Questa recensione partecipa all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del Giardino di Efp
Eccomi :)
Premetto che le storie d'amore non sono proprio il mio genere preferito e che tendenzialmente sono molto critica. Però in questo primo capitolo c'è poco della storia d'amore, quindi per me è stato più semplice da affrontare ahahah Ok, in realtà è stato l'elemento del videogioco ad attirarmi, perché l'idea di inserire una realtà alternativa (o virtuale, come diavolo si dice ahah) mi sembra molto interessante.
Tuttavia, ci sono diversi appunti che devo farti. Innanzitutto a livello grafico. I trattini non vanno attaccati alle parole del discorso diretto (non sono virgolette!); hai scritto un "È" con la maiuscola e l'apostrofo (ehm... no, non si scrive così, dovresti risistemare) e fai molta attenzione con gli spazi e la punteggiatura: dopo i punti interrogativi ed esclamativi ci va lo spazio, così come dopo i puntini di sospensione (a proposito, a un certo punto ne hai messi solo due!).
Trattandosi di un testo molto breve, secondo me avesti potuto approfondire molti spunti. Intanto credo che una menzione al fatto se lei e questo Edward si siano mai rivolti la parola sia quasi d'obbligo: ci fai capire che ne è cotta persa, ma niente più di questo. Poi ok, sono d'accordo sul fatto che lo insegua, ma come fai lei a riconoscere l'atrezzatura che lui compra? Se la madre è contraria a quel tipo di giochi, non credo che lei abbia idea di che si tratti... oppure se ha avuto esperienze di realtà virtuali in altre occasioni (a casa di qualche amico, per esempio) andrebbe detto. Mi ha stupito che questa ragazza vada in giro con i soldi neccessari per comprare quella attrezzatura che, se immagino bene, non costa quanto un gelato, quindi mi sembra un po' improbabile... e se lei invece ha quella somma, potresti approfondire e spiegare come ne è entrata in possesso (o come mai ce l'ha in tasca - o nel portafoglio).
Fermandomi a questo capitolo, il carattere di Dafne risulta un po' nebuloso e l'accenno alla particolarità del suo nome viene soltanto nominato all'inizio, come se non sapessi da che parte far iniziare la narrazione. Sono ben pochi elementi per riuscire a empatizzare con lei e persino la morte del padre non sembra un elemento di grande rilevanza; al contrario il poco affetto tra lei e la madre è l'unica nozione che ci dai su di lei, ma credo che tu l'abbia fatto per motivi strettamente collegati alla trama: se lei si allontana per lungo tempo, non c'è nessuno ad attenderla al suo ritorno. Avrei un po' insistito sotto questo aspetto, perché immagino che lei inizi a giocare e non sappiamo quando smetterà, né quanto durerà il gioco).
Dal punto di vista dello stile, le frasi sono molto brevi, quasi dei fotogrammi e in questo sembra quasi che ti sia già proiettata nell'atmosfera da videogame.
Ho delle piccole perplessità sulla classificazione della storia: più che romantica a me sembra quasi di di avventura o fantascienza (o addirittura fantasy?), visto che si ritroverà non solo in una realtà alternativa, ma in un gioco vero e proprio, nel quale lei avrà un obiettivo da portare a termine. Quindi non credo che la storia d'amore sarà predominante (poi magari leggendo i prossimi capitoli mi accorgerò di essermi sbagliata, chissà!).
Credo di averti detto tutto. Non vorrei che la recensione ti fosse sembrata troppo critica o dura, ma credo che qualsiasi considerazione possa solo essere utile (anche per migliorare). Penso che la tua storia sia promettente e che abbia delle basi molto interessanti. Alla prossima! |