Settima Classificata
Una nuova stirpe di fiore di girasole
◊ Grammatica e stile: 8/10 (5/5 di Grammatica e 3/5 di Stile)
Partiamo subito dallo stile, dato che sulla grammatica non ho nulla da segnalare.
Mi piace veramente tanto come scrivi, perché risulti comprensibile e hai l’abilità di creare con poche parole un intero contesto e scena; non è una dote di tutti, quindi la segnalo come un grande punto di merito.
Qual è la nota dolente in tutto questo, però? Che ho trovato alcune scene molto affrettate, mentre invece sarebbe stata necessaria una maggiore trattazione.
Ti faccio un esempio: il finale, con le due protagoniste e l’angelo. Essendo un punto fondamentale, perché ciò che implica è parecchio importante, avrebbe dovuto essere descritto più ampiamente: magari con più accenni sia alle sensazioni di uno o l’altro personaggio, o a quello che ne seguirà. Altro esempio potrebbe essere la figura del cavaliere che giunge al villaggio dei Deadeaters per gareggiare con i loro campioni; e anche se questo fatto non è presente in tutta la storia, ho trovato necessario sottolinearlo.
Con questo, non sto dicendo che la storia è da rifare, assolutamente NO: tra poco parlerò dei pregi di questa storia, che sono particolari, quindi non ti scoraggiare, perché si tratta solo di un consiglio per ampliare le scene citate e togliere quell’effetto di frettolosità che a volte si percepisce, ma non di altro.
◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10
Come vedi, qui ho ritenuto doveroso darti il punteggio pieno.
Ho infatti trovato i personaggi molto realistici e ben descritti: il cavaliere, la prima figura che incontriamo, che ci informa sull’anomalia che questi Deadeaters presentano e di come sia giunti a sfidarli, mettendo in mostra il suo coraggio e orgoglio nel voler sfidare i loro campioni, come ha fatto con ogni avversario si sia presentato sul suo cammino.
Attraverso di lui vediamo un certo modo di pensare: molto forte, per esempio, il suo stupore quando scopre che ad attendere di combatterlo ci sia una donna; una figura che nella sua cultura è considerata tutto, ma non una guerriera.
Il suo mondo si scontra con quello dei Deadeaters, figure che sembrano così lontane da lui che l’impulso di fuggire lontano da loro quasi vince il coraggio, ma che, sotto sotto, presentano delle affinità con lui: una messa in scacco da una femmina... e che femmina.
La bellissima Aase è una regina che ha molti caratteri presi dalla tirannia, fiera, combattiva, feroce e colma di disprezzo per quello che è la sua gente, ma che lei sembra considerare più feccia da governare a suo piacimento. Anche se potrebbe sembrare un personaggio molto stereotipato, ogni gesto trasuda le sue ferme convinzioni, addirittura solo che si sappia che è stata ferita la ferisce più di una lama: non so ancora se definirla una grande paura – ma per cosa? – o una smania di controllo assoluto che denota insicurezza, o qualcosa d’altro; ma nel suo essere negativa è profondamente verosimile, e nel suo risultare pericolosa ancora di più.
Koheli è più contenuta e, sinceramente, sarebbe un tipo che mi piacerebbe di più: mi sembra più saggia e accorta, l’occhio che osserva tutto svelando poco, ciò che può fare la differenza in molte cose; anche se è stata trattata meno rispetto alla sua compagna – ben inserita anche la componente femslash –, mi ha convinto anche lei.
L’ultima mia nota va al povero angelo caduto, che ha tutto il mio cordoglio per la sorta che pesa su di lui come un macigno... nel mondo di ombre in cui è caduto appare come la vittima perfetta, e il finale non lascia presagire nulla di positivo per lui.
◊ Utilizzo pacchetto: 4,5/5
Colore e significato (+1,5): Il viola è presente nella bevanda che il cavaliere sorseggia; avrei preferito fosse usato in maniera più importante, ma siccome non avevo dato disposizioni sul suo utilizzo, lo accetto. Il sentimento della nobiltà, invece, è stato indagato in maniera più esaustiva: trapela sia dalla figura angelica, incorrotta, splendida e in questo contesto ancora più solitaria e particolare, sia in quella del cavaliere, che non si rifiuta di battersi con nessuno, e anche nella figura di Aase, fiera regina e guerriera di questo popolo oscuro.
Luogo (+1): Il villaggio ha grande importanza perché è il luogo dei Deadeaters e dove molti degli eventi si svolgono, quindi punteggio pieno.
Materiale (+1): L’oro è presente nel ciondolo che Aase dà a Khoeli, è stata un buon utilizzo del materiale in quanto è un’ulteriore testimonianza del legame che scorre tra le due donne.
Citazione (+1): Insieme a quella della nobiltà, la resa della citazione è stata la meglio trattata: mi è piaciuto molto, infatti, come si sia chiusa la storia con questo rimando a una futura battaglia e a una chiamata, e a come la citazione stessa sia stata introdotta: non tra amanti, ma tra un Deadeater e il cavaliere. Nella scena in cui è presente, indica molto più di quello che sembri, e può rimandare a molte cose: futura alleanza, allarme, comprensione, e a un futuro non ancora certo, ma che si sta avvicinando.
Veramente ottimo.
◊ Gradimento personale: 9/10
Nonostante quanto detto nel parametro dello stile abbia inciso un poco anche sul fattore del gradimento, la storia mi è piaciuta, e anche tanto; il dark fantasy è una delle sfaccettature che più mi intriga, quindi non sono rimasta indifferente.
Un mondo brutale che sta per cambiare, in meglio o in peggio? È uno dei quesiti che la narrazione lascia aperto, insieme a un possibile scontro che potrebbe portare alla messa in discussione di molte certezze.
Non nego di essere curiosa di leggere un eventuale seguito, e vedere come prosegue questo interessante lavoro.
◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 3/5
Siccome hai rispettato la situazione BONUS del fantasy, i punti sono stati assegnati tutti.
PUNTEGGIO FINALE: 34,5/40 (Recensione modificata il 23/04/2018 - 09:55 am) |