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di Happy_Pumpkin

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/02/18, ore 23:48

Secondo capitolo…splendido. Ho potuto apprezzarlo maggiormente rispettivo al primo.
Procediamo gradualmente.

“Purgatory” penso racchiuda e rappresenti nel migliore dei modi il significato e l’essenza del locale in cui Sasuke e Suigetsu si incontrano. Il giusto mezzo fra gli estremi, il perfetto crocevia fra situazioni e contesti che probabilmente nuocerebbero, per diverse motivazioni, al proprio umore. Un ambiente sobrio a livello sociale, architettonico e stilistico. Non pacchiano ma nemmeno minimalista, essenziale nella sua natura cyberpunk e capace di donare al cliente quella sensazione che solo un piccola oasi potrebbe suscitare. Un rifugio in cui consumare in tranquillità un drink, lontano dalla frenesia della modernità, dalla luce artificiale dei neon e dal suoni quasi nefasti di cui le metropoli sono piene. Ho apprezzato molto la descrizione del contesto, breve ma diretta ed estremamente soddisfacente. Anche il soffermarsi sulle razze presenti aiuta a ricordare lo status quo in cu versa la razza umana, ormai mischiata e condividente il cosmo con altre specie.

Significativo il soffermarsi di Sasuke, che rimembra Sakura, nell’osservare una danza nel locale. Significativo perché, nonostante il suo evitare ogni rapporto umano o quasi, Sasuke dimostra che forse non è la quantità di questi a fare la differenza bensì la qualità. Il suo amore per Sakura è rimasto, ancorato nelle profondità de suo animo, al di là dei tentativi di inaridirsi.

Bene la prestazione di Suigetsu. Breve, ma capace di ricordare perfettamente quello del manga pure nel tornare sui suoi passi dopo aver incrociato lo sguardo con quello minaccioso di Sasuke.

Veniamo a Naruto. Ho apprezzato il graduale iter con cui l’I.A. ha esplorato e si è adattata al nuovo ambiente e alla sua nuova “forma”. Un bambino che si ritrova in luogo mai visto e sente il bisogno di esplorarlo, di conoscerne i limiti e gli angoli più nascosti; il tutto però mantenendo un comportamento coscienzioso e pragmatico perfettamente in linea con la sua natura artificiale.
Singolare il suo essere incappato in un film il cui leitmotiv verteva su esseri simili a lui che, in modo nemmeno troppo inatteso, sono finiti col divenire disprezzati e denigrati dall’uomo. Percettibile l’empatia generata e provata, così come l’intenzione di trasmettere al lettore la possibilità che pure Naruto faccia la stessa fine. Alla lontana mi ha ricordato diversi numeri di PKNA basati sulle A.I. e sul loro posto nel mondo.

Graditissimo poi il riprendere il tema “Ramen”, facendolo divenire il fulcro di una breve ma “gustosa” conversazione che riprende la genesi del nome dell’ I.A..

Dulcis in fundo veniamo alla parte finale. La scoperta su ciò che è a capitato Sakura mi ha sorpreso.  Ho continuato a pensare che i due si fossero lasciati, magari malamente. Invece la verità si è rivelata ben diversa, più traumaticamente drammatica. Il twist funziona a dovere e mi permette di riprendere quando stavo dicendo sul rapporto dei due. A Sasuke forse non sono mai serviti dei rapporti umani bensì dei specifici rapporti umani. Ciò che per individui come lui risulta davvero importante, se non fondamentale, non è la quantità ma la qualità del rapporto. Nel suo specifico caso, probabilmente, tale concetto assume tinte e sfumature estreme. Nonostante lui ammetta di aver tentato di liberarsi di ciò che gli ricordava Sakura non ci è riuscito del tutto; qualcosa è rimasto, qualcosa ha continuato a rimanere per ricordargli quello che avrebbe potuto essere. Nascosto ma presente, invisibile agli occhi ma non dimenticato.

Questo “qualcosa” poi non è un oggetto qualsiasi, ma si rivela essere un “set di piatti”. Piatti che rappresentano il mezzo attraverso il quale ci si ciba, incarnano un momento di condivisione, un momento in cui solitamene la vita si prende una pausa per fornire all’uomo la possibilità di riprendere fiato affianco a qualcun altro.

Il sopito amore per Sakura sembra tornare ad ardere, anzi, probabilmente non ha mai smesso di farlo: Sasuke è solo stato capace di nascondere perfettamente le fiamme. Il tutto però, non si limita a queste fiamme sagacemente nascoste all’occhio altrui: l’amore per Sakura, infatti, pare venire affiancato da un’effimera speranza; una fiamma di diversa tipologia riguardante il poter sfruttare nuovamente quel set di piatti. Sasuke, evidentemente, non ha mai smesso, inconsciamente, di ricercare un altro legame, simile, magari uguale, a quello instaurato con Sakura. Invano. Il tempo non sembra avergli concesso nulla.

Un’ultima digressione: come nel primo capitolo mi pare che Sasuke, in momenti e contesti diversi, si senta imprigionato. Il luogo in cui si trova, indipendentemente dalle dimensioni reali di questo, si rivela troppo stretto per lui, quasi soffocante, costringendolo a dover cambiare location. A mio parere un chiaro segno di irrequietudine, domata, solo ed esclusivamente, durante la sua permanenza nel propria abitazione.

Infine due parole sul comparto sonoro: sempre in tema BR…penso che “Rain” da BR2049 sia perfetta per il frangente in cui Naruto esplora l’appartamento di Sasuke, mentre “Love Theme”, con le sue note malinconiche da BR, si adegui decisamente bene al racconto di Sasuke.

E ovviamente i rimandi ai Pink Floyd sono sempre ben accetti e graditi.

Recensore Veterano
21/02/18, ore 19:05

L'esplorazione dei sentimenti da parte di Naruto è molto interessante ed estremamente realistica.
Mi è piaciuto il momento in cui la curiosità lo porta a contravvenire al divieto di Sasuke, l'IA sperimenta tutte le passioni dell'animo umano e ogni volta la prima volta è la più destabilizzante.
Quando hai descritto il modo in cui lui ha osservato il dolore prendere possesso di Sasuke mi ha un po' scosso, ha analizzato tutto pur non capendone il significato, e nella sua innocenza porta Sasuke ad analizzare sui suoi sentimenti e ciò che lo muove.
Poi l'analisi sull'immortalità, Sasuke in qualche modo vuole che Naruto viva la vita che lui si è sempre precluso, un po' egoista e arrogante come discorso da parte sua.
Come può pretendere di lasciare l'IA a in mano a se stessa un giorno e che possa vivere tutte quelle esperienze con il costante pensiero di essere solo nel mondo?
Perché Naruto è così, unico e irripetibile nell'universo e con nessuno potrebbe mai esprimere se stesso come fa con Sasuke.

“Senza pensarci, oltrepassò Naruto. Gli passò attraverso, scomponendo in quei brevi istanti la sua immagine, simile a colori sospinti e mischiati da un vento violento. Fu solo un attimo, ma gli sembrò di trovarsi immerso in un campo elettrostatico, con la sensazione di aver accoltellato quella stessa immagine che nei mesi aveva cercato di rendere vera, credibile, dando qualcosa a Naruto per potersi muovere e capire il mondo.”
Questo pezzo è stato di sicuro il più scomodo dell'intero capitolo, per quanto Naruto abbia invaso il suo spazio vitale ficcanasando questo gesto è stato molto crudele.
Gli è passato sopra a piedi pari sottolineando quanto sia solo un ologramma -per il momento- un insieme di pixel colorati fluttuanti nell'aria.
Mi è dispiaciuto, l'emozione di quando si sono visti per la prima volta distrutta da quel gesto.

Bene e ora mi cimento nella lettura dell'ultimo capitolo... non so davvero cosa aspettarmi e sono molto curiosa!
Ylpeys.

Recensore Master
19/12/17, ore 00:55

Mamma mia, la mia vita è troppo frenetica ultimamente XD sono riuscita solo ora a finire il secondo capitolo (appena avrò un attimo leggerò anche il terzo).
Dunque, sono quasi morta durante la conversazione fra Sasuke e Naruto XD soprattutto sulla questione del toccarlo! Da una parte mi sono venuti i brividi! Cioè, Naruto è pur sempre una stupidità artificiale ç_ç bellissimo anche il momento in cui riesce a portarlo sulla terra e gli chiede come si immagina da essere umano <3 cosa mi sta facendo questa storia XD la adoro! <3 abbiamo finalmente avuto una versione ologramma di Naruto, e soprattutto si è scoperto qualcosa in più su Sasuke, ovvero Sakura ç_ç che storia triste! Però il cagnolino è sopravvissuto XD spero! Ora sono sempre più curiosa di sapere cosa succederà! Chissà se Naruto avrà davvero un corpo in carne ed ossa!
SS

Recensore Junior
18/12/17, ore 17:05

Oddio. Non ho parole. Dovrei forse riordinare i pensieri e le sensazioni, ma visto l'intensità con cui le tue parole mi sono entrate addosso, voglio regalarti questa recensione traboccante.
Ho percepito ogni singola cosa, l'ho sentita, perché anche io ho un po' timore della morte, del tempo, della perdita.
E anche io mi rivedo nella metafora della danza: e l'ho così amata. Ballare insieme, avere qualcuno con cui condividere la solitudine, condizione imprescindibile dell'essere umano.
E Naruto, Naruto è così vivo: esiste e questa esistenza sta acquisendo le sfumature più colorate, dalla luce di uno spettro più intenso a quelli più grigi e scuri. La vita è così, e Sasuke ne porta un po' addosso, come un maglione che ti calza fin troppo, smagliato, bucato, allargato, consunto...che non puoi togliere, perché è tuo, è così, e non puoi farci nulla.
E poi ho amato il contesto, le citazioni e i riferimenti. E sono così IC tutti, anche Suigetsu e Sakura.
Brava, Fra, davvero. Credo sia una delle storie più belle personalmente che io abbia letto nell'ultimo periodo.
Scusami per questa recensione un po' troppo emotiva (e sconnessa), ma volevo farti arrivare quanto tu mi abbia piacevolmente colpita.
corro a leggere l'ultima parte.
Un bacio

Recensore Master
14/12/17, ore 13:55

Ciao baby
è una delle cose più belle che io stia leggendo, nonostante ciò sento che ho una certa difficoltà nello scrivere una recensione ma allo stesso tempo
sento che non potevo e non volevo andaremene da questa pagina senza lasciare una tracca.
Capisco poco, perchè non conosco, il genere Science. La mia cultura si ferma al primo Star Treck, girato peraltro nel ventunesimo secolo, che tra l'altro l'ho rivisto da poco in tv. Quindi diciamo che da un lato sono frenata, ma dall'altro mi incuriosisce tanto leggere fiction su quest'argomento. Trovo, anzi, sono fermamente convita che non potevi dare ai due personaggi un ruolo (?) più adatto. Penso che se kishimoto non avrebbe pensato al mondo dei ninja, li avrebbe catapultati lì. Li trovo assolutamente super realistici, nel senso autentico della parola, mi spiego: li trovo realistici in quanto persone, mi sembra veramente di essere andata nel futuro e che mi sia messa a sbirciare qualcosa che non mi appartiene, come una sorta di fantasma ficcanaso, e dall'altra, sono realistici se penso ai due personaggi pensati dal mangaka, sembri quasi tu l'autore. 
La mia mente è ancora un po' scossa, se così vogliamo dire, da quello che ho appena letto e non riesce ad elaborare appieno il tutto....mi servirebbe a me Naruto adesso XD
Vabbeh comunque volevo dirti che ieri sera, sul tardi ho letto il primo e mi piaceva tantissimo. Avevo tipo lo spirito allegro e spensierato di Heidi sulle montagne, un senso di leggerezza insomma, tanto che non vedevo l'ora di andare a dormire e svegliarmi il giorno dopo per poter leggere il secondo. Ma mi rendo conto che questo mi fa provare cose completamente diverse dal primo, c'è un senso più profondo che non ha nulla a che vedere con ciò che ho provato ieri sera.
Ammetto che non mi aspettavo ( e forse in un certo senso, non volevo XD )  che in passato Sasuke avesse amato Sakura, però ammetto che è stato questo a rendere più profonda la storia e Sasuke stesso. Amo le tue parole finali, il riferimento ai piatti conservati, la nostalgia e la tristezza accompagnate dalle canzoni dei Pink Floid che '' raccontano cose che già sai ''. Ho immaginato che fosse Naruto stesso a pensarle.
Al poveretto, Sasuke ha fotto un dono decisamente troppo grande per tutti, perciò mi auguro che Naruto la viva con amabile banalità
Vabbeh concludo dicendo che non mi immagino l'uno senza l'altro, non mi immagino io, nella mia mente egoista (?), testarda e dedita al '' vissero tutti felici e contenti nei secoli '' un Naruto che vaga da solo nel tempo, così come per Sasuke. Detto ciò, sono curiosa di leggere il prossimo capitolo, dove, immagino che Naruto avrà un corpo. Mi affascina il fatto che sia Sasuke a costruirlo, anche perchè come ho detto, la mia mente non è preparata al fantascientifico, è troppo bastata sul reale per farlo, povera piccina!
Ti faccio i complimenti per come scrivi, ti abbraccio forte forte e
ti ringrazio per averci regalato questa storia che, so già che me la ricorderò e me la porterò dietro per tutta la vita.
Kai_

Recensore Veterano
13/12/17, ore 14:02

“Crisi Seldon” ß Tu mi vuoi morto, donna. Ho riso per mezz’ora mentre leggevo la Crisi Seldon trasformata in un cocktail XD. Ma passiamo alla recensione seria, che se mi metto a commentare tutti i riferimenti adorabili ad Asimov muoio qui e questa recensione diventa uno sproloquio inutile.
Non starò a ripeterti quanto mi piace la storia, né quanto sia ben scritta. L’ho fatto a sufficienza nel primo capitolo e sappi solo che non mi sta deludendo nelle aspettative. Voglio invece soffermarmi su una cosa in particolare che mi ha colpito: il ballo e il parallelismo tra Sasuke che vede Sakura ballare e si innamora e Naruto che chiede a Sasuke di ballare. E’ come se, tramite Naruto, Sasuke stia cercando di ovviare al dolore della perdita della donna amata, una sorta di macabra e tardiva elaborazione del lutto (nonché involontaria). Il bisogno di Sasuke, esposto benissimo nel crollo delle buste (dio, quel pezzo… E’ perfetto. PERFETTO. Un dettaglio sciocco, impensabile, ma lo dico sempre che il diavolo si annida in questi e che sono i momenti preziosi e belli di una storia), di affrontare quella perdita, il suo lasciarsi trascinare e il dolore che ancora lo attanaglia; il conservare i piatti, una cosa così ridicola, stupida perfino, ma così reale… Spezza il cuore, perché si percepisce tutto l’amore che Sasuke ha avuto per la donna. E la sua necessità di condividere di nuovo, di avere qualcuno con cui confrontarsi:
Poi ho smesso, ho donato i suoi abiti, i suoi oggetti, tutto, tranne delle stupide posate e degli stupidi piatti; così, come se ci fosse ancora qualcosa da condividere.
Ecco, questo è il momento clou. Sembra una cosa assurda, ma ci ho rivisto mia madre. Dopo la morte di papà, per anni, ha tenuto i suoi vestiti, le sue cose… Poi un giorno ha preso e ha svuotato l’armadio. Ha dato via tutto: i documenti al Centro Studi, i vestiti… tranne i libri. Quelli restano. Io sono riuscito a salvare un paio di pigiami, per conservare l’odore, ma se fossero stati a casa di mamma, sarebbero finiti altrove anche quelli.
C’è sempre qualcosa che resta, assieme all’ineluttabilità della morte e al suo esserci. E per Sasuke, quel qualcosa dev’essere Naruto, con cui concordo: gli ha fatto un dono terribile, quello dell’immortalità, ma gli ha fatto anche un dono grande, che è quello della memoria, della consapevolezza dell’esistere, che è l’unica cosa che spinge chiunque ad andare avanti.
E niente. Chiudo qui perché questo capitolo mi ha fatto più male di quanto pensassi nello scrivere la recensione. E’ stupendo e meraviglioso, ma ha toccato corde che raramente vado a stuzzicare e lo ha fatto anche troppo bene. 

Nuovo recensore
12/12/17, ore 07:29

Ciao! Bella ed emozionante! Quando naruto si è materializzato sotto forma di ologramma sono stata un quarto d'ora con la bocca aperta, a leggere e a provare la stessa meraviglia di entrambi. Le emozioni sono descritte benissimo, ti entrano dentro come poche storie che ho letto. Complimenti davvero! Un bacione Luna

Recensore Master
11/12/17, ore 15:31

Ciao, che bella l’immagine iniziale.
Anche questo secondo capitolo mi è piaciuto molto, altro che annoiarmi, ero intenta a lasciarmi coinvolgere al suo interno tra le conversazioni tra Naruto e Sasuke, la gioia di vedere Naruto davvero “prendere vita” e ancora una volta è stato bello vederlo sperimentarsi come ologramma.
La scoperta di Sakura è stata molto dolorosa e inaspettata, la sofferenza del moro mi ha colpito in pieno e ovviamente invece per Naruto non è stato facile comprendere i comportamenti del moro completamente contrastanti tra loro.
Sì, Sasuke con quei piatti e con quei bicchieri ci spera ancora e spero anche io che prima o poi Naruto possa prendere anche una forma fisica “materiale” per poter vivere pienamente accanto al moro, potendolo toccare, sentire, fargli provare e provare lui stesso emozioni.
Ti segnalo gli errori trovati nel testo: “dovevano aver plasmato in meglio carattere dell’I.A., rendendolo così ottimista ed entusiasta.”, “sei in grado anche percepire visivamente quello che”, “Probabilmente,rifletté Sasuke, Naruto avrebbe avuto la stessa espressione”.
Al prossimo capitolo, kiss