Alain è chiamato ad onorare la promessa fatta in punto di morte ad Andrè, di prendersi cura di Oscar. Il buon Alain lo prende alla lettera soprattutto per quel che riguarda il dar sfogo ai suoi repressi desideri sessuali verso il suo comandante.
Senza tener in alcun conto i tormenti di lei per la morte dell'amato, che stanno degenerando inesorabilmente nella più assoluta follia, anzi con il suo opportunistico comportamento li asseconda e alimenta. Lei vede Andrè ovunque, anche nel letto mentre fa l'amore con l'altro.
Povera Oscar mi verrebbe da dire, è difficile immaginare per lei un destino peggiore di quello scritto in questa storia. Bisogna veramente "odiarla", per scrivere un epilogo così cattivo: pazza e abusata, il tutto in nome della presunta o accomodata volontà di Andrè.
Alain, ormai, in molte storie, lo ritrovi come amante o spasimante spacciato per credibile, quando in realtà sia la Ikeda che il Dezaki non hanno mai evidenziato il minimo interesse da parte di Oscar verso di lui. Ma, come in questo caso, si cercano soluzioni tristi, surreali e cervellotiche per provare a rendere la cosa anche solo accettabile.
Ricordo, poi, che nel manga Andrè deve intervenire per sventare un tentativo di stupro verso Oscar, organizzato proprio da Alain e che quando quest'ultimo bacia Oscar, Andrè è furioso, come non lo si era mai visto, e non lo colpisce solo per pietà. l'Alain del manga è meno amichevole e più irrispettoso di quello dell'anime. Quindi non trovo alcun elemento credibile per il quale Andrè avrebbe dovuto affidarla alle affettuose cure dell'amico.
VeronicaFranco resta comunque una scrittrice di straordinario talento, non nego sia una delle mie preferite, ho amato il suo Rivoluzioni.
Ma questa storia l'ho trovata indigeribile. |