Recensioni per
Dovah
di _Polx_

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/02/18, ore 12:36

Finalmente ho trovato un po' di tempo per leggermi questo capitolo! Tempo ben speso, come sempre.
Inizio col dire che Dovah è stato fin dall'inizio un personaggio davvero affascinante: tenebroso e determinato, audace e preparato... ma nonostante la forte aura di grandezza che il personaggio emana, la sua "umanità" (tra virgolette perchè è strano definire un elfo... "umano", lol) emerge fra una riga e l'altra, come è giusto che sia. Il suo "epic win" nel liberarsi del suo carceriere e delle sue catene mette in risalto in maniera pazzesca il suo lato di vincente e inarrestabile Sangue di Drago, e la scoperta dell'occhio di Cal subito dopo lo ridimensiona immediatamente, ricordandoci che alla fine anche uno come lui ha sentimenti di cui cade vittima, come tutti.
Narrazione impeccabile come sempre, scorre liscia ed è impreziosita dall'accurata ricerca lessicale, piacevolmente ricca e varia.
Ho apprezzato come Dovah abbia mantenuto la sua parola verso quelle creature immonde, nonostante ciò che avevano fatto; e la sua prontezza nel trovarsi davanti i Thalmor è stata da manuale.
Attenderemo il prossimo mese per vedere come se ne libererà. Alla prossima!

Recensore Junior
16/02/18, ore 01:37

Eccomi qua. Mi dispiace per il ritardo, ma l'ultimo esame mi ha lasciato in uno stato di "non ci ho voglia" per qualche giorno di troppo :)
È un piacere vedere Dovah "menare le mani", si vede che è un combattente abile e temprato (e anche molto inca**ato aggiungerei). Un capitolo dalle tinte oscure e macabre, molto suggestivo soprattutto nella prima parte. Il filtro d'illusione con l'occhio del figlio è malatissimo, mi piace XD (e mi dispiace per Cal, ovviamente)
Alcune osservazioni:
- "Solo dopo un lungo istante riuscì a prendere un profondo respiro e un dolore acuto ne puntellò costole e polmoni." Ammetto, con imbarazzo, di non essere riuscito a capire l'ultima frase. Quel "ne" dovrebbe essere una particella pronominale, quindi a cosa si riferebbe? Al respiro? Al dolore? Anche il verbo "puntellò" mi ha confuso. "Puntellare" significa "sostenere", quindi sarebbe "un dolore acuto ne sostenne costole e polmoni"?
- "Le sue dita s'aprirono istintivamente e il vetro si frantumò a terra, mentre la melma in esso contenuta s'espandeva pigramente sulla pietra e un bulbo ormai spento scivolava nel sudiciume." Poniamo che questa melma sia talmente viscosa da non schizzare tutt'intorno, dato che la congiunzione "mentre" lega due eventi che avvengono nello stesso momento, in questa frase sembra che nello stesso momento in cui il vaso si rompe, la melma è già uscita dal contenitore e si sta espandendo pigramente (cioè lentamente).
- "Dovah non mentiva: si era fatto largo tra i molti carcerieri e, privato pressoché d'ogni avere, non s'era trattenuto dal rovistare in ciò che i vampiri avevano accumulato nel corso delle proprie cacce. Rubò la divisa d'un Inquisitore della Dominazione e la indossò, preferendola, sebbene fosse per lui pressoché inservibile, alla lieve stoffa della sua casacca e dei suoi calzoni." Se non sbaglio, il secondo periodo è contemporaneo al primo, cioè Dovah avrebbe trovato la divisa mentre rovistava nel bottino dei vampiri. Se così fosse, però, i verbi del secondo periodo non sarebbero concordi a quelli del primo, per cui dovrebbe essere "Aveva rubato la divisa d'un Inquisitore della Dominazione e l'aveva indossata"
- Questa è di poco conto, forse è una distrazione, o forse hai giocato a Skyrim in inglese, ma la traduzione ufficiale è "Dominio" (degli Aldmeri) e non "Dominazione"
- "una figura imponente si mostrò al nume delle molte candele" Forse era "lume"?
Aspetto di vedere il prossimo capitolo, e spero che quei Thalmor facciano una brutta fine *risata malvagia*
Ciao e alla prossima :)

Recensore Veterano
08/02/18, ore 22:39

Ma quant'è "badass" Dovah? Davvero, credo che te lo ripeterò allo sfinimento, il connubio Altmer-Sangue Di Drago (che, nella fase della liberazione dalla prigionia e poi nel confronto con Kvash, me lo sono immaginato come il Chuck Norris di Skyrim) è qualcosa di azzeccato.

Quindi, ora c'è uno spiraglio di speranza che Ysolda e Cal siano ancora vivi, sebbene il figliolo sia diventato un ciclope. Il fatto che Dovah debba andare a cercarli in quel postaccio dal nome Labyrinthian non mi rasserena. Ma dopo questo capitolo, so che riuscirà ad affrontare di tutto e di più.

Alla prossima,

Frenz

P.s. Io sono vivo. Ma l'università mi sta legando le mani di continuo.

Recensore Junior
24/01/18, ore 21:51
Cap. 2:

Ecco divorato in rapida sequenza anche il secondo capitolo. Fatto salvo che il tuo stile per quanto mi riguarda è da standing ovation, passo subito alla trama.
Un gruppo di vampiri mercenari? Non me l'aspettavo davvero. Avevo immaginato un probabile "ritorno" della Confraternita Oscura, con il rapimento del figlio come gesto dettato dalla vendetta... invece no. Meglio così, le sorprese ci piacciono sempre.
Interessante il breve accenno al passato di Dovah in Accademia, e molto intelligente la scelta di dipingerla in andante rovina: senza un arcimago è decisamente la conseguenza più realistica. Però... poveri Onmund e, soprattutto, J'zargo! Almeno sappiamo che erano diventati entrambi maestri. Una piccola gioia in loro memoria, lol.
Resto in attesa di vedere come proseguirà la storia. Alla prossima!

Recensore Junior
24/01/18, ore 21:13

Come anticipato nella mia risposta alla tua ultima recensione, eccomi qui a leggere la tua storia. Non ho potuto resistere alla curiosità.
Che dire? Già mi piace come scrivi le recensioni, leggere queste tue righe è stato davvero un piacere. Ho adorato lo stile che hai deciso di adottare: il registro linguistico ha un tono importante, con grande ricchezza e varietà lessicale, ed è una cosa che personalmente amo e ricerco nelle mie letture. Sei anche coraggiosa nell'utilizzarla, perché spesso i lettori "moderni" preferiscono uno stile più semplice e conciso (non io: sto leggendo "Il Signore degli Anelli" per l'ennesima volta, a riprova del fatto che le letture impegnate non mi spaventano assolutamente, eheh). Personalmente approvo, sostengo e ammiro la tua scelta.
Per quanto riguarda la trama e i personaggi, già sai che io amo alla follia la gilda: e la tua storia mi ha intrigata tantissimo. Parte subito con un dramma e al contempo con un mistero da risolvere, il che è sempre un'ottima cosa che tiene il lettore incollato allo schermo. Hai reso benissimo l'autorevolezza del Dovah, e il fatto che non si conosca il suo nome arricchisce l'aura misteriosa che lo accompagna.
Mi è piaciuto anche il chiacchiericcio iniziale alla Gilda, che ci permette di ritrovare in una breve carrellata i personaggi secondari che noi "giocatori capigilda" ben conosciamo.
Infine, nota a margine... povera Ysolda. La donna che tutti i Dovahkiin di sesso maschile vogliono sposare, ahahah! In questa storia non le è andata molto bene, poverina. :P
Complimenti vivissimi, seguirò la tua storia perché promette davvero bene.

Recensore Junior
05/01/18, ore 02:26
Cap. 2:

Da quello che leggo in questo capitolo, mi sembra di capire che Dovah si sia costruito un guscio spesso e ruvido con cui difendersi dalle intemperie della vita. In certi punti rasenta il menefreghismo più spietato e, a parte l'urgenza della situazione, è un meccansimo di difesa comprensibile. Infatti, come dimostra il penultimo passaggio, la preoccupazione gli ha offuscato la prudenza, ed è caduto dritto nella trappola.
L'ultimo passaggio direi che al 90% non è reale, non saprei se di natura onirica od illusoria, d'altronde alcuni vampiri hanno la tendenza a giocare con la mente delle loro vittime.
E niente, stavolta non ho altro da dire se non brava, sono molto curioso di come procederà.
Ciao e alla prossima :)

P.S.: Per rispondere alla tua risposta alla mia prima recensione (*respiro*): come ho già detto, tengo a ricambiare le recensioni quando possibile, ovvero quando trovo una storia che mi piace. Se trovo una storia che non mi interessa o non mi piace allora non la leggo, non preoccuparti :) Quando ho detto che mi è dispiaciuto di non poter apprezzare "Vivienne", intendevo che mi è dispiaciuto non poter proseguire oltre il primo capitolo, perché la forma mi piaceva, ma l'argomento no, tutto qui. Ti dico che probabilmente questa storia l'avrei recensita comunque, anche se forse un po' più tardi. Il fatto di voler ricambiare le recensioni serve più che altro come pungolo per la mia pigrizia :)
P.P.S.: "A volte rimpiango di non essere nato in questa terra, condividere il sangue della sua gente" Una frase del genere la dovrebbe dire davanti ad un tipo come Ondolemar, penso che gli verrebbe un colpo apoplettico XD

Recensore Junior
03/01/18, ore 18:31

Ciao! Ci tengo a ricambiare le recensioni, quando possibile, quindi eccomi qua :)
Innanzitutto, non serve che lo dica, ma scrivi molto bene. Per questo motivo mi dispiace non aver potuto apprezzare "Vivienne", la tua precedente pubblicazione. Il motivo è semplice e personale: i malviventi non mi affascinano. Ti dico solo che, sia in Oblivion sia in Skyrim, ho sempre snobbato accuratamente le questline della Gilda dei Ladri e della Confraternita Oscura. Per lo stesso motivo ho tentennato un po' prima di aprire questa storia, ma sono stato contento di trovare che la trama non fosse incentrata sulla Gilda dei Ladri. Parlo al passato perché ho letto il primo capitolo poco dopo che l'hai pubblicato, ma non ho mai trovato tempo per una recensione come si deve, anche perché stavo cercando di terminare quel maledetto terzo capitolo della mia raccolta. Ma bando alle ciance, altrimenti arrivo a scrivere il mio solito papiro.
Partiamo dal protagonista, il Sangue di Drago: mi piace assai :) Da quello che leggo traspare un personaggio integro, ma anche pragmatico. Probabilmente si è messo a capo di un "covo criminale" perché è consapevole che le Gilde dei Ladri, quando ben gestite, funzionano come regolatori della criminalità, e quindi sono quasi un male necessario. Almeno penso che sia così, ma forse l'hai scritto nell'altra storia, quindi correggimi se sbaglio. Mi è piaciuto il fatto che si sia tirato fuori dalla guerra civile, e mi è piaciuto quando le ha cantate chiare a quel guerrafondaio di Ulfric, ho letto quella parte con estrema soddisfazione XD
Passiamo alla scrittura. Metto subito cinque (facciamo sette?) mani avanti, e ci tengo a sottolineare che tutto ciò che dirò è frutto di opinioni personali, per cui non potrà essere usato contro di me in un tribunale (?)
Il registro linguistico che usi è medio-alto, con un frequente uso di termini e forme sintattiche ricercate, e dimostri di saperlo padroneggiare bene. A me piace molto, soprattutto in un contesto fantasy-medioevale trovo che sia azzeccato. Detto questo, ti porgo alcune osservazioni:
- se devo essere sincero, c'è un punto in cui questo registro stona un po', ovvero nei dialoghi. Il fatto è che il registro usato dal narratore e quello usato da ciascun personaggio è quasi lo stesso. Di solito è qualcosa che non noto molto ma, proprio per il tenore alto del registro, sembra più evidente. Per essere chiaro ti faccio un esempio: ad un certo punto, verso la fine, si legge “ho visto un volto grottesco e cinereo, con iridescenti occhi d'ambra, che balenavano nella notte come fuoco”; di per sé la frase suona bene, è evocativa, ma è credibile in bocca ad un giovane soldato? Non dico che i soldati debbano essere analfabeti, o che debbano parlare come Bruto di Braccio di Ferro, ma se parlassero come Umberto Eco lo troverei un po' strano. Ti faccio un altro esempio: appena sveglia, Sofie dice: "pa', perdonami se non sono riuscita a parlarti appena arrivata, perdonami se sono crollata, ma ho corso per giorni così da raggiungerti il prima possibile, ancor più rapidamente d'una missiva"; in questo caso non è il chi che stona, ma il quando. Voglio dire, già una persona che si sveglia dal sonno è mediamente rincoglionita, e biascica al massimo dei monosillabi, ma questa povera ragazza è svenuta, stremata dalla fatica, e appena si sveglia parla subito in modo così lucido, tanto che alla fine del discorso ci infila pure una similitudine? Se mi permetti un'iperbole, così non sembra di stare a Skyrim, ma ad un convegno di accademici della Crusca.
- nel corso del capitolo hai usato una grande varietà di sintagmi di legamento, quindi mi viene da chiedere: è una preferenza personale, oppure pensi che sia più corretto in questo modo? Se fosse il primo caso andrebbe bene, ognuno scrive come vuole, ma se fosse il secondo ti direi che non è affatto necessario. Non devi aver paura ad usare un semplice "disse" per affiancare i dialoghi, perché è la forma più neutrale e più usata, e la gente non ci fa caso se viene ripetuta. Quando invece si cerca in ogni modo di evitarla è lì che salta all'occhio, e ti assicuro che "pettegolò" mi ha colto molto alla sprovvista XD Quasi lo stesso succede, ma non è il tuo caso, quando per evitare di ripetere il nome dei personaggi, si inventano gli appellativi più assurdi come sinonimi, e alla fine il risultato è che la pezza si nota ancora più del buco. Ci sono alcuni casi, inoltre, in cui il sintagma è superfluo, perché va a specificare qualcosa che è già evidente nel discorso diretto. Esempio: “Brucia la mia somma ereditaria con la tua maledetta superbia, Re Nord” inveì “e dimmi chi ha attaccato la mia casa, chi ha ucciso mia moglie. Dimmi dove hanno condotto mio figlio. O non avrai più alcun alleato in me”; già da quello che dice si capisce che il protagonista sta inveendo, quindi perché specificarlo?
Detto questo, come inizio è avvincente, e sono curioso di sapere come proseguirà. Ti faccio i miei complimenti, e ti chiedo scusa per essere un pignolo rompiballe.
Ciao e alla prossima :)

P.S.: alla fine ho scritto il mio solito papiro, scusami ancora.

Recensore Veterano
29/12/17, ore 21:09
Cap. 2:

Contro ogni pronostico, il nostro imbattibile e serio oltre ogni limite Dovah è stato catturato dalla banda di malviventi. E scommetto che il frangente finale, con Ysolda che parla al protagonista, è solo una allucinazione provocata dai rapitori.

Mi è dispiaciuto vedere che tratta con superficialità Brelyna, nonostante l'elfo si sia dimostrato gentile con lui. D'altronde, però, c'è di mezzo la sua famiglia, quindi il suo atteggiamento è pienamente plausibile.

Urag che lascia l'Arcaneum è qualcosa di clamoroso :')

Sono veramente curioso di sapere il perché di questo gesto contro il Dovah...e soprattutto come farà a liberarsi.

Alla prossima,

Frenz

Recensore Veterano
10/12/17, ore 22:29

Ho letto "Vivienne" e poi sono corso subito a leggere il capitolo, che ho adorato. Riesci a dare al Dovahkiin un'aria autorevole e misteriosa, come teoricamente dovrebbe avere nel gioco (e invece neanche il più sveglio dei banditi si rende conto di aver davanti il Sangue di Drago). La scelta della razza del protagonista è quantomeno azzeccata, viste le caratteristiche del tuo Dovah.

Storia messa tra le preferite, e attendo aggiornamenti :)

Frenz

Recensore Junior
10/12/17, ore 17:52

Il titolo della storia è anche l'epiteto con cui i personaggi continuano a chiamare il tuo eroe senza nome. Forse più un anti-eroe, perché agisce secondo i suoi principi che non sono eticamente giusti o sbagliati, sono semplicemente suoi. Fa delle scelte, commette degli sbagli. Di sicuro, ciò che colpisce di più è l'alone di mistero che racchiude la sua figura, e il rispetto che incute... non perché è ormai leggenda, semplicemente perché se l'è guadagnato con lacrime, sudore e sangue.
Inizio turbolento, è forte il contrasto tra l'aria bonaria e di cameratismo che si respira nella gilda e lo sgomento che presto scende su di essa, non appena Sofie riferisce la triste notizia. Hai scritto un testo scorrevole, anche se elaborato dal punto di vista lessicale, elegante perché le frasi brevi si alternano e periodi più lunghi. Ben scandito, rende bene sia il ritmo della narrazione, che diventa sempre più concitato, e la crescente ansia di tutti i personaggi nei confronti dell'evento appena accaduto.
Che Dovah tenga testa a due vecchi orsi stagionati, come Ulfric e Galmar, poi... è di certo la massima dimostrazione della sua risolutezza.
Al momento sono insicura su come possa evolversi la vicenda. Ho delle idee sui possibili carnefici, ma credo che gli antagonisti siano più frutto della tua fantasia che ereditati direttamente dal gioco.
Bell'inizio, insomma. Resto connessa per conoscere, appena possibile, gli sviluppi di questa nuova storia. :) A presto!

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