Recensioni per
La canzone del vento
di Francine

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/01/18, ore 16:11
Cap. 2:

Bentornata!
Prima di tutto voglio esprimere tutta la mia solidarietà allo sfortunato Bronze Saint dell'Ippocampo e alla sua cervicale.
Perché appunto, i loro corpi sono quelli di normali esseri umani, e Saga con i suoi monologhi è difficile da sopportare per tre quarti d'ora a testa bassa.
Quindi tanta comprensione ed un cerotto Voltaren, che fa tanto bene.
Ora mi hai fatto bloccare male perché, le costellazioni che sono state create e poi obliterate? Esistevano le loro cloth? Sono cambiate anche le cloth e ne sono state create di nuove? Ah, saperlo!
Mi fa simpatia perché sembra un povero impiegato che sta molto in basso nella catena alimentare dell'azienza, ed il fatto che l'azienda in questione sia il santuario di Atena non è una consolazione.
Poi c'è Saori/Athena. Meno male che ci sei tu a darle introspezione, perché questa cosa della dea Athena che si reincarna in una ragazzina impedita e viziata mi ha sempre creato problemi.
Che quasi quasi ha ragione Saga...
E poi c'è il terreno per me nuovo della DC comics.
Diana, molla le versioni di Greco e vai in Giappone, che è più interessante!
"Se quella è giapponese io sono un pinguino" mi ha fatto cappottare XD
Jean-Marie invece mi ha fatto pensare a Gianmaria Volonté.
E nulla, io continuo a mangiare popcorn in attesa del nuovo capitolo. Preparane altri, per favore ^^

Recensore Master
25/01/18, ore 00:05
Cap. 2:

Questa storia ha già vinto, secondo me. 
La struttura narrativa - l'intrecciarsi tra i due universi - già mi aveva convinto al prologo, ma adesso mi ha proprio rapita, conquistata, legata senza possibilità (e nessuna intenzione) di fuga. 
L'idea già era geniale, ma vederla su carta - vederla scorrere così bene, offrendoci questo spaccato pre - torneo (mi è piaciuto tantissimo come hai tratteggiato Saori: se da un lato c'è la dea Athena, l'instancabile, prima in battaglia, dall'altro troviamo Saori, una ragazzina in scarpette rosse [Andersen, per caso?] che vuole solo tornare indietro, e si spertica in quello che tutti noi, prima o poi, abbiamo fatto: chiedersi, anche si fronte all'inevitabile, se ci fosse un'altra strada percorribile) è una meraviglia. 
Questa storia promette grandi cose: caffè? Lo facciamo solo corretto, eh.