Ben ritrovata!
Come preanunnciato, in ritardo ma presente. Che dire: capitoletto carino, in pieno stile Detective Conan, dove il solito viaggio per due persone si trasforma in una gita da oratorio che, tuttavia, non posso non apprezzare. Questi momenti di più o meno quotidianità, dove è possibile giocare, soprattutto comicamente, con le relazioni che intercorrono fra i vari personaggi ed i personaggi stessi, risultano sempre essere i più rilassanti e godibili in totale relax. Relax per il lettore ma non per i due "protagonisti" e per chi gli sta intorno: l'innocente naturalezza di Tooru si scontra in maniera piuttosto dura con la scorbutica riservatezza di Shiho, più simile apparentemente alla vergogna che alla cautela, riuscendo tuttavia a far sbattere il muso al poliziotto riguardao un argomento che probabilmente aveva calcolato male. Oggettivamente, non posso affatto schierarmi dalla parte di Shiho, in evidente torto grazie alla sua psiche contorta e quasi perennemente in crisi mestruale -anche se la si ama comunque, del resto l'umanità del personaggio è inattaccabile- ma dalla parte del poveretto che, nonostante sia pieno di rabbia e frustrazione, non è in grado di tenere testa alla sua donna. Mi dico dispiacita per il povero Rei, ma divertita dai suoi tentativi di rivalsa fra cui l'appoggio al suo caro maestro nel dirigersi al bar per adocchiare -e non solo- l'orlo di qualche minigonna. La gelosia della Myano è palpabile nell'aria, frizza e non dispiace al poliziotto che, tuttavia, non riesce a trarne guadagno. Spero che tratterai l'aspetto della gelosia -anche reciproca, non solo unilaterale- in un capitolo futuro, potrebbe essere fonte di divertimento ma, soprattutto, fonte di riflessione. Anche se, osservando i due ingredienti della ricetta, posso percepire che scorrerà sangue a fiumi, sia in senso metaforico che in senso letterale. La gelosia porta sempre alla rabbia, al dolore, al sentirsi traditi e feriti in molteplici maniere: se utilizzata nella maniera giusta, potrebbe produrre più che una semplice concatenazionie di comicità ed equivoci. Fra tutte le risate e le provocazioni, ci scappa il morto -come al solito- ma non è un problema: con i partecipanti al "viaggio della speranza", anche la stele di rosetta risulterebbe una filastrocca per poppanti. Nel tutto, un siparietto dolce che vede l'animo buono della scienziata -che mi fa pensare a come Elena si potrebbe essere presa cura di uno scapestrato Rei del passato- ed una strana amarezza nelle parole di Furuya, che lascia intravedere come, nonostante sia un infiltrato perfetto, il suo vero essere si dissocia dalla brutalità dell'Organizzazione e dei suoi veri membri. Per quanto riguarda il finale...Che cosa dire? La cattiveria di Shiho questa volta raggiunge il suo apice: personalmente, penso che questa sua bastardata non può essere materialmente digerita da Rei. Ci sta fare la stronzetta in hotel, ci sta fargli fare la figura del cretino davanti a Goro o ad altri, ma metterlo in macchina con l'assassino di suo "fratello", che sia vero o meno, penso che non possa essere tollerata nemmeno da un pezzo di pane come Furuya. Il duo Rei/Akai sta venendo sempre di più ai ferri corti, in un modo o nell'altro... Sarebbe quasi liberatoria un'eventuale esplosione, e mi riferisco più all'opera riginale che alla tua fanfiction.
Colpo davvero basso scienziata, davvero basso. Povero Bourbon: già stava quasi ammazzando il caro cuginetto iperprotettivo ficcanaso della consorte nella stanza d'albergo - fossi stata in Shinichi, avrei pagato di tasca mia una singola-, pensiamo ad un intero viaggio in macchina.
Nel mentre Sera, che non ce ne può niente, rischia la vita senza nemmeno immaginarselo: la Mazda non gli sembrerà poi così tanto comoda...
Capitolo molto carino, attendo speranzosa nel seguito: vivi complimenti!
Come al solito, un abbraccio e buona ispirazione ;)
A presto,
Jaki Star
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