Quest’ultimo capitolo si divide in due metà distanti nel tempo, come una sorta di inizio e di fine che chiudono metaforicamente un cerchio.
Il giorno in cui la perdita del figlio ha scatenato una cupa ossessione nella mente del Dottor Gero, scienziato geniale che userà qualsiasi mezzo pur di ottenere vendetta focalizzando il suo dolore su un unico obiettivo, viene appena suggerito da un saluto inquieto nel bel mezzo dell’assalto al quartier generale della Red Ribbon e si riallaccia perfettamente alla scena iniziale del primo capitolo, aggiungendo dettagli significativi.
Son Goku è l’obbiettivo primario del vecchio scienziato. È un’ossessione che viene trasmessa come un virus nella mente dei due cyborg 17 e 18, programmati a dovere per avere nient’altro che una missione, quella di vendicarsi per conto del loro creatore. Lazuli, che si risveglia nel suo bozzolo come Cyborg Numero 18, non ha nient’altro nella mente: uccidere Son Goku. Non si ricorda nient’altro; né chi sia, né il suo nome e nemmeno il suo stesso aspetto, che si sforza di riconoscere nel riflesso del vetro. Suo fratello, però, le è immediatamente familiare e le serve meno di un secondo per ricordarsi di lui… e per trovare quasi immediatamente una sorta di conforto, quello che lei legge nell’espressione dell’altro come un momento di lucidità, come se fosse appena tornato a vivere una vita perduta.
La storia finisce quindi ribadendo con forza il legame speciale tra i due gemelli, che a chi segue oggi Dragon Ball Super suonerà senz’altro come una nota positiva che quasi strappa un sorriso, nonostante tutto.
Ci hai fornito un punto di vista interessante, quello del dottore, che ha dato alla storia un tocco di originalità e al personaggio una profondità inedita; senza mettere in ombra la forza emotiva della storia personale dei due gemelli Lapis e Lazuli, che sei riuscita a mantenere protagonisti e a cui sei riuscita a dare un background speciale e credibilissimo. Tre personaggi (quattro, contando C16) che hanno in comune occhi di un azzurro glaciale; un’immagine che fa da filo conduttore per tutta la storia suggerendo tuttavia implicitamente varie e diverse sfumature di quell’azzurro.
Grazie per questa storia. Spero di leggere presto qualcosa di nuovo ^^
Baci, lilac. |
