Tesoro eccoci qui,
continuo la mia lettura e mi faccio affascinare ancora da questo tuo stile, da questa tua sperimentazione della narrazione che personalmente sto trovando gradevole e molto attinente al tuo stile oltre al fatto che rende la lettura sicuramente più coinvolgente seppur ricca di descrizioni e ad ogni capitolo si nota quanto tu riesca ormai a padroneggiare la cosa, quindi intanto complimenti.
Eravamo dunque rimasti ad Arket che decide di prendere la propria strada, dopo aver avuto quel breve dialogo con il corvo.
Arket e il suo corpo continuano a mutare e non sembra solo per colpa del tempo che per lui scorre al doppio della velocità, visto che sta praticamente vivendo per due.
E' un concetto che personalmente ho apprezzato moltissimo. Potevi usare molte altre scuse per spiegare il suo invecchiamento precoce ma quello di star condividendo praticamente il tempo che passa anche con la sua amata, vivendo per due, ha senso ed è paurosamente angosciante, il che ovviamente mi fa piacere molto di più questa scelta!
Gli dei continuano a giocare con la sua vita, ma sono anche sorpresi dal fatto che non demorda e non si lasci andare ed è chiaro che Arket non lo farà finché non raggiungerà il suo obiettivo ed è molto bello come crei questa diversità: il suo corpo è praticamente agli sgoccioli ma la sua perseveranza sembra quasi immortale. Arket è un gran bel personaggio che a me piace parecchio, sia come ragiona che come agisce. Un uomo che potrebbe quasi essere il mio tipo u.u
L'attenzione, dopo una breve ma interessante spiegazione su come gli Dei agiscono e pensano (che ho trovato molto filosofica e affascinante), torniamo pian piano ad Adelaya. E' sempre dolcissima. Lei canta, vuole che il suo amato la possa sentire e pur essendo stata informata che lui non potrà udirla lei continua e con la sua personalità così pura e tenera, supplica la dea di prendersela con lei,per qualsiasi cosa ma di lasciar andare Arket perché se ha bestemmiato gli dei, seconda la ragazza, è colpa del suo amore...
Trovo tutto questo molto dolce. Abbiamo parlato di anime gemelle e nella tua risposta alla vecchia recensione mi hai spiegato la cosa molto bene quindi in questo universo questa supplica è quanto di più romantico potessi leggere. Ognuno di loro è pronto a dare la vita per l'altro, nel vero senso della parola e racconti questo concetto sempre con questo strascico di malinconia che sinceramente ci sta, perché dopotutto parliamo di due amanti che non riescono più ad incontrarsi,dopo quello che è successo e rivedersi è l'unico desiderio che hanno in una vita che stanno vivendo a metà e priva di altri stimoli.
«È morta una volta e ha ancora voglia di proporsi per il martirio» constatò Not.
Esattamente ciò che intendevo. E' già morta una volta ma per Arket è capace di fare di tutt e l'orgoglio di Not mi ha davvero stupito. Gli dei si annoiano e certi stimoli sono qualcosa a cui aggrapparsi. Quando vedono i mortali fare cose fuori dall'ordinario è quasi una soddisfazione per loro.
Veniamo poi a sapere che Arket è in viaggio, ancora e che è sull'orlo della pazzia.
«Sarà» soffiò Sefta, come a voler intendere che di lì a poco si sarebbe trovata un nuovo gioco, «ma io mi sono annoiata.»
ecco, giusto per citare quello che dicevo prima XD si annoiano, poveri piccini... quindi meglio stare a guardare Arket che impazzisce e tira sassi ai faggiani, no?? STUPIDI DEI.
Torniamo dunque ad Adelaya: anche il suo corpo sta mutando, sta prendendo una forma particolare e sembra anche trascurata tanto che visto che il suo unico pensiero è Arket, pensa a quanto sarà straziante per lui vederla in quello stato. Ha solo importanza essere adatta, essere ancora la stessa donna che amava e non le interessa sei gli dei scagliano tutto contro di lei. Rivuole solo il suo amato ed è un chiodo fisso specie in quella solitudine che può colmare solo col canto... è un'immagine meravigliosamente decadente **
Gli dei continuano a fuggire alle domande, e il tempo continua a scorrere Adelaya non ha la risposta che cercava, non sa quando rivedrà Arket ed io sono molto triste per questo sebbene allo stesso tempo adoro l'angst quindi spero accada il più tardi possibile u.u sono bipolare, lo so XD
Il canto di Adelaya cambia. Non è più speranzoso è più che altro un canto funebre, ed è talmente demotivata, triste e sola che piange in silenzio. Molto bella la descrizione dell'intorno, sembra quasi di vedere un quadro impressionista con le luci che penetrano dalla natura, la pioggia che cade e se ne può sentire quasi il rumore... la bellezza di Adelaya che esplode in quell'ambiente **
Per non parlare della scena dell'arpa.
C'è questo rimando all'inizio della storia, dove lei era felice, spensierata, che suonava, cantava, guidava il suo amato e qui invece non riesce nemmeno a raggiungerla. Vede Arket come in un sogno, vivido, segno che non lo sta comunque dimenticando ma dentro di lei il ricordo è vividissimo e sa che lui è vicino, sa che in qualche modo la sua anima gemella presto tornerà da lei ed è forse l'unica cosa che la solleva un po'.
Quindi quando decide di continuare a suonare anche se non ne ha le forze, lo fa solo per guidare lui. Solo la forza di quell'amore ardente la spinge a continuare e anche perché sa che lui è la chiave di tutto, della loro vita e del loro futuro.
Lo vuole rivedere ed io voglio lo stesso ç///////////ç
Questo capitolo sebbene non abbia ancora risolto il loro incontro l'ho trovato molto romantico. un crescendo di emozioni e sensazioni narrate come sempre magistralmente e sono davvero a bocca aperta per l'uiltima parte. Sembra quasi la rappresentazione di un sogno.
Che dire tesoro, al prossimo capitolo e complimenti ancora *__*
Miry
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