Recensioni per
H.I.A.T.U.S. collection
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/01/18, ore 15:56
Cap. 1:

Tu, ormai, dovresti aver chiaro il concetto che, con me, la prontezza della recensione è una chimera irraggiungibile ed i miei epici ritardi, nel far giungere prontamente a chi ci regala momenti di relax, almeno un ringraziamento e delle osservazioni, sono ormai conclamati. Basti pensare ai tempi biblici con i quali mi sto occupando della tua bella "Advent Calendar"...
Con l'anno nuovo voglio impegnarmi a darmi una mossa, se non altro per riconoscenza nei confronti di chi spende il proprio tempo per chi legge.
In questa 5+1 ho trovato, con grande soddisfazione, un percorso evolutivo, riguardante la Johnlock, che è davvero convincente, in quanto perfettamente IC, con la caratterizzazione dei protagonisti delle Stagioni "d'oro" ed assolutamente credibile. Credibile anche come sviluppo e progressivo rivelarsi di ciò che,veramente, unisce quei due che non è un semplice rapporto tra persone che condividono un appartamento ed esperienze adrenaliniche.
Secondo me, infatti, visto il non consueto quadro psicologico individuale della coppia di "coinquilini", un'evoluzione "normale", probabilmente, sarebbe apparsa efficace ma non completamente coerente con le potenzialità comportamentali insite in quello che hanno pensato i Mofftiss.
John è un uomo buono, onesto ma il suo atteggiamento, accogliente e comprensivo, nasconde una vena di propensione alla disistima ed al profondo rancore; Sh sappiamo chi è, soprattutto quando si tratta di sentimenti.
Ecco perché mi è piaciuta questa tua raccolta: infatti hai creato delle situazioni possibili in cui il sotteso, “non detto” e “non fatto”, ha potuto trovare una via di uscita dal buio del malinteso e dell’incomprensione.
Naturalmente, trattandosi di John ma, soprattutto, di Sh, il nucleo esplosivo non poteva certamente esprimersi in situazioni “normali”.
Geniale, come al tuo solito, l’invenzione narrativa di far sì che il tarlo sentimentale, che rode il cuore di Holmes, si liberi nella ricerca di creare appositamente situazioni tali da permettere alla tortuosa razionalità del consulting di mettersi a tacere per liberare la forza dei sentimenti.
Ed è un percorso caratterizzato non dall’irruenza e dall’urgente bisogno di sentirsi, in due, sul serio, ma da un progressivo avvicinamento, all’insegna della dolcezza e del rispetto dell’altro, che mette radici, finalmente, sulla riconquista della fiducia, da parte di John, e sul sentirsi accettato, da parte di Sh.
Non mancano i momenti di divertimento, giocati in gran parte sul loro comico battibeccare da vecchia coppia sposata da tempo immemorabile (“…Però continui a rinfacciarmi la mia scomparsa…Non è vero, non l’ho mai fatto…Ventidue volte.”). Grandioso.
Tra i motivi che ritornano nei vari momenti della raccolta, come il filo di una trama, è il concetto di “copertura per un caso”, che rimbalza tra loro, come un’ultima barriera a separarli dalla verità, ma il suo ruolo di “diversivo” diventa sempre più debole e sfilacciato di fronte al rivelarsi di chi sono davvero l’uno per l’altro.
Voglio citare una frase che, secondo me, anche se inserita in un contesto che è lontano dalla vita reale, come quello dei videogames, racchiude tutta l’essenza del loro essere perfettamente complementari e reciprocamente necessari: “…l’avatar di Sherlock è impegnato ad aprire una porta o sbloccare un meccanismo segreto, l’avatar di John gli copre le spalle sparando ai nemici…”. Sono così, Sh e John, come le tessere di un puzzle che riproduce l’immagine più bella del mondo, quella dell’essere in due ma in un’unica invidiabile realtà, quella di un grande amore. Un meccanismo perfetto in cui s’incastrano ingranaggi unici al mondo.
Tra i vari elementi che costituiscono la tua raccolta, è difficile isolarne qualcuno perché sono tutti validi ma, in particolare, ho trovato particolarmente intenso quello della seduta di psicoterapia per coppie, in cui si staglia uno Sh statuario, solo e silenzioso di fronte al vetro di una finestra, in attesa che la riunione finisca. Quella seduta che l’ha evidentemente sconvolto perché ha fatto affiorare il nodo oscuro del risentimento di John, nei suoi confronti, per la sua finta morte. Comprende, inoltre che, senza accorgersene, ha spesso lasciato indietro Watson, nella sua corsa per l’affermazione di se stesso. L’ha dato troppo per scontato, il suo blogger che, comunque, ora è consapevole di cosa li stia veramente legando.
Non mi soffermo sul tuo modo di scrivere perché è un fatto ormai indiscutibile che tu sappia farlo, in maniera egregia, con la mente e con il cuore.

Recensore Veterano
19/01/18, ore 16:58
Cap. 1:

Molto bella, è come leggere un piccolo viaggio che Sherlock e John intraprendono quasi per sbaglio e che li porta a cambiare nel tempo.
Il mio preferito è l'ultimo pezzo dove John scoperto il trucco, attira a sua volta Sherlock in un appuntamento, che però questa volta non ha nulla di falso.

Recensore Master
19/01/18, ore 15:52
Cap. 1:

Ieri su Facebook credo di aver fondato il partito: "voglio sapere cos'è successo in Scozia, ci vorrebbe una OS esplicativa". Per ora siamo già in tre... direi che è più un movimento per adesso.

Scherzi a parte, questa storia è davvero bella! Ma bella, bella, bella. Mi ero chiesta tempo fa, dopo aver notato a quante H.I.A.T.U.S. Challenge hai partecipato, perché non facevi una sorta di: "raccolta di". Ed eccola qua. Sono contenta che tu abbia optato per una soluzione simile. Mi piacciono le tue raccolte, poi se questa inizia così...

Mi è piaciuta. Non so se si è capito, ma è così. Il fatto che io la recensisca solo ora c'entra con il tempo che non c'è, ma ti posso assicurare che l'avrò letta almeno tre o quattro volte da quando l'hai pubblicata. L'ho trovata... morbida. So che è una parola che in apparenza non c'entra nulla, ma mi ha trasmesso una sensazione di morbidezza, di comodità. Un qualcosa di infinitamente sereno e piacevole. Anche se le cose per Sherlock e John nascono da un'amicizia e si evolvono su passaggi che sono anche dolorosi, per tutta la seconda parte è una gayezza infinita. Ecco, nonostante i punti dolorosi, ho percepito un senso di intimità per tutto l'arco di tempo di cui ci racconti. L'inizio è tra i più classici delle fanfiction del genere. Un caso, un pretesto come un altro. Fingere di essere una coppia e il trattare la situazione (specie da parte di John) con un po' di ironia e sarcasmo, forse per nascondere l'imbarazzo. Poi però arriva la parte più dura. Sherlock e John si ritrovano in un altro caso a dover rapportarsi a una psicologa che sembra riuscire subito a cogliere il loro problema, ovvero l'incomunicabilità. Il tenersi le cose dentro e non dirle forse per timore di rovinare tutto. Questo è sempre stato, purtroppo, il perno del loro rapporto. Il non riuscire a parlarsi. Sherlock soprattutto tende a questo, non parla per non farlo arrabbiare. Per non farlo andare via, ed è un sacrificare parole e pensieri che sembra da nulla, ma che per un uomo come lui dev'essere un enorme peso. Sherlock è un uomo profondamente sincero, forse persino troppo. Qui invece è chiaro che misura le parole e soprattutto che ha un po' paura delle reazioni di John. Questo l'ho trovato molto realistico. Piuttosto credibile ecco. Questo e la caratterizzazione di John, che ha un evoluzione pazzesca dall'inizio alla fine. Ho avuto la sensazione che nell'attimo in cui John lascia andare il rancore, cambia radicalmente. Come se si fosse liberato di un peso. Svanita la rabbia non rimane svuotato, ma permette a un altro sentimento di farsi strada dentro di lui. E i "casi" che Sherlock gli trova sembrano l'occasione perfetta per avvicinarsi.

La storia è un'evoluzione bellissima di un rapporto tra due persone che ne hanno viste davvero troppe. Ma dopo i momenti dolorosi e la promessa di migliorare e cambiare per "loro", ecco che arriva la cosa più bella. Un amore sincero e adulto. Prima il weekend nel resort a fare attività di coppia. Con questo fingere che poi fingere non è, perché Sherlock è decisamente sincero in ogni cosa che dice o fa. Mi riferisco al bacio nel giardino, ma anche all'ammettere che a renderlo felice è John mentre la sua più grande paura è essere lasciato da John. Io capisco i tentennamenti di John, il farsi delle domande... è per il caso o no? Me lo sarei chiesto anch'io, quindi le sue reazioni sono realistiche e i dubbi leciti, ma in quel frangente Sherlock è stato più scoperto che mai. La mia parte preferita è indubbiamente quella del caso numero 3. Il dormire insieme, lo scoprirsi più vicini che mai, il costruire un'arnia, il pensare al futuro e fare fantasie insieme. Ma anche l'essere forse più coppia di molte altre coppie che hanno alle spalle molti più anni di convivenza. Questo è pazzesco, come si conoscono, l'affinità che hanno. Si lasciano cadere tra le braccia dell'altro senza tentennamenti e lasciando andare paure e rancori. Solo fidandosi.

Credo tu abbia costruito una delle più belle evoluzioni Johnlock che abbia mai letto in una fanfiction. Tra massaggi e baci in discoteca, c'è spazio anche per un po' di erotismo, anche se da rating arancione, ma ti ringrazio davvero perché hai scritto una storia strepitosa.

E sì, vorrei proprio leggere di quella vacanza in Scozia...
Koa


PS. Menzione d'onore per Anderson e Donovan che si sparano addosso l'un l'altro alla gara di videogames... era tanto che non ridevo così! XD

Recensore Master
19/01/18, ore 07:43
Cap. 1:

Ecco un'altra tua fanfiction assolutamente strepitosa! Bellissima! La costruzione a punti, come 6 piccole one shot, crea una progressione assolutamente credibile. In oltre, anche se ormai è superfluo dirtelo, il tutto scritto egregiamente. Ora ci vuole una one shot sulla vacanza in Scozia *_*

Recensore Junior
18/01/18, ore 00:19
Cap. 1:

Ho letto la storia tutta d'un fiato. L'ho adorata, non immagini quanto!
L'idea di fondo è geniale e il "subdolo" piano di Sherlock per avere John tutto per sè, è proprio da lui.
Mi è piaciuto in modo particolare l'evolversi della storia e del personaggio di John. Si inizia con un John confuso e pieno di rancore (la parte del loro chiarimento sulla caduta nella seduta comune è stata dolorosa, ma molto bella) per poi arrivare ad un John sicuro di sè che organizza un appuntamento e si fa avanti senza alcun timore.
E questo Sherlock così imbarazzato, che sembra essere sicuro di sè solo nel pieno della recita, ma che poi si scioglie quasi di fronte alla dichiarazione di John. E' tutto incredibilmente bello.

Sappi che grazie a te, sto andando a letto con un sorriso da ebete stampato in faccia.

Davvero complimenti. Non ti smentisci mai, sei sempre bravissima. Un abbraccio. Alla prossima.

Marilia.

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