Sai che ho quasi pianto, nella prima parte del capitolo? Ecco Faust che, dopo aver usato la sua posizione come motivo di vanto, si ritrova a fare una delle cose più difficili che questa comporti: la lettera alla famiglia, prima di un disperso, poi, anche peggio, di un disertore. Hai reso davvero benissimo il suo senso di amarezza e sconfitta.
L'incontro con il Colonnello strappa a malapena un sorriso, dopo quella parte, ma almeno Faust e i suoi avranno un po' di stacco dalla guerra. La loro immortalità deve durare ancora un anno, del resto ...
Bellissimo capitolo, soprattutto nella prima parte. Complimenti!

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Ciao^^
scusa il ritardo con cui ti commento, ma sono annaspante nel casino peggio del capitano Faust.
Il nostro non si smentisce mai, peraltro.
Ma sicuramente la cosa più bella di questa storia, tolto il già piacevolissimo Faust (ma non farglielo sapere se no si insuperbisce ulteriormente), è il tono apparentemente tragicomico, ma in realtà cinico e disilluso di tutta la storia. Le faccende ai limiti dell'assurdo, gli ufficiali e i sottufficiali surreali, che non si sa bene come sono capitati lì e perché, i soldati che hanno puntigli assurdi, o caratteristiche inimmaginabili in una guerra...
Tutto come sempre bellissimo, complimenti. Leggere questa bellissima storia mi fa venire voglia di tornare a scrivere di seconda guerra mondiale^^

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