfie del Team Rocket, dannandosi l’esistenza per riuscire a trovare la via attraverso quella selva di teletrasporti, e non l’avrei mai davvero pensata come una piovra che allunga i suoi tentacoli un po’ ovunque. Proprio per questo ne sono stato affascinato! Oltretutto, la storia si basa solo sulle prime due generazioni dei Pokemon quindi, per me, è una vara manna, dato che ho giocato a Pokemon Giallo ed a Pokemon Cristallo, ma non sono mai andato oltre quelli.
Mi è piaciuto davvero tanto questo prologo, che ci presenta l’anziano Signor Fuji come un personaggio ormai giunto verso il termine della propria esistenza, che appare quasi stanco della vita, nonché afflitto dal dolore di essersi visto abbandonato dal figlio, che ha scelto di seguire una strada veramente molto diversa dalla sua. Le descrizioni delle sue azioni e dei suoi movimenti sono perfette, e pure il modo in cui si entra nella sua mente mentre si domanda, prima, chi sia a suonare il campanello a quell’ora tanto insolita, e poi che cosa possa aver spinto il figlio a tornare da lui, è reso davvero bene, mi sembra di leggere uno di quei romanzi americani del Novecento, in cui non è tanto l’ambiente circostante a contare, quanto, invece, il personaggio in se stesso. E non che l’ambiente non sia descritto bene, anzi: dal letto sgangherato all’armadio tarlato si percepisce benissimo quel senso di vecchiaia che pervade completamente la vita di Fuji.
Complimenti anche per il finale del capitolo che, in un certo modo, ci fa sospettare che le preoccupazioni di Emir possano in qualche modo essere ricollegata alla scomparsa di Mew. Una storia che promette bene sin dalle prime battute, ancora una volta complimenti!
Inoltre, da quel poco che è trapelato da qui e dall’introduzione, oltre che dal titolo, in cui si parla di “perfettibile”, mi sembra di capire che, la base di questa storia, sarà l’ingegneria genetica, forse per modificare Mew (e far nascere Mewtwo?); insomma, la cosa mi ricorda molto Jurassic Park e i suoi seguiti (specie gli ultimi, Jurassic World 1 e 2) e devo ammettere che mi incuriosisce parecchio, quindi continuerò la lettura con molto interesse. Se poi sbaglio e non sarà questa la piega degli eventi non importa, sono sicuro che la storia mi piacerà tantissimo!
Quindi a presto!

Recensore Junior
14/01/18, ore 23:25
Cap. 1:

Buonasera Afaneia!
Stasera ho un po’ di tempo libero, per cui ci tenevo a passare a recensire il tuo nuovo prologo!
Che dire? Oltre al fatto che sono davvero felice di poter tornare a Kanto e in questa sua atmosfera più cruda, ho apprezzato molto come hai orchestrato questa prima introduzione alla storia.
È un prologo normalissimo eppure tu sei riuscita a descrivere o comunque a dare un’impressione estremamente concreta di una crisi famigliare e del rapporto complesso che c’è tra un padre e suo figlio al punto che già ci si sente immedesimati in entrambi i personaggi. Praticamente con qualche accenno seppur rapido – le budella stanche e lente indicano che Fuji ormai è molto avanti con l’età e le striature di grigio tra i capelli di Emir sono la prova che tuttavia per entrambi sono passati diversi anni, sottintendendo tra l’altro che sia successo senza che loro due si vedessero nel frattempo, ma questi sono solo una piccola parte di tutti gli indizi carichi di sottintesi enormi che lasci sparsi nel testo – hai già definito sia il signor Fuji che Emir nella maniera più compiuta possibile, e la cosa bella è che siamo appena al prologo! Hai sintetizzato tutta una caratterizzazione che avrebbe richiesto di essere sviluppata in un certo numero di capitoli in tre scene e qualche dialogo, nemmeno troppo lungo tra l’altro, e tutto questo scorre in modo così fluido che la fai sembrare persino una cosa semplice. Cioè, ti chiedo scusa se magari suono un po’ esagerata, ma mi ha veramente colpito quando ho letto e non posso fare a meno di farti tanti complimenti, è stupendo!
Passando poi al colpo di scena finale: è assestato talmente bene che, nonostante non si dica in maniera esplicita che sia stato proprio quello il gesto compiuto da Emir, si capisce senza ombra di dubbio che è esattamente quello che lui ha fatto. Di fronte a una rivelazione del genere, chi non vorrebbe scoprire che cosa è successo?
Mia cara, stasera leggerò il primo capitolo. Non vedo l’ora, per cui penso che chiuderò qui la recensione! Non penso che ci sia bisogno di dire che questo prologo mi è piaciuto parecchio... Però lo dico lo stesso: mi è piaciuto un sacco!
Spero di poter continuare a recensire presto, anche se purtroppo non so nei prossimi giorni quanto potrò essere presente sul sito (per ragioni che tu puoi ben immaginare).
Nel frattempo ti mando un grandissimo abbraccio!
Buonanotte e a prestissimo,
Pers

Nuovo recensore
03/11/17, ore 13:08
Cap. 1:

Ciao!
Allora, anzitutto mi presento. Mi chiamo Peppe, amo tantissimo il mondo dei Pokemon, e così ho deciso di cercare qualche bella fanfiction da leggere.
Il tuo titolo e l'introduzione mi hanno incuriosito, e devo dire che ho fatto proprio bene ad aprire questa pagina.
Come posso spiegarmi? Sono davvero entusiasta di questa prologo! Si prospetta una storia molto interessante, curiosa e "originale".
Mi spiego: la scelta di Mr. Fuji e di questo suo figlio è davvero una bella idea, affatto scontata. Devo dire che sono anche curioso adesso di scoprire cosa c'entra lo yaoi xD
Il finale a effetto ha suscitato una grande curiosità, mentre per quanto riguarda il prosieguo del capitolo hai saputo trasmettere sensazioni delicate, accenni di maliconia e introspezioni nella mente dei personaggi ben inserite.
Inoltre, un'altra nota positiva la merita il tuo stile. Piacevole, sapiente e scorrevole, che ha saputo ben comunicare i rapidi pensieri dei personaggi.
In particolare, mi ha colpito l'immagine di Emir che, senza pensarci troppo, giustifica la sua presenza nella casa paterna con la necessità di un alibi.
"...era anche troppo evidente che Emir non aveva neppure pensato alla necessità di un alibi, quando era venuto lì. Ma ora che l'aveva detto quell'esigenza si era fatta concreta e pressante, ed Emir vi si aggrappò". Mi ha colpito come immagine, e come hai saputo descriverla: semplicemente perchè si tratta di una sensazione molto "umana": capita che ci aggrappiamo rapacemente a pensieri o piccole prospettive, nei momenti in cui siamo tesi per qualcosa. Qualsiasi piccolo accenno di luce può lenire la preoccupazione. E con il proprio padre, perchè non essere naturali?
Un'ultima annotazione. Esordire con una citazione di Archiloco è stato un tocco di classe, e personalmente, da amante dei classici, non potevo non apprezzarlo xD
Bene, è tutto.
Ci sentiamo al prossimo capitolo!
In bocca al lupo! :)

Recensore Junior
01/11/17, ore 15:06
Cap. 1:

Ehi ciao, sono Lily di KomadoriZ71.
Stavo gironzolando sulla sezione dei Pokémon, quando la tua storia ha catturato il mio interesse.
Non ci sono parole per descrivere l'entusiasmo e la soddisfazione che ho provato dopo cinque minuti di lettura intensa, il tuo racconto è riuscito a catturare la mia attenzione da lettrice per una lunga serie di motivi. Principalmente per come si presenta l'impaginazione in generale, ho adorato il font che hai deciso di utilizzare e di come hai impostato i vari paragrafi presenti nella pagina; so che dovrei dare molta più importanza al contenuto e che non dovrei perdermi nei dettagli, ma so che ci vogliono gli anni per usare l'editor e quindi penso che sia giusto gratificare anche questo genere di impegno.
Inoltre trovo valido e ben scritto lo stile narrativo, secondo me hai una dote eccezionale e si vede che sei capace di raccontare, non ho trovato punti di sospensione e le frasi scorrono che è una meraviglia. Mi piace il fatto che hai saputo unire alla perfezione le parti che contengono il lato introspettivo dei personaggi o cosa succede durante il corso del prologo e, le varie descrizioni, rendono il tutto come un quadretto realistico adornato da piccoli spruzzi di malinconia, capaci di renderlo vivo e dall'aspetto vissuto.
Anche la scelta dei personaggi mi ha lasciato di sorpresa, forse è il motivo principale che mi ha spinta a leggere la tua storia. Diciamo che Lavandonia è sfruttata dal fandom solo per scrivere l'opera horror di turno, eppure hai avuto l'ingegno e la pazienza di sfruttare il contesto generale per dare vita a un racconto molto più originale e carismatico. Davvero complimenti!
Ancora non me la sento di dare un giudizio personale alla trama, mi sembra un po' inutile soffermarsi sul particolare dato che siamo ancora agli inizi, la storia ha bisogno del suo tempo per ingranare la marcia e prendere il via. Posso dire che si sospetta qualcosa di molto valido e in grado di saper stupire il lettore fino alla fine, stai toccando delle tematiche molto interessanti e che da decenni fanno impazzire i vari giocatori dei Pokémon.
Mi piace come vuoi sfruttare la regione di Kanto e la visione che hai di quest'ultima, perciò ti faccio i miei più sinceri auguri e spero di poter trovare il tempo per riuscire a leggere il secondo capitolo di questa meravigliosa e, mistica, avventura.
Alla prossima!

Lily.

Recensore Master
01/11/17, ore 14:10
Cap. 1:

Io ho da dire invece che sono contenta tu abbia ripreso Mew e l'isola Cannella , e che mi piace questa tua idea di riprodurre l'atmosfera dei primi giochi originali e trasformare quello in cui tutti noi abbiamo penato in qualcosa di coinvolgente :-) . Sono contenta anche di leggere una tua nuova storia :-)