Recensioni per
H.I.A.T.U.S. collection
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/04/18, ore 18:21

Le tue balletlock mi piacciono sempre un sacco, sono dolcine.
Ho apprezzato che Sherlock abbia scoperto subito John perché sono stufa di Sherlock come è nella serie, che non vede manco quando ci sono i vetri, e poi John che dimostra che non è poi così cattivo.

Recensore Master
24/03/18, ore 14:17

Ciao, ho impiegato un tempo indecente prima di decidermi a leggere questa storia e altrettanto per recensirla, ma questa settimana è stata un po' così. Ti confesso che quando ho letto il prompt ho storto un po' il naso per la faccenda del matrimonio tra Sherlock e Irene, ma non tanto perché non mi piace l'idea che Sherlock sia sposato con qualcuno che non sia John, ma più che altro perché generalmente Irene porta un sacco di guai e ingarbuglia sempre la trama. Qui, nel caso di questa storia, ci si rende poi conto che non è affatto così. Irene c'è, in veste di moglie è vero, ma il suo ruolo si limita a questo. Pare quasi un'amica sincera per Sherlock, una confidente e Sherlock sembra trattarla come tale, di certo con rispetto e tanto che si ritrova a pensare anche alle sue finanze a un certo punto. Quindi sotto questo punto di vista la relazione tra Sherlock e Irene, c'è ma non pesa. Non in quel senso. Non ci sono strategie, gelosie o rivalità da parte di lei. A pesare è il contesto sociale e familiare, ma a questo ci arriverò dopo. Su questa cosa concludo dicendo che ho apprezzato le sfumature del loro rapporto e che hai espresso tramite diversi dettagli, mi piace che non l'hai resa una terza incomodo e non le hai dato il ruolo di cattiva.

Per quanto riguarda l'universo distopico, ecco, non posso ritenermi una grande esperta di cose del genere. Non è il mio pane quotidiano, ma ritengo molto saggia la scelta che hai fatto. Nemmeno io mi vedrei un senso nell'obbligare due come Sherlock Holmes e Irene Adler, a un matrimonio e in un presente come questo. Hai scelto di cambiare il mondo. Di collocarli in un'Inghilterra che è ancora un Impero. Dove certe cose sono mal tollerate e in cui le contraddizioni sociali si evincono da dettagli come la rete oscura che si muove in gran segreto e senza esser vista, o la reale insoddisfazione di molti cittadini di questo mondo. Che non accettano, ma tacciono. Sherlock non lo fa. E ho amato il concetto. Perché Sherlock è da sempre una voce fuori dal coro. Lui è uno che segue le proprie idee e spesso anche i propri sentimenti e lo fa infischiandosene di chi gli dice di fare il contrario. Holmes è nato anche per questo, io credo. In un mondo ottocentesco pieno di superstizioni e credenze popolari che lui distruggeva con scienza e logica, facendo sempre come gli diceva di fare la sua testa. Qui è lo stesso, pur con l'amore per John e quest'amicizia che diventa sentimento e successivamente anche un legame forte e indissolubile. Sherlock fa come crede. Fregandosene della gente. Non è come Irene, e qui salta fuori il netto contrasto con lei. Lui non accetta di avere un amante, di fare le cose in segreto. Non accontenta la famiglia con un figlio. Lui vuole che si sappia che ama John Watson e vuole essere libero anzitutto da un punto di vista intellettuale. Non è facile, però ci riesce lo stesso. Per fortuna.

Essendo un universo distopico, i personaggi presenti sono similari alla serie ma fondamentalmente in negativo o almeno è così che li ho percepiti. In un primo momento Mycroft mi aveva fatto un'altra impressione, lo ammetto. Credo sia lui al cento per cento, di certo lo è nell'apatia che mostra per qualsiasi cosa faccia o dica, lo è nel provare a tenere Sherlock al sicuro... ma inizialmente avevo storto il naso di fronte al suo non far nulla di concreto per aiutarlo. Si tira quasi indietro, il che può avere differenti interpretazioni. La prima è che, essendo un mondo distopico, Mycroft si ritrova a essere un personaggio più negativo e quindi lascia Sherlock al proprio destino. L'altra invece, e che sinceramente preferisco, è che credo che Mycroft abbia lasciato stare appunto perché sapeva che Sherlock avrebbe fatto qualcosa. Che si sarebbe salvato da solo e che avrebbe finito con l'ottenere ciò che voleva. Forse si è tenuto indietro apposta per permettergli di agire indisturbato, potrebbe essere? Preferisco quest'ultima visione delle cose, è più ottimistica.

Naturalmente poi c'è Sherrinford. Che sembra essere colui il quale tira le fila di tutto. Un personaggio negativo, e decisamente odioso. Anzi, direi viscido e che ho davvero detestato dall'inizio alla fine. Il piano di Sherlock ha funzionato, fregare Sherrinford lo si poteva fare soltanto facendogli credere di aver addomesticato il piccolo Sherlock, e infatti ci ha creduto. Al punto che non si è accorto proprio di nulla. Il piano di Sherlock ha comportato tanti sacrifici, primo fra tutti il far allontanare John da Londra, il non poterlo vedere o sentire e l'averlo lontano per un lungo anno. Il doversi fidare del loro amore e affidarlo al tempo che passa. Ma ne è valsa la pena, perché alla fine prevale la giustizia (e l'amore).

Ecco, è una storia un po' insolita questa. Mi ha ricordato, anche se vagamente, "A love song of Ice and Lava" per come l'hai costruita e per la maniera in cui hai trattato l'universo distopico infilandoci anche della critica sociale, oltre che a una storia d'amore. La struttura è da one shot, e quindi con alcuni sacrifici e scelte di trama, fatte per alleggerire il carico e la lunghezza, e credo tu abbia fatto benissimo. Mi pare una di quelle situazioni in cui una long avrebbe aiutato a cogliere meglio tante cose, ad approfondire, ma anche così la storia rimane bellissima. Oltre che davvero originale. Complimenti.
Koa

Recensore Master
20/03/18, ore 15:34

Ciao!
Vedere la storia aggiornata è stata davvero una bellissima sorpresa, è sempre un piacere leggere le varie OS.
Questa mi è piaciuta più della seconda, è molto particolare e scritta bene, l’idea di base è davvero interessante, bisogna dirlo... Mi è dispiaciuto immensamente per il povero Sherlock mentre leggevo, certo, e ho odiato a morte questo fantomatico fratello maggiore, ma nel complesso mi è davvero piaciuta.
Non sono una fan di Irene ma qui mi è piaciuta anche lei, devo dire, è stata piuttosto innoqua nella vicenda tra Sherlock e John... e ho apprezzato molto come si siano conosciuti, in un modo che ancora non mi era mai capitato di leggere.
Speravo quasi che alla fine Sherlock facesse fuori il fratellone, ma pazienza, l'importante dopotutto è che lui e John siano riusciti ad avere il lieto fine! Assestando, tra l’altro, un doloroso pugno allo stomaco alla sua famiglia, che non ha proprio guastato l’insieme.
Non vedo l’ora di leggere la prossima, intanto a presto!
Signorina Granger

Recensore Master
20/03/18, ore 15:29

Una delle prime cose che mi ha colpito in questo capitolo, è la particolare essenzialità della scrittura.
Io ho sempre ritenuto il tuo stile davvero eclettico ed in grado di adeguarsi al contenuto e, qui, ne ho l’ennesima riprova.
Infatti, secondo me, il susseguirsi di frasi scarne, bene rappresenta il tipo di contesto in cui inserisci la storia.
Inoltre la percentuale maggiore di dialogo, rispetto alla parte narrativa, rende tutto più immediato e diretto per il lettore.
Come hai fatto presente nelle Note introduttive, siamo in un Universo distopico, in cui certamente il progresso e l’avvento delle conquiste del futuro non hanno sicuramente portato armonia sociale e giustizia nel regolamentare le relazioni tra gli individui. I valori vengono disattesi, non c’è romanticismo né spazio per i sentimenti e le emozioni che potrebbero incrinare il livido equilibrio su cui si regge una simile società.
Il primo trovarsi al Bart’s di Holmes e Watson ha un altro “assetto”: Molly si sposa, John la sostituisce all’obitorio, se non ho capito male. E mi stupisce sempre la quantità delle variabili che hai ideato per quel momento, visto che sto recensendo “Hot Stuff” e mi trovo in un vortice di “primi incontri”, tutti emozionanti, diversi e dal sapore nuovo ed inatteso.
Un primo elemento, non coerente con l’atmosfera, incrina quel clima asettico:
John fa un complimento a Sh e questi sorride. Questo momento è come se aprisse una falla nel sistema caratterizzato da una triste freddezza. Al sorriso di Holmes segue il preoccuparsi di John per le sue cattive abitudini alimentari, alla premura di Watson subentra il coinvolgimento che Sh dimostra nei confronti del medico, riguardo a situazioni che possono guarirlo dalle sue frustrazioni. È una catena positiva che va, via via, a costituire un legame insolito.
“…Io e Irene siamo gay…”: ti confesso che, quando ho letto nell’introduzione che il matrimonio tra Sh ed Irene, figura, quest’ultima, che non ho mai digerito, era solo di facciata, visti i loro orientamenti sessuali, ho già avuto una gioia. Quando, poi, Sh si confida con John riguardo all’argomento, il mio cuore di johnlocker ha fatto un giro di walzer per la soddisfazione di vedere confermata la notizia.
Per me, una delle scene più coinvolgenti ed emozionanti, è quella in cui Sh si rivolge a Molly, ormai felicemente sposata, e le chiede quali siano gli indizi che rivelano quando una persona è sentimentalmente attratta da un’altra; dopo l’elenco delle situazioni che gli viene snocciolato senza esitazioni, Sh assembla tutti gli “indicatori” ed ha la rivelazione, chiara e dolcissima: lui è innamorato di John e la frase in cui lo riveli è lapidaria, essenziale così come viene “trasmessa” dalla ragione, ancora più efficace di un lungo discorso.
Ma è davvero travolgente, nel suo conciso accadimento, senza giri di parole o atteggiamenti non chiari, il momento in cui vediamo Sh entrare deciso nell’obitorio e, senza più intoppi o malintesi, dimostra a John quello che è veramente per lui. Bellissimo passaggio, questo: ancora una volta, dopo anni ed oceani di parole a riguardo, riesci ad emozionarmi con la tua capacità di rappresentare le cose, ogni volta, con uno sguardo nuovo.
Parallelamente ci presenti la realtà della camera da letto d’Irene, nessuna sorpresa, del resto anche il personaggio BBC aveva manifestato quegli orientamenti.
Una delle tue scelte più curiose, ma sicuramente ben riuscite, è l’identificazione del nome di Sherrinford non più con un luogo, bensì con una persona ben precisa e caratterizzata come il maggiore dei fratelli Holmes. Almeno a me ha provocato curiosità ed ha suscitato più di una riflessione. Probabilmente sono affetta da “dietrologia acuta”, ma quell’appellativo, prima della quarta stagione, per me non aveva alcun significato particolare: so che è stato ritrovato citato negli appunti di Conan Doyle (grazie, Google!) e che ha generato una grande quantità, nel fandom, d’interpretazioni diverse. Il fatto, poi, che fosse un luogo per le menti particolari dei Mofftiss, è stato un fatto sorprendente. Mi piace che tu, in questa ff, sia tornata all’ipotesi più “canon” e cioè a considerarlo come il nome di uno dei fratelli di Sh.
E qui, secondo me, l’hai caricato di tutto il sinistro significato che “Sherrinford”, non solo prigione ma luogo dell’impossibile, in cui succede di tutto e ci si sente al di fuori della realtà, ha assunto nella quarta stagione. Sto parlando di un’accezione negativa, evocativa di violenze, cieca autorità, infido potere sulle menti. Questo era il posto in cui stava Eurus, questo è l’Holmes, il fratello maggiore, figura assolutamente coerente con la distopia che caratterizza l’Universo in cui si svolge la tua storia. Dal mio punto di vista, e mi scuso se ci ricamo sopra, l’hai fatto assorbire tutta l’energia caratteriale del Mycroft che amiamo, che qui tu releghi al ruolo, sì di personaggio che collabora ad alti livelli con il Governo, ma soprattutto prolifico “produttore”, assieme ad Anthea, di tanti piccoli Holmes. Ruolo che Sherrinford vuole anche per Sh.
E qui, in un crescendo di tensione, con uno Sh che tu caratterizzi in maniera eccellente, sempre attingendo alla dimensione dell’IC, si arriva allo scontro epocale, alla distruzione di un impero economico dalle cui macerie, però, fuggono, finalmente liberi di vivere il loro sentimento, Sh e John.
Una storia, questa, in cui liberi, ancora una volta, la tua singolarissima capacità creativa, il tuo “saper scrivere” a proposito di contesti e di accadimenti diversi e sempre nuovi. Emerge nettamente il tuo impegno nel liberare la bellissima storia di Sh e di John da tutte quelle incrostazioni che, nella S4 o, a volte, nello stesso fandom, l’hanno appesantita e deformata. Con te si torna alla freschezza ed allo stupore delle prime due Serie, vero Eden per noi, ormai intristite johnlocker.
Grazie.

Recensore Master
19/03/18, ore 22:52

Buona sera^^
Come sempre, e non mi stancherò mai i dirlo, le tue ff sono a dir poco creative e realizzate benissimo. Anche questa terza one-shot è assolutamente apprezzabile. Ho adorato la parte -“Perché?”
Sherlock non aveva una risposta: non sapeva perché avesse preso così a cuore le sorti di John-. Credo racchiuda un po' l'essenza di BBC Sherlock. In qualsiasi universo siano ambientate queste storie Sherlock ama John, con tutto se stesso, ci mette un po' a renderse conto, ma da quando Watson è entrato a far parte della sua vita tutto è cambiato.
Non mi stanco mai di leggere ciò che scrivi. Complimenti davvero

Recensore Veterano
19/03/18, ore 21:10

Ciao
Originale il contesto, brava l'autrice.
Che altro dire? Apprezzo sempre i tuoi lavori, un pò meno lo spunto (sarà l'idea di Irene in mezzo ai piedi, che ne so)
Ma leggerti è sempre un piacere
A presto

Recensore Veterano
19/03/18, ore 16:36

Hai già scritto qualche storia distopica e anche questa mi piace. Adoro i piccoli dettagli storici che hai inserito, tipo l'Impero britannico che c'è ancora o il Regno australe, perchè fa capire che è una società diversa dove le famiglie ricche possono fare quello che vogliono.
Una volta tanto Sherlock non fa l'investigatore ma boicotta la sua famiglia per poter stare con John, l'ho trovata una scelta molto forte e mi è piaciuta.

Recensore Veterano
08/02/18, ore 18:00
Cap. 2:

Hai seguito il prompt molto fedelmente ma sei riuscita lo stesso a inserire un tocco molto originale, John che scrive fanfiction su Sherlock.
La cosa bella è che finisce nel gorgo del fandom esattamente come chiunque, prima colleziona qualche foto, poi legge e alla fine scrive!
Divertentissima la parte dell'appuntamento al buio, anche prima che entri in scena Sherlock, povero John alle prese con tre folli!

Recensore Master
08/02/18, ore 09:54
Cap. 2:

John Hamish Watson uno di noi! (Ma magari fosse così facile!). Tu hai l'innata, o magari ricercatissima e in tal caso tanto di cappello, capacità di scrivere cose sempre nuove e sorprendenti. Quando ho iniziato a leggere ho pensato "ma che diamine le è passato il mente?!", davvero non avevo mai letto nulla di simile. E come sempre la ff ti è riuscita benissimo!
(Recensione modificata il 18/06/2018 - 03:24 pm)

Recensore Master
08/02/18, ore 00:37
Cap. 2:

Mi sono ritrovata a ridere da sola più di una volta, durante la lettura di questo tuo pezzo che è veramente perfetto sotto tutti i punti di vista.
Innanzitutto la connotazione di Sh, nonostante tutti gli anni trascorsi ed i fiumi di parole usati, per meglio catturare la bellezza unica del consulting, da tanti autori, è nuova e lascia l’impressione che ho avuto la prima volta, durante ASIP, di fronte allo Sh BBC: il suo essere affascinante è subito apparso decisamente diverso e superiore a tutti i normali canoni di avvenenza maschile; qualità, questa, abbinata, in un mix micidiale per le coronarie, ad un’eleganza e ad un magnetismo innati. Da te, qui, c’è proprio questa che, per me, è stata una piacevolissima riscoperta e cioè il ritrovare Sh con la stessa sorpresa che ho provato di fronte ad un personaggio quasi magico, unico. E pensare che ero riluttante a seguire la Serie perché avevo sentito dire che si discostava dal canone di Doyle… Mi è piaciuto molto il tuo descriverlo mediante il colore dei suoi occhi, lo svolazzare del suo cappotto, il tono sensuale della sua voce. L’ho ritrovato, insomma, con la stessa energia e carica emotiva dei bei tempi.
Inoltre hai profuso a piene mani trovate impagabili, come l’ossessione di John che lo trasforma in un instancabile scrittore di ff a rating rosso, o l’esilarante sfilata di umanità varia durante la “serata evento di appuntamenti al buio”.
Ma il capolavoro l’hai realizzato quando è proprio il consulting a sedersi improvvisamente di fronte a John, la cui espressione l’ho immaginata (e condivisa) perfettamente, tanta è la tua abilità nel farci partecipi di ciò che succede “in scena”. Per non parlare del divertimento puro nel leggere quella specie di mantra cui il povero Watson si affida per non cadere nel baratro del ridicolo (“…Non pensare al…non pensare al…”).
Un’idea davvero originale e riuscita, la tua, di combinare quei due in una situazione così particolare.

Recensore Master
07/02/18, ore 19:38
Cap. 2:

Ciao :)
Sono stata davvero felice di vedere che avevi aggiornato la Raccolta, oltretutto il prompt è davvero bello e originale, il modo in cui si incontrano è sicuramente insolito e sei riuscita a tirarne fuori davvero una bella OS, quindi complimenti come sempre.
Gli speed date, John non ce lo vedo proprio in questa situazione, specie se si tratta di un evento ideato per San Valentino... e il fatto che non gli sia andata a genio nessuna delle persone che ha incontrato, prima di Sherlock certo, ne è la prova. Dopotutto ti può capitare davanti chiunque...
Il fatto che il nostro dottore, qui, si diletti nello scrivere ff mi ha divertita molto, e ovviamente bisogna capirlo... quando ci entri, uscirne è dura, specie se l’oggetto si chiama Sherlock e ha quella faccia, quegli occhi ecc.
E il suo imbarazzo quando viene smascherato è stato esilarante, poverino, quasi mi sentivo imbarazzata io per lui XD Però i risvolti sono stati positivi, direi.
Come succede spesso nelle fanfiction, John dovrà ringraziare sua sorella a vita, direi.
A presto e complimenti come sempre,
Signorina Granger

Recensore Veterano
07/02/18, ore 17:39
Cap. 2:

Ciao.
Lo so che avrei dovuto scrivere già dopo la prima parte, trovo assolutamente disdicevole leggere e non commentare, secondo me è come entrare in pasticceria, guardare tutti i pasticcini, prendere uno degli assaggini alla cassa e uscire senza acquistare nulla.
Detto questo capita anche a me, ma non se la storia è originale e scritta bene come le tue. 
WOW!
L'idea dei due boys che si ballano intorno 5 + 1 volta è dolcissima e lo speed-date! Ero in imbarazzo io per lui, povero John! 
Hai fatto davvero un buon lavoro, non mi resta che mettermi comoda ad aspettare il resto.
A presto

Recensore Master
07/02/18, ore 16:55
Cap. 2:

Il prompt che ti ha ispirato la fanfiction di questo mese è stupendo. Esordisco così la recensione, perché è la prima cosa a cui ho pensato appena l'ho letto. Mi son subito detta che con un prompt del genere la storia non poteva che essere stupenda e originale. E così è stato. Anzitutto ci fai finire in un universo alternativo molto simile a quello della serie, ma con solo qualche piccola variante. Non ti soffermi sui dettagli, giustamente, e quindi si può solo presumere che John non abbia mai incontrato Mike Stamford e che quindi lui e Sherlock non abbiano mai avuto modo di conoscersi. Inoltre sembra che questo universo abbia dei risvolti positivi per quel che riguarda la famiglia di John. Qui Clara e Harry sono ancora insieme persino un anno dopo il ritorno di John alla vita civile e non viene fatto accenno all'alcolismo o al divorzio. Questo mi piace, è una bella novità. Persino nella serie o nel blog di John, Harry non ci fa una bella figura. Qui invece lei e Clara convivono felicemente e la loro relazione è tanto solida da ospitare persino John nella mansarda. Quindi le premesse mi sono davvero molto piaciute.

L'incontro è qualcosa di insolito. Non credo d'aver mai letto qualcosa anche solo di vagamente simile prima. Mi piace vedere John che costringe se stesso ad andare a uno speed date soltanto perché è stata Harry a chiederglielo e lui si sente un po' in dovere verso di lei. Quindi ci va, ma di malavoglia. E naturalmente i primi incontri sono da incubo... molto divertenti però da leggere. Ho trovato interessante la faccenda delle fanfiction e il fatto che John si ritrovi a essere praticamente un fan di Sherlock da tanto tempo. Cioè si ritrova a scrivere di lui, ma in un'altra maniera. In modo completamente differente, scrivendo delle fanfiction. Ecco, è un John molto sereno questo. Vive la propria bisessualità in una maniera aperta e dichiarata, senza paranoie, senza troppi problemi sull'apprezzare anche il sesso con degli uomini. Questo è un aspetto del personaggio che nella serie non vedremo mai e che vive, secondo me stupendamente, soltanto nelle fanfiction. Fanfiction che John si ritrova a scrivere su Sherlock Holmes, mettendo per iscritto le sue fantasie in proposito. Naturalmente l'incontro è qualcosa di straordinario. E chi se lo aspettava? Soprattutto di vedere uno Sherlock così spigliato, ma evidentemente la sorpresa è stata tanta che Sherlock ha giustamente creduto di non farsi scappare l'occasione.

L'ho trovata una storia davvero piacevole da leggere. Oltre che divertente.
Koa

Recensore Master
30/01/18, ore 19:35
Cap. 1:

ciao Hotaru_chan!
malgrado la mia avversione alle shot lunghissime questa l'ho divorata e mi sono divertita, entusiasmata e fatta venire gli occhi a cuore sul finale
tutti i 5 passaggi sono belli, anche se ho una preferenza tutta mia per la scena della discoteca perché c'è la piazzata per gelosia..AMO queste cose!
a presto, bella,,e sappi che leggo più di quello che riesco a recensire..
love, Setsuna *-*

Recensore Master
21/01/18, ore 21:03
Cap. 1:

È meravigliosa.
Non posso iniziare non dicendoti altro che questo: ossia che questa storia è assolutamente meravigliosa. La inserisco immediatamente nelle preferite e credo che andrò a leggermi anche altri dei tuoi lavori, complimenti sinceri, scrivi davvero molto bene e non capisco come abbia potuto non entrare su questo pagina per quasi un anno, ma per fortuna negli ultimi giorni sto rimediando e recuperando così moltissime storie degne di essere lette. Tra tutte, questa è sicuramente quella che più mi è piaciuta, fin dall’idea di base, ma c’è da dire che tu l’hai sviluppata egregiamente.
Ora, essendo la OS molto articolata, credo che procederò seguendo il tuo stesso schema, commentando scena per scena separatamente, ma tengo a dirti fin da subito che ho apprezzato molto che tu abbia “articolato” tutti gli spunti: non hai rappresentato solo la proposta vera e propria, ma hai approfondito tutti gli spunti e questo mi è piaciuto davvero moltissimo, perché non è sempre scontato.
1: c’è da dire che immaginare quei due che si allenano ai video giochi, magari fino all’alba è esilarante… Sarà che sono entrambi piuttosto orgogliosi, ma immagino delle belle litigate scaturite da quest’idea… Credo che dovremmo ringraziare Scotland Yard, che per l’incapacità dei suoi agenti si deve affidare costantemente a questa coppia di consulenti. Ho riso tremendamente quando viene chiesto a John se è andato a vedere giocare il suo nipotino, povero dottore, non è certo così vecchio! Però Sherlock ha, come sempre, ragione: i vestiti fanno la loro buona parte nell’immagine di una persona. John arrabbiato è fenomenale, lo immagino determinatissimo abbattere un branco di ragazzini maleducati… In fin dei conti loro sono i Johnlock, dovete fare molta strada per poter essere al loro livello.
Hanno vinto, e fin qui nessuna sorpresa, come per il fatto che Sherlock abbia individuato il colpevole nell’arco di un minuto o che abbiano una sintonia del poco invidiabile, aldilà delle futili discussioni che li vedono come protagonisti. L’idea di base è originale e mi è davvero piaciuta, sono ironici e divertenti al punto giusto, come solo loro sanno essere (e immagino Anderson e Donovan che si sparano a vicenda dopo due secondi, e dire che loro un po’ di pratica alle spalle dovrebbero averla, rido troppo XD Immagino l’esaurimento di Lestrade).
2: questa parte è sicuramente meno divertente rispetto alla prima, ma ho apprezzato moltissimo che tu ci abbia mostrato anche la seduta vera e propria, e non solo la richiesta di Sherlock, non sarebbe stata di certo la stessa cosa... e leggere della palpabile sofferenza del nostro amatissimo detective è stato quasi doloroso, il senso di colpa per ciò che ha fatto a John è evidente, finalmente anche al diretto interessato... ed è bello che si renda conto che, a volte, per quanto tenga a lui non lo consideri molto anche se ovviamente non sono azioni dettate da cattiveria, è semplicemente lui, è fatto così e basta. Forse perché non è molto abituato ad avere qualcuno che lo segue, sempre ed incondizionatamente.
3: un intero weekend in un resort di lusso, ci credo che Sherlock non si è fatto scappare l’occasione di trascorrere questo tempo con il suo caro John, e io già pregustavo qualcosa di succulento da leggere. Si John, siete due vecchi brontoloni e discutete come una coppia sposata, lo pensa tutto il mondo ed è bello che tu te ne sia reso conto. Tra l’altro, trovo dolcissimo immaginare John che trascina uno Sherlock sfinito a letto e gli rimbocca le coperte *.*
Quei due che fanno gli apicoltori? Ho avuto un attacco di ilarità immaginandomeli con la tuta da palombaro e impegnati a combinare qualche casino come al solito, come un’arnia rovesciata e tutte lentamente api che si danno alla fuga. Ma certo Sherlock, John ti seguirebbe anche in capo al mondo se dovessi decidere di andarci.
Quanto alle altre attività, che si fidassero l’un l’altro era implicito, e l’insicurezza di Sherlock è molto dolce... è un genio davvero ottuso, non c’è che dire <3 Quanto alle domande, leggendo le risposte di Sherlock mi sono praticamente sciolta come neve al sole, quanto amore... John, svegliati, ok, non sei il genio tra i due, ma quando una cosa è lampante è lampante!
4: Sherlock, Sherlock, ormai filtri i tuoi “casi” (se ormai di casi si può parlare) in base alla possibilità o meno di inscenare una relazione (ormai non poi tanto fasulla) con il tuo John... e la tensione tra di loro su fa sempre più visibile. (Anche se immaginare quei due in discoteca un po’ mi fa sorridere, non è il loro ambiente XD) E vogliamo forse parlare di Sherlock geloso? *.* Awww, ed evidentemente anche John la pensa così.
Caro, gira al largo, il dottore è impegnato.
5: Di fatto i Johnlock sono una coppia praticamente consolidata già da tempo e in questa parte lo si capisce, da tutte quelle piccole cose che sono stati in grado di notare l’uno dell’altro. Non stupisce che tutti, intorno a loro, li reputino una coppia splendida e molto affiatata, gli unici ad averci messo secoli ad accorgersene sono proprio i diretti interessati.
6 (?): John, come ti sei fatto romantico... (quasi dimenticavo, Sherlock che sabota gli appuntamenti mi mancava proprio XD) E poi andiamo, hanno anche il LORO tavolo, come si può non definirli una coppia?

Perciò in sostanza... davvero complimenti, anche solo per come hai articolato tutto, inventando le varie situazioni, non è facile nemmeno quello... anche se, ovviamente, non basta avere una bella idea ma bisogna saperla mettere bene in pratica, e tu ci sei decisamente riuscita. Non ci sono errori, la lettura è scorrevolessima, non se ne ha mai abbastanza... bellissima davvero, non so proprio che altro dire.

A presto, di sicuro :)
Signorina Granger