Recensioni per
Road to Evolution
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
16/09/18, ore 10:13

Allora... Mi ricordavo di avere iniziato a leggere questa raccolta poi per motivi di impegni universitari non sono mai riuscita a continuare... Ma non me ne sono dimenticata. C'è una frase di questo piccolo componimento che mi ha colpito: la vita scalpita e ti abbatte appiattendo ogni tuo flusso creativo... Io mi rispecchio in questa frase. A presto.

Nuovo recensore
27/06/18, ore 15:14

Ciao.
Meteora è a parer mio il sequel perfetto per quello che è stato il primo album ma anche qualcosa che è andato aggiungere qualcosa di melodico e innovativo per la band, qualcosa che comunque ci ha fatto affezionare nel profondo.
Questa poesia è senza dubbio meno lunga rispetto alla precedente, un pò anche come lo è il disco rispetto a Hybrid Theory e penso che mette in gioco la componente creativa e personale nel voler creare qualcosa di artistico e concreto nelle emozioni, sempre punto cardine dei testi dei ragazzi.
Sembra quasi una riflessione a lavoro concluso ma ancora non pubblicato in maniera officiosa, quando all'artista assalgono i momenti di dubbi e paure che possono nascere successivamente quando verrà giudicato da chiunque avrà i parametri per giudicare, magari non percependo nemmeno il senso di bellezza che ha pervaso il proprio creatore...
Il linguaggio è testimone di una verità soggettiva quanto valente, specie quando c'è il passaggio del bambino che accoglie tutto ciò che ha e lo investe in ciò che crede: è un insieme di versi molto significativo e celebrativo secondo me.
Molto carina e rappresentativa, specie dall'immagine dalla quale sei partito per comporla.
Ti auguro una buona giornata e alla prossima.

Recensore Veterano
18/04/18, ore 22:45

Ciao, eccomi di nuovo qua per recensire questa poesia.
Quando ho visto che stavolta era dedicata a Meteora ho pensato bene di aprire Youtube e dare una rinfrescata ai miei ricordi: è stato un vero e proprio tuffo nel passato, essendo un album uscito nel 2003... son passati anni dalla sua uscita, dove tra l'altro si trova anche la mia amatissima Somewhere I belong *w*
Mentre leggevo ho rivisto nella mia mente il ricordo della copertina, un vaghissimo ricordo per essere precisa... per fortuna ci ha pensato Google a farmi ricordare che in quella copertina c'era raffigurato un uomo chinato, con qualcosa in mano, come se stesse davvero costruendo qualcosa, come da te accennato nella poesia... ma quel "qualcosa" è soggettivo e varia da persona a persona, nessun altro potrà mai sapere cosa, perché è una consapevolezza che solo noi stessi possiamo sapere.
Complimenti ancora per le scelte linguistiche e il registro, ero già rimasta piacevolmente sorpresa da come avevi unito diverse parole per comporre vere e proprie frasi nella scorsa poesia, ma questa mi è piaciuta ancora di più della precedente.

Nuovo recensore
10/12/17, ore 21:40

La mia storia con i Linkin Park è cominciata proprio con una canzone di questo disco, Somewhere I belong: mi piacevano le sonorità, l'angoscia che trasudava nelle loro canzoni e di come Chester cantasse con l'anima e con quella profondità, accompagnato dal rap piuttosto pulito e melodico di Mike.

Devo dire che mi dispiace per quello che ha passato Chester nella sua vita e quando ho saputo del suo gesto sono stata triste tutta la sera, sebbene mi sono allontanata dalla loro musica dopo il quarto disco perché secondo me si erano troppo snaturati, ho dei bei ricordi se ripenso agli anni dell'adolescenza con la loro musica nelle cuffie, specie nei momenti più delicati.

Non ho una conoscenza molto ampia di poesia quindi non so quanto il mio commento possa esserti d'aiuto, però personalmente credo che questo sia un'idea molto carina e un tributo assolutamente adorabile e sentito, con quegli elementi ansiotici e di solitudine che racchiudono molto dei primi due dischi, veri capisaldi del genere nu-metal.

L'idea di farsi ispirare sulle copertine dei dischi è un qualcosa di unico, poi la poesia ha uno stile limpido ma efficace nel racconto del significato che attribuisci a questo loro disco, alle emozioni presenti e che si riassumono nel creare dell'arte che significa qualcosa di grandioso ma che per via della fraintebilità della gente, sempre più insensibile o indifferente nelle storie altrui.

Basterebbe solo un minimo di interesse e di sicurezza in più e certe persone sarebbero anche fiere dei passi compiuti alla ricerca della serenità!

I miei versi preferiti sono la terzina che comprende dal 13 al 15 verso, proprio per quel discorso della creazione di qualcosa di personale che significa veramente tanto per se stessi e che racchiude parte della propria anima, una storia che solo delle volontà e delle orecchie bisognose scopriranno e supporteranno fino al midollo.

Fino ad ora tutto molto interessante e in linea con ciò che vuoi comunicare nelle tue intenzioni, le premesse ci sono per creare un massimo tributo vigoroso e ben compatto emotivamente... questa è ben riuscita credo per l'immediatezza e la libera stilistica adottata, come la definizione della musica creata da questi ragazzi.

Bella bella, ripasserò sicuramente quando pubblicherai le prossime due perché sono gli album che più conosco della band... per quella di Hybrid Theory ho bisogno di tempo perché è il mio loro album preferito e voglio dedicarle il tempo giusto!