Ehi, ciao!
Sono qui perché anche io, come te, ho partecipato al contest di Soul e avevo già deciso di passare a leggere le altre storie partecipanti. Finalmente ce la sto facendo, anche se so di essere arrivata un po' tardi. Mi spiace, ma ora sono qui e sono contenta di esserci riuscita.
Oddio, la tua storia è stata incredibilmente bella! Non riuscivo a staccare gli occhi dalle parole, non riuscivo a fermarmi, complice il tuo stile molto bello e scorrevole, e complice la compagnia della canzone che hai usato per questa song-fic.
L'ho amata e te ne sono grata, perché mi hai permesso di conoscere un brano e una band che non conoscevo. Mi piace proprio questa canzone, accidenti! E trovo stia molto bene con la follia che permea un po' tutto il racconto.
Complimenti, veramente, sono rimasta stregata dal tuo racconto e dalla musica che l'ha accompagnato.
Hai fatto irruzione in un mondo come quello della psichiatria che, secondo me, non sempre trova delle spiegazioni. Qui non si riesce a scorgere cosa abbia portato questa carcassa d'uomo a comportarsi così, a diventare così. Non si sa da cosa sia affetto, non si sa quando comincino le sue allucinazioni o quando ci si ritrova nella realtà.
E la cosa non è importante, perché tu hai voluto dare un quadro di come si sente lui, anche se in certi momenti hai anche dato un quadro oggettivo della situazione. Questo è stato possibile grazie al fatto che la storia è stata scritta in terza persona, e questo non ha fatto che renderla ancora migliore e in grado di raggiungere il lettore nella sua interezza.
Una lettura inquietante, piacevole, fantastica, toccante.
Devo farti ancora tanti complimenti, mi ha fatto molto piacere leggerti e scoprire non solo un nuovo autore, ma anche nuova musica. Devo ammettere che è anche questo il motivo per cui ho voluto leggere queste song-fic: ero sì curiosa di scovare nuovi scrittori, ma anche nuova musica per sfamare la mia continua voglia di conoscerne sempre di più.
Quindi grazie per ciò che mi hai trasmesso con questo tuo racconto!
Spero ci sentiremo in futuro, in ogni caso ancora tanti complimenti! Alla prossima :)

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DECIMO CLASSIFICATO (PARI MERITO)

"I'll sleep when I am dead" di Capovolgendomi


Grammatica e stile: 9/10

Ciao, e grazie ancora per aver partecipato al mio contest ^^
Cominciamo subito con un punteggio molto alto: infatti non ho trovato grossi problemi né grammatica né stilistici.
Anzi, mi piace molto come scrivi: hai una grande padronanza del linguaggio e riesci a destreggiarti bene in tutti gli aspetti della storia; la narrazione è scorrevole, mai noiosa e molto coinvolgente, davvero complimenti!
Tuttavia ho dovuto toglierti un punto per due motivi.
Il primo è che notato diversi errori di battitura (li ho segnati da una parte, se vuoi posso passarteli poi in privato o aggiungerli a questa valutazione quando la inserirò come recensione) che hanno rallentato un po' la lettura. Se ce ne fosse stato solo uno o magari un paio non ci avrei dato tanto peso, ma purtroppo si sono sentiti un po' :/
L'altra cosa riguarda invece la struttura delle frasi e la punteggiatura. Penso che tu sappia gestire abbastanza bene questi due aspetti, però ho notato alcuni periodi lunghi in cui mi è capitato di inciampare; erano intervallati soltanto da virgole ed erano un po' dispersivi. Il mio consiglio in questo caso è di dividere i concetti in modo che risultino più chiari, utilizzando all'interno della frase segni di punteggiatura come due punto o punto e virgola ^^
La punteggiatura è una delle peggiori nemiche degli scrittori XD io ancora ci combatto e cerco di migliorarmi sotto questo punto di vista, perché non è così scontato come sembra.
Però ti voglio comunque fare i miei complimenti: il tuo è indubbiamente un buon testo!


Trama e personaggi: 9,5/10

Punteggio sempre molto alto in questa categoria, e ora ti spiego subito il perché!
Innanzitutto ti devo dire che ho adorato il tuo modo di caratterizzare il personaggio: si narra infatti di un pover'uomo che, a causa di una malattia degenerativa non meglio specificata, è in preda al delirio, alla follia e alla confusione più totale. Sei riuscito a rendere perfettamente questo aspetto con tanti piccoli dettagli: il ridondare ossessivo dell'episodio della porta - e quindi delle unghie che si spezzano -, l'allucinazione, le frasi quasi insensate da cui si evince una visione distorta della realtà.
E anche il rifiuto delle medicine fa parte, in qualche modo, della caratterizzazione del personaggio.
La trama è un enorme flusso di pensieri, dal quale si può carpire una storia; una storia di malattia, sofferenza, agonia. Distruzione.
Ti ho sottratto mezzo punto perché alcuni punti della vicenda di questo personaggio non sono molto chiari, avrei voluto saperne di più. Non ti penalizzo tanto perché questo tuo stile "confuso" è volto alla buona riuscita della storia e alla sua credibilità ^^


Originalità: 6,5/10

Qui purtroppo ti ho dovuto penalizzare parecchio, e mi dispiace.
Il tema della malattia è stato affrontato parecchie volte in letteratura: è un argomento sempre attuale, da cui scaturiscono racconti e romanzi molto toccanti e drammatici. Proprio per questa sua popolarità, non l'ho trovato molto orignale.
Ho trovato invece abbastanza innovativo il tuo modo di raccontarlo: il tuo "malato" non è la classica persona lucida, che riflette sulla sua vita, su ciò che sta passando e su ciò che lo aspetta; tu hai voluto dar luce alla follia, raccontandola proprio dall'interno, dal punto di vista di chi la vive.
Per questo, nonostante tutto, il voto è sufficiente (questo in termini scolastici XD


Song-fic: 4,5/5

Il testo della canzone che hai deciso di utilizzare è assolutamente perfetto per questa storia: ci hai intessuto una storia tutta tua, interpretandolo in maniera tutta tua. Hai fatto un ottimo lavoro a parer mio ^^
Anche la melodia secondo me ci sta abbastanza bene: trasmette una certa disperazione - la giusta disperazione, direi.
C'è solo una piccola incongruenza che ho notato, poi magari è solo una cosa mia.
Mentre il testo è scritto in maniera volutamente confusa e caotica, la canzone ha un andamento e un'impronta molto limpidi e chiari, ben definiti. Diciamo che il brano non mi ha trasmesso quell'illogicità che invece trasuda dal tuo racconto.
Spero di essermi spiegata bene; se hai qualche dubbio, chiedi pure ;)


Gradimento personale: 5/5

La storia mi è piaciuta un sacco, davvero davvero tanto!
Essendo io una grande "fan" delle tematiche delicate, del genere Nonsense e dei deliri in generale, non potevo che rimanere ammaliata da uno scritto che racchiude tutte queste cose.
Oltre che aver divorato il testo, tanto era fluido e ben scritto, ho notato e apprezzato le descrizioni accurate ma mai troppo eccessive, i barlumi di lucidità in mezzo al resto... sì, mi ha proprio colpito; non potevo che darti il massimo dei voti qui *-*


TOTALE: 34,5/40
(Recensione modificata il 27/01/2018 - 07:01 pm)

Ma ciao!^^
Sono Yonoi, anch'io partecipo al contest dedicato alle song-fic. La tua è particolarmente triste, perchè racconta i pensieri frammentari di un uomo ormai privo di identità e di equilibrio psichico, probabilmente affetto da qualche forma grave di schizofrenia, incapace ormai di distinguere tra realtà e allucinazione. In quel mondo disintegrato di cui vorrebbe essere il padrone, si muovono proiezioni dell'inconscio, immagini surreali create dalla sua psiche come Dio e un misterioso personaggio con le corna: mi pare di capire tuttavia che entrambi i ruoli siano impersonati, nella realtà dei fatti, da figure della cura, probabilmente medici con diverse specialità, oppure un infermiere e un medico, che entrano nella stanza dell'ammalato (verosimilmente sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio) senza apportare nessun sollievo, ed anzi peggiorando la situazione del protagonista, già di per sè assai precaria; queste figure, di fatto rivestite agli occhi del paziente di autorità e di una sorta di onnipotenza in quanto detentori del sapere medico e del potere della cura - e innanzitutto del potere di decidere cosa è normale e cosa non lo è - da un lato cercano di sbrigare il proprio mestiere, interrogando il paziente per capire quanto è grave il suo stato di dissociazione, dall'altro non sembrano dimostrare alcun reale interesse nei suoi confronti. Al contrario, sembra addirittura che vogliano divertirsi sadicamente alle sue spalle, spingendolo a sbattere la testa contro il muro per dormire meglio o per riscaldarsi. Tanto poi ci sono le medicine, utili per ingabbiare anche quell'ultimo barlume rimasto del senso di realtà...
Non so se la mia interpretazione ha colto nel segno, essendo il tuo testo bello ma non sempre di univoca interpretazione: ti consiglierei, qualora tu intendessi magari riprendere questo argomento e ampliarlo in futuro, di delineare con maggior certezza e in modo inequivoco le diverse figure, fermo restando che si tratta di un compito difficile, perchè occorre mantenere al tempo stesso l'ambiguità di fondo che deriva dal punto di vista del protagonista, che vive un universo estremamente frammentario e privo di punti di riferimento. Innanzi tutto, per ora, ti faccio un grande in bocca al lupo per questo contest.. poi, se vuoi, ti invito a metterti ulteriormente alla prova con un nuovo contest uscito fresco fresco in questi giorni: vai a vedere Asylum, dedicato proprio al tema della malattia mentale in tutte le sue poissibili sfumature ed implicazioni. A presto!^^
(Recensione modificata il 26/12/2017 - 06:15 pm)

Ciao, sono Rowan, partecipiamo allo stesso contest ^^ Questa fic, devo dire, se non avessi letto l'intro mi avrebbe lasciato nel dubbio: le corna appartengono a una creatura soprannaturale, un demone che tormenta il protagonista? Oppure è lui stesso che ha una personalità scoppiata, e che vede la malattia che lo consuma in quella forma? Propendo per la seconda ipotesi: una psicosi ossessiva, con allucinazioni e probabili manie di persecuzione, una vita ormai al capolinea, con nessuna possibilità di recuperare la salute mentale e sulla quale, forse, sarebbe più misericordioso smettere di inferire con degli psicofarmaci che non fanno effetto. Complimenti e in bocca al lupo per il contest, Rowan.

Ciao^^
chi è quest'uomo, un etilista con le conseguenze della cirrosi (varici edofagee) o uno psicotico? Non si sa. Quello che si coglie molto bene è la sofferenza di questo individuo, il suo aggrapaprsi a particolari inutili tipico della psicosi (emblematica la disamina sulle unghie), o se vogliamo tipico di chi ha perso ogni altro punto di riferimento. Un uomo solo, che cerca Dio, ma si ritrova ad arrancare sul pavimento, imbrattato del proprio vomito. Una visione dura, che colpisce e contrasta con quella della luna e della pioggia, due fenomeni freddi e distanti, che scandiscono il tempo della tua storia con una sorta di altera indifferenza.
Beh, che altro posso dirti? In bocca al lupo per il contest!^^

Ciao, sono Evelyn e anch'io partecipo al contest. Mi sono presa l'impegno di leggere anche le altre storie concorrenti, ed eccomi qua!
Secondo me ti sminuisci troppo. Io personalmente trovo la tua storia ben scritta e ben articolata (ho visto solo un paio di refusi nel testo ma nulla di che). Hai interpretato alla perfezione la visione confusa della pazzia nella testa dell'uomo e credo di capire che l'ultima frase sia rivolta all'uomo dal demonio, visto che si liscia le corna?
Secondo me hai fatto veramente un buon lavoro, coerente con la canzone che hai scelto.
Buona fortuna per il contest!
Evelyn

Buongiorno.
Salve, sono un altro partecipante al contest, e niente, mi sono imbattuto nel tuo racconto e mi è parso giusto fermarmi a darci un'occhiata :)
Puramente introspettivo. Niente giri di parole, sei andato sempre al punto, e nonostante l'argomento affrontato sei sempre stato piuttosto delicato, almeno secondo me, nelle descrizioni e nello sviluppo della trama.
Bene, un lavoro non male, davvero!
Buon proseguimento di giornata :)