Recensioni per
running out of time
di p0lly

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Ciao, Jessica!
Sono qui di nuovo, a leggere questa tua raccolta che, già te lo dico, andrà nelle mie seguite e anche nelle mie preferite.
Innanzitutto parto col parlare dello stile di questo tuo racconto, o sfogo che sia. Secondo me, è il testo che hai scritto meglio. Ci sono le maiuscole, ci sono i punti fermi, la punteggiatura anche per quanto riguarda gli altri segni è buona. La sintassi è perfetta, lo stile è scorrevole. Non so, è come se tu ci avessi messo più cura, ecco. Certo qualche errorino c'è, per esempio hai scritto "cosi" e non "così", e l'hai fatto varie volte, oppure hai scritto "perche'" quando invece l'apostrofo non ci va e bisogna scrivere "perché". Poi, anche questo:
"Sono sempre stata la tipica ragazza timida e sensibile, quella che per ogni cosa piangeva, quella che stava per male per tutto e un po' per colpa di tutti, anche di se stessa, soprattutto di se stessa."
Hai scritto "per male per tutto" anziché "male per tutto", ma vabbè, questa è una distrazione.
Passando ora al contenuto, wow, è un bello sfogo questo! Nel senso che caspita, ti sei proprio aperta tanto, parlando di come ti sentivi in passato, della tua fase più positiva (che sono felicissima tu abia vissuto) e del cambiamento che hai avuto dopo. Anch'io, come te, sono molto sensibile e piango praticamente ogni giorno, o a volte sono semplicemente triste e vorrei piangere ma non ci riesco. So quant'è dura allontnare persone a cui vuoi bene ma che in realtà ti rendi conto che ti fanno male, è durissima e fa malissimo, fa sentire anche in colpa (o almeno, questo è ciò che ho provato io facendolo). Ma credo che tu abbia fatto bene a scegliere te stessa. Non è un comportamento egocentrico, credimi. Il fatto che tu avessi scelto te stessa non significa affatto che non volessi stare con gli altri o che no desiderassi dare loro attenzione, ma semplicemente che volevi darle un po' anche a te stessa, quella attenzioni. E sei stata bravissima, sai? Io ho quasi sei anni più di te, e ho sempre, dico sempre, messo gli altri davanti a me stessa. Mi viene così naturale farlo, e sminuire sempre me stessa, che tante volte mi sono chiesta se sia sempre stato così, finda quando ero piccola, se sia una parte di me che per quanto io continui a sforzarmi non riuscirò mai a cambiare, perché è troppo insita nel mio animo e nel mio essere. Ma ora torno a me, perché questo testo ti riguarda e non stiamo parlando di me, quindi la smetto.
Volevo aggiungere che mi dispiace che le cose siano cambiate, che tu non senta più quella forza, che stia lottando per essere felice ma che per ora non ci riesca. Mi dispiace, davvero, ma sono sicura che un giorno, non so quando, ce la farai. Sono davvero curiosa di leggere le altre storie di questa raccolta, e quelle che vorrai pubblicare anche al di fuori, come quelle che ho letto ieri sera. Sono convinta che saranno fantastiche, piene di sensibilità e di profondità, pregne di quella sensibilità che tante persone forse vedrebero come un difetto, ma che tu ed io vediamo come un pregio. Spesso si dice che le persone troppo sensibili saranno portate a soffrire tutta la vita. Non so se è così, ma quando sento frasi del genere rispondo sempre che preferisco essere così, preferisco essere anche tropo sensibile, piuttosto che perdere questa mia caratteristica. E mi chiedo se sia così anche per te.
Ottimo lavoro!
Giulia