Ecco il tutto: ho iniziato questa recensione almeno tre volte da ieri, da ieri volevo scriverti ma poi sono uscita, ho avuto mal di testa, ho mangiato, ho cag... cioè, c'era sempre qualcosa, quindi ecco tutto, sai se in questa recensione ti sembrerà veloce e stressata xD
No seriamente, questo capitolo mi è piaciuto molto, i "magheggi" dei tre continuano, ma come al solito è Corinna quella davvero a colpirmi.
"Dio, se ero incazzata con Llyra! Quello che stava succedendo alle concubine, ad Alasu e a suo padre, era interamente colpa sua. Gli altri non potevano difendersi contro di lei, e quella se ne approfittava. Ma non era invincibile. Questa gente poteva essere nata e cresciuta con il chiodo fisso che l’autorità imperiale fosse la cosa più sacra del mondo, che non avrebbero potuto nemmeno pensare di opporsi a uno dei sovrani senza che la collera divina si abbattesse su di loro, ma io arrivavo da un altro mondo. Io ne sapevo di più..."
A parte che tutto il pensiero, che mette in luce lo scontro tra una mentalità moderna e quelle antiche, l'ho molto apprezzato, ammiro davvero la sua animosità, la sua collera verso Llyra, come stia prendendo tutto a cuore, anche se prevedo guai grossi in vista.
Ma sono contenta di avere finalmente una protagonista con i controcoglioni.
Tutte le sfumature, psicologiche e politiche della storia, continuano perfettamente.
A presto, un bacio,
Karen. |