Recensioni per
Tutte le tue bugie
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/02/18, ore 00:23

Regalità e speranza. Queste le vere protagoniste dell' ultimo capitolo.
La regalità è propria di Loki e traspare nei suoi propositi comunque cavallereschi e negli intenti di perseguire i suoi scopi in modo degno di un Principe di sangue, onorevole, astuto, sanguigno e non basato sull' ombra poderosa del fratello di fatto.
È regale Thor, che guida un popolo giovane, di guerrieri spavaldi, guasconi, sprezzanti di ogni pericolo, che rispecchiano il carattere impetuoso del loro re, ma quest'ultimo sa dominarsi e sa costringere il proprio orgoglio per il bene di quel popolo che guerriero non sia. Anche se, a dirla tutta, dimostra tutta la sua caratura di fratello nel momento in cui offre sostegno a quella pecora nera così geniale e contorta.
Il vero Re, però, Machiavellicamente, è il vetusto Vanir, per nulla domo, giammai vergognoso di togliersi la soddisfazione di trattare gli Asi come subordinati e vassalli. Il vero capo é lui, che spera davvero dell'Unione di sangue tra il miglior virgulto di Vanheim e la genialità Ase.
Speranza di unione, di amore, di salvezza, di libertà, di felicità forse, di cambiamento, di rinascita questo è lo spirito di questa storia tutta. Un messaggio positivo, profondamente moderno di compromesso ed amalgama tra passato e futuro.
Grazie per queste righe. Non sto nella pelle per l'attesa di leggere ancora di questo mondo bello e sfaccettato che hai creato. Bravissima!

Nuovo recensore
15/02/18, ore 22:04

Ed eccoci già arrivati alla conclusione di questa bellissima storia... Piangoooo noo è finita?? (forse) Ti prego devi fare un seguito!! Anche se questa storia non poteva avere un finale migliore di questo! Davvero complimenti!

Recensore Junior
11/02/18, ore 15:40

Mi si spezza il cuore! Mi sono così tanto affezionata a questa storia che mi sembra di aver perso un pezzetto di me con quel the end.
Mi ha commossa, veramente.
"La soddisfazione non è nella mia natura"
Dice Loki, e si vede quando è felice con Sigyn eppure si tormenta per l'intervento di Thor. Lo si vede sempre, in realtà, eppure questa volta forse c'è una speranza, forse quel patto che stanno costruendo segnerà per Loki l'occasione di esser felice, ovviamente a modo suo;)
Cara scrittrice grazie allora per averci fatto conoscere i tuoi Loki e Sigyn, per averli raccontati con passione e amore e per averci fatto innamorare a nostra volta.
Attendo i tuoi nuovi lavori.
Con stima e affetto
Avareil

Recensore Master
11/02/18, ore 12:36

"Ah, ll’ammore che fa fá!…
Ma ll’ammore è na bannèra,
na bannèra ch’è liggera,
cagna ‘o viento e ‘a fa vutá…"
Questo testo di Ernesto Murolo, già poeta partenopeo nel 1911, rende appieno ciò che penso di Loki e del sentimento che cova nel suo petto e nella sua mente. Egli è bandiera spavalda di se stesso, fiero gonfalone della sua fama guerresca , vessillo del suo orgoglioso spirito di stratega che crea e disfa la potenza di regni col solo potere del suo sorriso beffardo: ricchezza a chi egli arride, disgrazia per chi subisca quella sua ironia. Ma, est noto omnibus, una bandiera è mobile, così Loki "muta d'accento e di pensier" suo malgrado e nonostante il suo proprio volere. E' bellissimo leggere dei suoi tormenti, del suo cedere dinanzi alla forza dei sentimenti che, procellosi, si abbattono su di lui. Pensieri che hanno l'unico fulcro nella sorte di una dolce fanciulla, strumento da usare che diventa, invece, bene da proteggere.
E cosa dire della grazia con cui hai narrato della libertà di scelta, coerente e granitica, di una bambina che diventa Donna in nome dell'Amore? Sigyn è davvero il contrappasso di Loki, uguale nella forza indomita e nella fierezza, ma dolce nella propria scelta che nessuno danneggia se non lei stessa.
Hai avuto un dono, in queste righe: una dolcezza, una levità elegante, una soavità premurosa che commuove e rende poetiche le tue immagini. Vorrei davvero leggere ancora di questo Loki e di questa Sigyn e scoprire le vicende che non hanno trovato spazio in questa narrazione. Adoro i prologhi, le storie parallele, gli epiloghi. Fammi questo dono, ti prego!
Adoro le tue storie e come sai incantare il Lettore.
In questo mondo difficile, è ballo sapere che ci sono luoghi dell'anima dove tu sai traghettare chi ti ascolti.
Bravissima!

Recensore Junior
04/02/18, ore 02:36

Ehiiii, scusa il pauroso ritardo :(
Sai da quanto tempo desideravo leggere il capitolo?! Giorni! E non ho potuto per colpa dello studio, quindi perdonami.
Allora, che dire? Ogni volta mi immedesimo a tal punto da non riuscire a sganciarmi dalla storia e dalla sua drammaticità.
Che sigyn ragazzi! Che coraggio, che capacità di scegliere e sostenere le proprie scelte: è veramente perfetta, la metà opposta ma perfetta per quel disonesto ed adorabile Asi.
Da noi esiste un detto: chi va per fregare, resta fregato.
Loki ne è l'emblema: sedotto dal suo stesso piano, fregato da risvolti che lui, il freddo e glaciale, non aveva nemmeno lontanamente considerato.

Sempre qui, dunque, a spolparmi le tue parole, resto basita dalla tua bravura.
Solo un dubbio, una speranza piuttosto, incendia il cuore:
Quel "no. Non ti amo. Non voglio il regno. Non così", non sarà forse che qualche negazione è li per un raddoppio che rende assertiva la frase ( no non ti amo= ti amo)?
Ehi, una ci spera. Eheheh
Un bacio!

Recensore Master
29/01/18, ore 15:17

Ta daaaaaaan!
Rieccoci a tu per tu, dinanzi a questo capitolo densissimo di vicende, pensieri, riflessioni ed ambite mete.
Voglio spendere due parole sulla tua capacità di aver tessuto un arazzo mirabile che, come seta di Leuciana fattura, disegna volti e scene, eccezionali per colori e sfumature, ricchezza di particolari introspettivi, in un caleidoscopio di parole che hanno potente valore e significato immaginifico. I tuoi personaggi respirano nelle tue righe, camminano e parlano, stupiscono il lettore, irritano il suo immaginario, appassionano alle loro vicende, scatenando simpatie ed antipatie a pelle. Solo chi è vivo può suscitare cotante emozioni, solo chi ha la forza di essere davvero Personaggio e non clichè, può dirsi, pirandellianamente, frutto autonomo di ingegno letterario che lascia il nido della mente autoriale per gettarsi nella folla dei Leggenti.
E, poi, parliamo d'amore.
Quello che al cor gentil ratto s'apprende. Quello che è mendico, ladro ed ha gli occhi verdi quando diventi mostro di gelosia. Quello che Freud chiamava puro gesto di enorme egoismo. E qui, in queste tue righe, vi è tutto l'amore che l'essere umano conosce: desiderio di libertà che, liberamente, diviene desiderio di legame; istinto di predare che viene depredato dell'intento perchè la preda si è mutata in cacciatore; basso istinto che muta in alto sentimento senza rendersene conto; autodeterminazione consapevole che diviene condanna autoinflitta.
Hai scritto un'opera bellissima. Sono felice che non sia rimasta in un cassetto.

Recensore Junior
24/01/18, ore 03:19

Spietata scrittrice! Interrompere sul più bello del discorso! Com'è bello leggere i tuoi capitoli! Dai, si va avanti e sarò onesta, questo ritmo mi rilassa e rende la lettura densa di sapori da gustare lentamente. È uno scoprire piano piano e a poco a poco sfaccettature sempre nuove e diverse e io non posso stare zitta: amo come scrivi. E se queste sciocche parole ti motivano allora è con affetto che recensisco! Sì felice: scrivi amabilmente e Loki è maledettamente lui, vero e tangibile. Il migliore di tutti quelli letti fino ad ora. E Sigyn è perfetta per lui.
Grazie
A presto!

Recensore Junior
16/01/18, ore 17:54

È sempre un piacere poter leggere i tuoi capitoli e mi si rallegra il cuore nel sapere che non è ancora la fine! Grazie per la compagnia, è bellissimo leggere di questi due, di questi intrecci, di questi salti temporali tra il prima e l'adesso. Attendo con impazienza il prossimo capitolo: sei una grande, complimenti.
Con affetto

Recensore Master
16/01/18, ore 15:15

Male, anzi, malissimo!
Ancora una volta, interrompi la narrazione nel bel mezzo di una azione. Cosa farà, ora, il prode Loki? Sputera' verso l'infinito ed oltre? E Sigyn lo ammirera' per la tecnica dello "sputo del pentapalmo vanesio?
Ma la curiosità spaccio' il felide ed io intendo vivere almeno quanto Odino buonanima.
Quest'oggi, affronteremo due personaggi immateriali, senza i quali, la storia non si reggerebbe: Asgard e Vanheim. Due rappresentazioni di culture contrapposte, due retaggi, due filtri per affrontare ed interpretare la vita ed un regno. No, non sono Sparta ed Atene. Nemmeno Roma e Cartagine. Mutatis mutandis, li paragonerei a Camelot e Gerusalemme.
Asgard ha l'aura mitica di Camelot, il locus dello spirito arturiano di libertà e di guerresca giustizia ed indomito coraggio. Certo, Asgard è egida di uno spirito selvaggio ed arrogante, è vero, ma sfrontato e fiero, libero dai lacci e lacciuoli di sofistiche sottigliezze. È il luogo in cui si possa decidere di perseguire la propria natura, armando o meno il proprio braccio o amando o meno donne od uomini senza moralismi soverchi. Gente dura, gli asgardiani, ma diretta e con un re, oggi, molto meno Machiavellico di Odino, vero anche questo, ma forse migliore perché più leale.
Perché Vanheim dovrebbe essere una Gerusalemme al tempo delle crociate? È presto detto: è un simbolo anch'essa, ma privo di dinamismo vitale. Incapace di autodeterminazione, si serve di alleati preziosi, calando ogni trama sotto il velo della tradizione. È vecchia, questa città, tim gigante coi piedi di argilla. Opprime, fiacca, condanna, brama espiazione. Ed, alla fine, invoca la Tigre per tenere a bada i predoni. Ma dopo, una volta sconfitti i nemici contingenti, chi scaccera' la Tigre?
Mi piace molto la tua disamina critica di queste due diverse prospettive. Trovo che sia interessante lo spaccato sociale che ne emerga: fanno di questa storia una sorta di breve romanzo di costume, se non "storico".
Chi non vi sappia leggere richiami ad epoche recenti e costumi degni di biasimo, beh, allora è decisamente ingenuo!
(Recensione modificata il 16/01/2018 - 03:22 pm)

Recensore Junior
07/01/18, ore 06:48

Che dire, non trovavo una perla così da tempi immemorabili nè qui nè altrove. Ma non conoscendoti ed essendo giunta fin qui una domanda mi sorge spontanea.
Ma è finita? :-OOOOO
Cioè così? Bon... braccio spezzato o braccio integro che sia... mi restaranno dei dubbi atroci!
Comunque bellissimo scritto su tutti i piani, manca una conclusione ma vabè o arriverà o sei una molto sadica!
Sil

Recensore Master
06/01/18, ore 23:34

È la ciabatta busso' alle porte di Shilyss...
"Fammi entrare!" Lei rispose di no!
Canzonette di Bertè a parte, meriti un lancio di piumata comunque: hai interrotto il capitolo facendomi morire di curiosità, come il celeberrimo felino. Vuoi che muoro??? Ma tant'è. E siamo seri.
In questo commento, parlerò di Theoric, il rampollo dell' antica famiglia annoverata tra i notabili di Vanheim.
Hai tratteggiato splendidamente la figura del classico vicino di casa, apparentemente calmo, buono, innocuo, "che salutava sempre" e che, poi, sotto sotto, è il più pericoloso borghesuccio benpensante, ottuso, gretto, vendicativo e pettegolo come una comare.
È un esempio di tutto ciò che un vero uomo non deve essere: ipocrita e di prepotente vigliaccheria. Non si attiene al rifiuto della donna, ma la scavalca, la obbliga, travestendosi da personcina perbene, infischiandosene dei suoi sentimenti e denunciandola.
È il prototipo dell' assassino della porta accanto. Mi piace come lo hai descritto perché sono riuscita a figurarmelo dinanzi ed a schifarlo! In modo genuino!
Questo capitolo è denso di azione, ma ci sono delle descrizioni così fiamminghe, così pregne di chiaroscuri da far emergere i tuoi personaggi come illuminati da una luce nuova. È la prospettiva che tu vuoi dare al lettore, guidandolo con una scia di parole preziose, perle descrittive che segnano la via, come gli occhi di Loki, la grazia con cui incassa le parole di Nijord, le considerazioni sanguigne di Thor, i pensieri di Sigyn.
Ti anticipo che il poker di personaggi che mi appassionano li commentero' alla fine, perché bramo conoscerne le conclusive decisioni, per tratteggiare tutte le considerazioni che mi scatenano.
Ti ringrazio davvero di avermi citata.
Sei davvero una scrittrice originale e ricca di idee. Grazie di aver condiviso le tue righe: il tuo stile è maturo e piacevolmente complesso. È bello assaporare ogni parola che tu scegli con cura direi musicale.
Brava. Brava. Brava.

Recensore Junior
01/01/18, ore 23:49
Cap. 1:

E facciamola una statua a questa brillante Emi. Se non fosse stato per lei,le tue parole sarebbero confinate in un pc ingiustamente. Scrivi in maniera vivida, equilibrata, perfettamente calibrata sui personaggi.
Complimenti, non smettere di scrivere, ti metto tra le preferite così, già dal primo capitolo ;)
(Recensione modificata il 02/01/2018 - 10:35 pm)

Recensore Master
29/12/17, ore 06:53

Cara Autrice, sono contemporaneamente felice che vi sia un altro capitolo ed adiratissima perché, come gli autori di Beautiful insegnano, lo spettatore va crudelmente attirato, stuzzicandone la curiosità. Oggi, voglio parlare di Loki. Mi ha colpita molto la visione di lui come di un potentissimo finto vassallo, un guerriero che presta auxilium et consilium senza un briciolo di quella fides su cui si basava il rapporto gerarchico col proprio sovrano. Anzi! Tutti confidano in lui, hanno cioè fede nelle sue capacità risolutorie, ma nessuno si fida di lui. Bella questa immagine ossimorica di "confidente infido", di di custode di fede, ma senza beneficiare di fiducia. Ma, in realtà, Loki cosa pensa davvero? Ed, in questa storia di seduzione, chi è davvero la vittima? Ci sono, in questo capitolo più degli altri, delle perle poetiche come l'aver definito il Principe Nero una "frattura ambulante", che rende benissimo le lacerazioni profonde di un animo tormentato. Attendo il prossimo capitolo per tratteggiare la figura di Sigyn è per riflettere ancora dell'animo dello straniero di Asgard.

Recensore Master
28/12/17, ore 03:03

E la ciabattina piumata volò, disegnando un grazioso arco nell'aere...
Adesso esigo sapere cosa avrà mai fatto Sigyn davvero, per convincere Loki che ella lo sposerà comunque!
Ma lasciamo i due piccioncini all' imponderabile e parliamo di loro, i Brenda e Brendon della storia, il Fantastico Duo col sottanone, il Mignolo ed il Prof made in Vanheim: Freya e Freyr.
Li detesto, posso dirlo con franchezza? Sono due figure di cortigiani imbevuti di egoismo, due traffichini, due sordidi individui senza alcuna morale: all'apparenza bigotti e timorati, ma marci dentro(che siano ammerecani?).
Freya macchina le sue considerazioni manco se Loki fosse il Varenne da tenere assolutamente in scuderia, trattando Sigyn come se fosse una insulsa pupattola. Ho idea che lei avrebbe ceduto volentieri una porzione del suo letto al principe straniero, per ottenerne i favori. Mi sembra, inoltre, che avrebbe saputo dar più di un consiglio alla ingenua Sigyn, per tenersi un tipo sveglio come l'ase.
Che dire del Lapo Lapo della situazione? Del Marrazzo in salsa Vanir? Che piacere che ho avuto nel vederlo sguazzare nel fango come un suino ( peraltro bestia onestissima)! Questi due fratelli dimostrano ampiamente come una svecchiata della stirpe sia necessaria, come questo regno necessiti di verità e non di pietosi veli con cui nascondere vizi e problemi. Freya è un'ipocrita e Freyr un vizioso ludopatico ubriacone e vigliacco!
Sono in attesa di capire se il vecchio Scrooge Njiord sarà in grado di accogliere lo spirito dei natali futuri ed abdicare a favore della piccola Sigyn.
Il racconto è sempre più avvincente, la trama si infittisce volando sulle similitudini e le descrizioni accurate di gesti e parole. Bramo la fine della storia!
E bada...Ho ancora l'altra ciabatta!

Recensore Master
23/12/17, ore 01:14
Cap. 1:

Che magnifico incipit!
Un intrigo di Palazzo, voci che si susseguono ruscellando di bocca in bocca, trame oscure, un bimbo in arrivo!
Gli ingredienti di una storia avvincente ci sono tutti e tu, come sapiente alchimista, dosi le parole per accrescere la curiosità del lettore, riuscendo nel tuo intento di ghermirlo nelle tue reti.
Il racconto è fluido, le immagini vivide, il lessico articolato e ricco. Un ottimo esempio di prosa moderna che non disdegna lo sguardo alla rigidità di un contegno antico, tipico delle corti.
Sei generosa a donare in così bel frutto della tua fantasia.

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