Sembra che nel fandom siamo rimaste sono tu ed io... oh beh, almeno c'è ancora qualcuno che pubblica storie sul Professore. Belle storie sul Professore, in questo caso. Questa one shot mi è piaciuta, se devo essere sincera, ancora di più di quella che ti ho precedentemente recensito, perché rende ancora meglio Clive. Clive, che ha vissuto decisamente troppo per i suoi -pochi- anni. Clive, che si è visto portare via tutto quello che aveva. Clive, che, alla fine, non vuole altro che pace dall'inferno che continua a rivivere nella sua testa.
E poi c'è il Professore, con il suo carico di dolore sempre appresso, che nonostante sappia che la sfida è persa in partenza deve in qualche modo cercare di aiutarlo (molto bello il riferimento a Claire in quella frase, un martello che continua a ribadire quale fosse il principale, anzi, l'unico pensiero che Hershel aveva al momento dell'esplosione e che poi si è portato dietro negli anni).
In entrambe le tue storie che ho letto non c'è molta speranza, ma, se nella precedente la degenerazione del personaggio di Clive era diventata follia vera e propria, questa apatia e rassegnazione a parer mio sono ancora più opprimenti (in senso buono eh, per carità!), perché rifiutare qualsiasi possibilità di cambiamento, rifiutare di credere nel cambiamento, è il totale annichilamento della persona.
Non ho mai amato particolarmente il personaggio di Clive (mi è piaciuto, ma non adorato, mentre da come ne scrivi è evidente quanto tu invece gli sia, in qualche modo, affezionata), ma ho letto questa tua introspezione con molto piacere e, soprattutto, ho trovato la situazione plausibilissima, entrambi i personaggi IC.
Alla prossima!
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