Anche se la passo per lo più in uno stato fuori dalla coscienza, a me la notte piace. E’ carica di mistero e di non detto, è qualcosa che vuole farsi scoprire e che chiede di essere lusingata. Per tutti tranne che per Nemeria, per la quale è più una tortura lenta e straziante, sia fisica (per le ferite) che psicologica (per ciò che si è lasciata dietro). Noriko, però, è sempre lì al suo fianco, a sostenerla e curarla. Se non fosse così distrutta dal dolore, Nemeria dovrebbe chiedersi perché lo sta facendo. Alla fine, lei non è nessuno, solo un’altra anima salva che ha condiviso la sua esistenza da miserabile.
La scuola è molto bella e gli ambienti riflettono perfettamente quello che era la società nell’Antica Roma, sono sicura frutto di ore di ricerche storiografiche che caratterizzano il tuo stile come scrittore.
Poi, ricompaiono i Falchi, che finora sono stati nell’ambito della leggenda. Mi ha messo i brividi pensare a esseri umani che vengono… abbattuti come se fossero alberi o animali particolarmente pericolosi. E’ una cosa bruttissima cui pensare, ma nessuno si fa degli scrupoli etici in quella società?
Ahhotep, Durga e le due ragazze formano proprio un bel gruppetto sotto la protezione di Sayuri, sembra quasi che si siano lasciate il passato alle spalle. Questi momenti mi fanno quasi dimenticare che si trovano dentro l’Accademia e che presto dovranno combattere nell’Arena fino alla morte.
Mi piace molto anche il tema della prima volta che attraversa un po’ tutto il capitolo, dalle spiegazioni di base su come funzionano gli elementali e come interagiscono fra di loro (e, quindi, per trasposizione, i Dominatori), fino a quando Tyrron la introduce per la prima volta nella vera Arena. Ecco, forse io avrei aspettato un po’ a fare questo passo. Avrei, ti confesso, preferito arrivarci pian piano, man mano che Nemeria diventa sempre più forte fisicamente e spiritualmente, in una sorta di climax fatto di eccitazione e curiosità, ma anche ansia, dubbi e paura di morire (o di uccidere, a seconda). Inoltre, mi sembra che così si accentui ancora di più il divario fra lei e gli altri e mi sembra strano che un uomo come Tyrron, un lanista che una volta combatteva, faccia delle preferenze così marcate per uno dei suoi acquisti.
Durga è veramente dolcissima, un’altra bambina vittima di un destino crudele e ingiusto che la vuole vedere combattere contro i propri amici, spezzando definitivamente la sua infanzia e la sua innocenza.
Il finale è altrettanto tenero, sono contenta che le abbia permesso di tenerlo, anche se il nome Batuffolo è decisamente… fuori luogo. Ma Nemeria è talmente pucciosa che anche questo le è permesso.
A presto,
Viviana |