Recensioni per
L'ultima pagina di un libro, l'inizio di una nuova storia
di NPC_Stories

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Ciao cara **
Sul filo del rasoio arrivo qui da te, e come sempre resto profondamente incantata dal tuo modo di intrecciare trame e di raccontarci delle storie. Il tuo stile è capace di coinvolgermi in ogni situazione, che siano le dinamiche tra un padre e una figlia pestifera – con annessi zii arroganti o che sia la nascita di due gemelli, il cui fato è già scritto e che portano scompiglio.
Già sin dalle prime righe ci immergi immediatamente nel pieno della storia. Tanith'ey sta partorendo, nel dolore di un travaglio lunghissimo e disperato, siccome la principessa sa perfettamente quale destino aspetta la bambina e la costruzione di questa parte, con lei che amaramente cela quelle speranze già distrutte alle soldatesse invece ignare di tutto, mi ha colpita profondamente. L'arrivo di Kazran, il modo con cui hai descritto la sua fredda tempra, traditore che viene accolto come se, dopotutto, Tanith'ey se lo aspettasse. Lo conosce, lo sapeva, forse aveva già messo in conto quella possibilità, e dunque il ritmo diventa frenetico, lui accoltella le soldatesse e Tanith'ey ci dice che non ha finito, che ce n'è ancora uno, un maschio, l'unico che secondo una società che purtroppo rispecchia situazioni decisamente attuali, merita di vivere e di andare avanti, di crescere, e probabilmente con un destino già scritto anche lui: combattere? Di certo dovrà farlo o essere pronto, no? E forse non è anche questo un modo di controllare la vita di qualcuno, scegliendo quale sia il suo epilogo?

Tanith'ey muore con ancora pulsante un istinto materno che la spinge a preoccuparsi per la vita d sua figlia, perché forse la morte l'ha già accettata – la propria, ma quella della piccola è insostenibile. E quando chiede a Kazran di promettergli che la salverà, con quel ricatto... ho avvertito chiaramente tutte le sue intenzioni di buttargli addosso un senso di colpa forte tanto quanto una maledizione, qualcosa per cui Kazran non dovrà dormire mai più, se lo farà. Perché Tanith'ey le vuole provare tutte, fino alla fine, e infatti ci riesce. Installa una visione diversa dei due neonati, nella testa di Kazran, distorce la sua prospettiva, gli presenta il conto di cosa significa aver portato due figli in grembo per nove mesi e finger che non si provi niente per loro.
E già il primo passo di Kazran ci porta a vedere un cambiamento leggero; si preoccupa, pensa al loro nutrimento, convincendosi che sta comunque dando la responsabilità di questo "problema" a un'altra madre, una che può occuparsene al posto suo. Ma è qui la differenza: avrebbero potuto prendere la bambina e gettarla da qualche parte, e lasciare il maschio ovunque senza che nessuno lo vedesse. E invece ha deciso di occuparsi lui del problema, di risolverlo, ed è talmente ben costruito che ti rendi conto solo dopo del fatto che lo stia facendo senza nemmeno accorgersene. Che è qualcosa di innato, che sia un istinto paterno sopito o semplicemente i sensi di colpa nei riguardi di Tanith'ey non ci è dato sapere e non è importante. Importa che quei due bambini hanno qualcosa, in quella innocenza, che Kazran condanna con due nomi apocalittici... comunque prendendosi la briga di non lasciarli senza nome e di dar loro qualcosa che viene da lui, che alla fine, inesorabilmente li ha legati.
Complimenti come sempre, riesci a tirarmi fuori degli spunti di riflessione pazzeschi e sono certa di non aver nemmeno detto tutto. Mi piace sempre immergermi nei tuoi mondi e più imparo a conoscerli e più mi sento a casa.
Un lavoro stupendo, una shot cruda, intensa ma anche tenere, per certi versi.
Spero di tornare presto da queste parte, sei sempre una garanzia **
Miry

Recensore Master

Cara NPC!
Hanno un fascino particolare queste tue storie. In questa il gioco che fai è piacevolmente sottile: abbiamo una principessa drow che partorisce i bambini avuti da un mago di casta inferiore: poiché uno dei gemelli è un maschio, la maledizione di Lloth si è abbattuta sull’importante casa. La madre muore, i bambini si salvano, il padre li porta al sicuro. Fin qui dirai che sai perfettamente cosa hai scritto, ma il punto è che mi serve ripercorrere questo per dire il resto. Il punto di vista è quello di Tanith'ey prima e di Kazran poi ed è feroce, come quello di un drow, totalmente diverso dal nostro non tanto o non solo perché parliamo di una società guerriera di stampo matriarcale particolarmente feroce, in cui un genere predomina sull’altro in maniera oppressiva – vorrei dire che è una cosa assurda, ma non riesco: nel mondo ancora oggi ci sono paesi in cui vengono selezionati i maschi anziché le femmine; eppure il narratore suggerisce un quadro interpretativo che potrebbe essere diverso, come quando vedendo i due gemellini, il mago che ha tradito l’amante (ma poteva fare diversamente? No, temo, tanto che lei quando lo riconosce non ne è veramente sorpresa) sostiene che siano deboli, ma perché non ha una parola per dire che sono teneri.

È punto da quel sentimento che la Natura ci instilla secondo cui i cuccioli sono belli ance se frignano e ci smuovono dentro qualcosa che ci spinge a prendercene cura anche se sono di un’altra razza: penso a una cucciolata di gattini o di cagnolini. Ora, non si può parlare di lealtà o di amore in seno ai drow: Tanith'ey sostiene che amerebbe nuovamente il suo amante se lui si decidesse a salvare anche sua figlia (che lei stessa era molto poco propensa a voler tenere, ma poi l’ha avuta in braccio e non lo dici, non lo racconti, ma è così che funziona, nonostante le regole brutali di questo mondo brutale) e l’uomo, che pure tirerà fuori dal ventre della madre morente il maschio l’asseconda. Nella voce dell’elfa che supplica per la vita dei figli e non nella sua vita capiamo due cose: a) lei era veramente tosta e coraggiosa b) lei parla di amore solo in quel frangente. Il resto è menzionato come invaghimento, passione, sottolineando l’aspetto carnale della storia tra i due. Il mago stesso sostiene che la principessa si è invaghita ed era meno crudele delle altre con lui, ribadendo di nuovo le regole tradizionali di un mondo che ha fatto della coercizione e della violenza il suo vessillo.

Mi è piaciuta da matti la sottolineatura dell’importanza legata al nome e anche la freddezza con cui parli della pratica del baliatico, vero e proprio business antico per le floride contadine. Il fatto che il nome vero indichi un destino e abbia un legame con le origini è intrigante e pur non facendolo direttamente suggerisce riti e tradizioni che è sempre piacevole incontare (questa forse è una sparata mia, ma me lo ha suggerito l’urgenza con cui questo padre certo non esattamente amorevole, ma nemmeno totalmente brutale, sente la necessità di dare dei nomi). Ti ringrazio per aver fatto il lavoro, grosso, di mettere in ordine le storie in modo che anche coloro che, come me, sono molto curiosi, possano leggere con agio le tue storie e capire un mondo che stai descrivendo molto bene senza dimenticare di problematizzare, anche in una storia come questa, dove molto si desume leggendo tra le righe. Ti ho fatta aspettare infinitamente per questo capitolo, ma come vedi avevo parecchio da dire <3. Bello, bello <3
Shilyss

Recensore Master

Ciao!
Eccomi per lo scambio a catena: ti avevo già avvertita che prima o poi sarei passata anche da qui, meglio prima che poi.
Mi piace molto l'intensità, emotiva e incalzante, con cui hai descritto il parto di Tanith'ey, che avviene praticamente fra quelle che sono le macerie della sua casata, in un modo che rende anche solo il titolo di questa storia particolarmente emblematico e significativo. Per Tanith'ey è la fine, per Krystel e per Daren l'inizio di una vita molto lunga, come mi avevi già chiarito che è assolutamente tipico di quelli che sono i drow.
Anche la scena della morte di Tanith'ey ha una resa davvero drammatica e suggestiva, resa ancora più straziante dal fatto che la donna muore senza sapere che cosa succederà alla sua figlia femmina, ignara del destino che le spetta, che sia la morte o altro. Hai descritto bene anche quello che è il conflitto interiore di Kazran, che esita dopo la sua morte nel prendere la bambina, pur portandola con sé alla fine. Quell'esitazione secondo me è importante perché aggiunge complessità.
Mi è piaciuto anche il finale, l'aspetto del nome è assolutamente importante ed è indice della grande cura che hai avuto - anche nelle storie che ho già letto - nel caratterizzare questi due personaggi, per cui nemmeno il nome è solo un nome. Ho apprezzato molto come i nomi fossero un riflesso della percezione che egli ha di entrambi, ma anche delle sanguinose vicissitudini che hanno portato alla loro nascita.
Complimenti ancora una volta per l'introspezione, sempre sul pezzo e sempre ricca di complessità.
Alla prossima.
Desy

Recensore Master

Una storia squisitamente Drow, pur con qualche particolarià curiosa.
Avevo addocchiato un'altra storia, ma ho letto che era il sequel di questa, e così eccomi qui, a partire dall'inizio.
Mi è piaciuto l'accostamento della nascita dei bambini con la distruzione della loro Casata, così come ho apprezzato il mago. Il suo atteggiamento è ineccepibile, perfettamente canonico per un drow con un briciolo di potere.
Non ho apprezzato altrettanto Tanith'ey, ma più che altro per "deformazione professionale": per il solo fatto di aver amato sarebbe stata condannata dalle sue stesse consorelle, se fosse stata scoperta.
Tuttavia la sua decisione di mettere in salvo il figlio la delinea come un personaggio interessante, con una sensibilità diversa da quella tipica della sua razza. Forse, davvero, perché è tanto giovane.
(Ho giovato qualcosa del genere, con la mia pg che, temendo di mettere al mondo il terzo maschio, andò a partorire nel tempio di Selvetarm ^^').
Anche il parto gemellare è raro presso i drow, seppure non unico, e mi chiedo se porti con sé qualche presagio. Di sicuro sembra che si prepari una qualche storia interessante per i gemelli!
Mi ha incuriosita anche la questione della nascita pianificata dei maschi: presso la seconda Casa di Menzoberranzan, la matrona Mezz'Barris si era accoppiata con un orco per rimpinguare la casata di guerrieri e maghi.
Ti confesso che mi ha davvero incuriosita questa prima OS, e appena possibile mi rifarò viva per leggere il seguito e lo spin off!
Lo stile è sempre preciso e pulito, una lettura gradevole e veloce.
A presto. ^^

P.S. Non è il caso di questa storia, ma ho completato l'inserimento dei personaggi nella sezione di Forgotten Realms, quindi ora è possibile aggiungerli nelle storie in cui figurano.

Recensore Master

Eccomi finalmente giunta da te!
Non sapevo davvero dove girarmi tra le storie che avevi consigliato e buttarmi su una è stata davvero un ardua scelta (se non fossi in piena sessione d'esami, le avrei lette tutte. E comunque la prossima volta tocca alla long, che mi ha intrigata non poco).
Allora, cosa posso dire di questa piccola perla, se non che l'ho amata con tutta me stessa? innanzitutto perché, come ormai avrai capito, adoro questo tipo di atmosfere fosche e cupe, questi avvenimenti tragici e questi personaggi imperfetti e malvagi. in secondo luogo, amo i drow e la loro cultura (anche se, alla fine, mi risolvo a giocare sempre degli umani), quindi ho davvero grandemente apprezzato il modo efficace, immediato e pulito con cui hai mostrato la loro società e la loro cultura. Hai lasciato trapelare tutto con estrema chiarezza, pur non dicendo nulla esplicitamente, e sicuramente anche chi non ha dimestichezza con il mondo di D&D riuscirebbe a orientarsi bene in questa storia.
Quello che ci racconti è un momento che è di estremo dolore, ma anche di enorme felicità per una donna: il parto. Qui, invece, la componente della gioia di diventare madre è del tutto assente, perché altre sono le priorità di Tanith'ey, ovvero mettere al mondo i suoi figli e poi farli portare in salvo, ora che la sua Casata sta per essere annientata, proprio per quel desiderio di maternità che dovrebbe essere gioia, ma che ancora una volta, per la drow, non si rivela altro che distruttivo.
Mi è piaciuta molto l'idea di accostare la nascita alla tragedia della Casata, un momento che è l'emblema del buon auspicio e della gioia alla morte e alla distruzione. Hai mostrato il momento del parto con una carica descrittiva pazzesca, senza lasciare indietro la caratterizzazione di Tanith'ey, che è davvero molto ben fatta e che traspare chiaramente tra le righe, nei suoi comportamenti con le soldatesse e con Kazran. Kazran, che si scopre essere il padre di quei bambini che sono causa di disfatta per la Casata, causa dell'odio e del rifiuto di Lloth nei confronti di Tanith'ey.
Ho davvero amato il momento in cui Tanith'ey insiste per voler terminare di partorire, per voler portare alla luce anche il suo altro bambino, mentre invece Kazran, rivelando il suo inganno, il suo tradimento, la esorta a fuggire, perché non c'è più tempo, disvelando che una sorta di affetto - se non proprio amore - c'è nei confronti di questa drow. Mi è piaciuto che Tanith'ey abbia insistito fino alla fine per far nascere suo figlio, anche accettando di sacrificare la sua vita e che fino all'ultimo istante, fino all'ultimo respiro abbia pensato ai suoi bambini e alla loro salvezza, implorando Kazran di risparmiare la vita anche alla figlia, cosa che il mago, quasi nolente, si trova a fare.
Sappi che mi hai fatto innamorare di Kazran. Lo hai caratterizzato davvero in maniera splendida e lo hai reso magnificamente: il suo lato oscuro, la sua meschina malvagità sporcata da una blanda umanità che emerge a tratti, sorprendendo anche lui stesso, tutto è stato reso meravigliosamente, donando a questo personaggio uno spessore e una tridimensionalità pazzeschi. E, in fondo, si può dire che il mago tenga persino ai suoi figli - anche se al maschio più che alla femmina - perché alla fine da un nome a entrambi, si adopera per dar loro da mangiare e per metterli al sicuro. Certo, lo fa anche e indubbiamente per egoismo, ma nei suoi sentimenti contrastanti, per lo meno nei confronti del maschio - emerge un po' di quell'amore che aveva anche nei confronti di Tanith'ey.
Una vicenda cruda e terribile, quella che hai descritto, eppure piena di emozionalità e coinvolgente dalla prima all'ultima riga. Non nascondo di essere molto molto curiosa di conoscere di più riguardo questi due bambini e le loro sorti e di leggere ancora di Kazran.
Ti faccio veramente tantissimi complimenti, sia per il modo di scrivere impeccabile, sia per questa storia che mi ha letteralmente stregata.
Alla prossima :)

Recensore Veterano

Ciao ☺️
Eccomi qui per lo scambio! Ho scelto questa storia perché il titolo mi ha colpita molto, e non ho sbagliato! Mi è piaciuta!
La dinamica è interessante, tragica la fine di Tanith'ey ma purtroppo inevitabile, e il personaggio di Kazran mi ha incuriosita.
Quello che più mi ha catturata, senza dubbio è la mentalità dei drow – ora, io non conosco la storia originale, quindi non posso fare commenti da "esperta", però anche solo il fatto che non possano nascere bambini maschi non autorizzati è qualcosa che vorrei approfondire. Insomma... Devo leggere anche le altre!
Brava, niente male!
Alla prossima ☺️
Un bacio ❤️
Polly

Recensore Junior

E' una storia breve ma a dir poco stupenda, trovo sempre interessante la mentalità dei drow , un esempio ne è la scena della guardia, in più adoro i ragionamenti compiuti da questa razza e sei in grado di esprimerli benissimo e con chiarezza.
Mi sono piaciuti davvero molto anche i nomi che hai scelto per i 2 neonati ( preferisco quello del maschio , ma quello della femmina esprime meglio lo stato mentale nel quale si trovava il padre in quel momento )
Comunque sono abbastanza curioso di sapere cosa è successo subito dopo, anche se credo ci sarà tempo per questo.
Comunque non vedo l'ora di leggere il resto degli scritti che hai già pubblicato.
Alla prossima recensione =)