“…aveva chiuso gli occhi, riaprendoli un paio di volte…”: qui, in queste semplici parole, hai saputo racchiudere tutto quello che è John, John delle prime Stagioni, nella sua qualità principale, cioè un’umanità, senza mediazioni ipocrite, che attira Sh proprio per la disarmante semplicità di certi suoi atteggiamenti, come quell’abbandonarsi al sonno senza timore di apparire debole o poco adeguato.
Quasi tenera l'immagine dell'androide che "studia" John, anche calcolando la traiettoria del suo corpo dal bracciolo della poltrona alla seduta, per conto del Ritirato che vive nel Sussex: il detective, solo ed evidentemente deluso e spaventato dalla vita, appare davvero proiettato verso quello che sembra un nuovo interesse e cioè quel medico così particolare che non vuole evitare l’impatto diretto con la realtà, tramite un R’ent, pur avendo già ricevuto da essa sofferenze e frustrazioni.
Hai reso molto intensa quell’immagine di Sh che prova ad analizzare, ma per lui è difficile, la sensazione nuova del desiderio di stare a guardare, a modo suo s’intende, John che dorme tranquillamente, cioè prevedendone i movimenti inconsapevoli, frutto di un progressivo addormentarsi,
Per il Ritirato, l’emotività ed i riflessi del cuore sulla vita, sono sconosciuti e, quindi, non perfettamente inquadrati e catalogati dalla lucida capacità analitica della ragione. Ecco, dunque, il momento di quasi disorientamento di Sh (“… passandosi una mano sul viso per aiutarsi a pensare…”), interrotto improvvisamente dal trillo del telefono.
Anche Watson, comunque, ha un attimo in cui si sente colto alla sprovvista dall’atteggiamento, sorprendentemente confidenziale, dell’androide che si accovaccia di fronte alla poltrona in cui lui è seduto.
Percepiamo un suo disagio, o meglio, un certo imbarazzo.
Ecco, poi, l’annuncio che ci riporta indietro piacevolmente nel tempo: “The Game is on…”. Mi sento a casa.
P.S. Il fatto che questa long sarà con noi, ancora per un lungo periodo, non può farmi che piacere: più un bel viaggio è lungo, più esperienze positive può presentare e accompagnarci con il suo percorso affascinante. |