Recensioni per
Dentro i miei vuoti
di futacookies

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/04/18, ore 16:10

5 - “Dentro i miei vuoti” di Liberty_ Fede
Totale: 37.6/50. 

1) Grammatica e ortografia: 4.6/5.
 
La grammatica va bene, c'è solo qualche errore di distrazione. 
“cercando su quelle labbra la fuga dai demoni che lo perseguitavano da quando aveva messo piede a Grimauld Place”: “Grimmauld Place” (- 0.20). 
“quanto a lungo avrebbe resisto lontano da quel corpo che lo proteggeva dalle tempeste della sua mente?”: “resistito” (- 0.20). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10. 
Prima di tutto, una precisazione: la citazione va tra il titolo e il testo, non sopra al titolo. 
Il stile mi piace, è semplice, limpido, lineare, ma allo stesso tempo coinvolgente. Trovo sempre gradevole una lettura di questo genere, che scorre abbastanza agevolmente. 
Ho apprezzato soprattutto l'uso del corsivo, che mi è sembrato ben calibrato e incisivo, e la scelta del lessico, che è di registro medio, molto semplice, ma coerente a se stesso e sempre mirato a trasmettere le emozioni dei personaggi. 
Tuttavia, ci sono alcuni problemi. 
Trovo che tu non abbia gestito bene lo spazio interno al testo, col risultato che praticamente tutto il testo risulta compatto e certi concetti non vengono evidenziati nel modo giusto. Addirittura, in certi punti viene meno il senso generale e si crea una spiacevole confusione che, in una storia, non ci dovrebbe mai essere. Ti riporto i passaggi da sistemare – con relative soluzioni. 
“Sirius osservò con occhi socchiusi la figura che si stagliava contro l’ingresso della sua stanza – era venuto a salutarlo, a dirgli che Silente gli aveva affidato un’altra missione, mentre lui restava in quelle quattro mura fatiscenti. Quando si rese conto che stava per parlare si alzò di scatto e si avvicinò rapidamente, fissandolo a lungo – cercò di controllare la sensazione di disagio che gli creava pensare che se ne andasse, Merlino sapeva per quanto.” è un classico esempio di testo troppo combatto, che io sistemerei in questa maniera “Sirius osservò con occhi socchiusi la figura che si stagliava contro l’ingresso della sua stanza – era venuto a salutarlo, a dirgli che Silente gli aveva affidato un’altra missione, mentre lui restava in quelle quattro mura fatiscenti./Quando si rese conto che stava per parlare si alzò di scatto e si avvicinò rapidamente, fissandolo a lungo – cercò di controllare la sensazione di disagio che gli creava pensare che se ne andasse, Merlino sapeva per quanto.”, inoltre cambierei quel “cercò” in “cercava”, visto che appena prima sottolinea che Sirius lo fissa “a lungo”, il che rappresenta un'azione prolungata nel tempo, perciò è più corretto l'uso dell'imperfetto rispetto a quello del passato remoto. Anche “Merlino sapeva per quanto” rovina l'effetto drammatico – penso che chiunque pensi al Mago Merlino del cartone con la camicia hawaiana in partenza per Honolulu -, forse avresti potuto scegliere un'espressione o più violenta (“chissà per quanto fottuto tempo” - un po' estrema, ma è per farti capire!) oppure più mesta (“Dio solo sapeva per quanto”, “chissà per quanto tempo”). Inoltre, sostituirei “creava” con “suscitava”, che è più appropriato e più armonioso per l'azione descritta. 
“«Non andartene», sputò con rabbia, scagliando il suo sguardo verso il basso. Remus rise appena, amaramente, giudicando quasi ridicola quella supplica che sperava in vano di sembrare un ordine.”: anche qui i concetti salienti non sono evidenziati al meglio. “«Non andartene», sputò con rabbia, scagliando il suo sguardo verso il basso./Remus rise appena, amaramente, giudicando quasi ridicola quella supplica che sperava in vano di sembrare un ordine.”. Inoltre, “il suo sguardo” è ridondante, visto che per ora è solo di Sirius il punto di vista, sarebbe bastato “lo sguardo”. 
“«Non posso dire di no a Silente, sai meglio di me quanto sia importante.», rispose tranquillo, come se il suo turbamento interiore – palesato anche esteriormente – non lo avesse affatto impressionato. Gli afferrò una spalla, affondando le unghie nella sua carne, inchiodandolo contro il muro – si avventò sulla sua bocca, cercando su quelle labbra la fuga dai demoni che lo perseguitavano da quando aveva messo piede a Grimauld Place, da quando la consapevolezza che non sarebbe mai stato libero dal suo passato l’aveva colpito in pieno, lasciandolo perennemente barcollante e terrorizzato.”: qui non te lo avrei separato, se non fosse che il gesto è così repentino che, secondo me, ha bisogno di uno stacco più netto. “«Non posso dire di no a Silente, sai meglio di me quanto sia importante.», rispose tranquillo, come se il suo turbamento interiore – palesato anche esteriormente – non lo avesse affatto impressionato./Gli afferrò una spalla, affondando le unghie nella sua carne, inchiodandolo contro il muro – si avventò sulla sua bocca, cercando su quelle labbra la fuga dai demoni che lo perseguitavano da quando aveva messo piede a Grimauld Place, da quando la consapevolezza che non sarebbe mai stato libero dal suo passato l’aveva colpito in pieno, lasciandolo perennemente barcollante e terrorizzato.”. Questo sempre ammesso che la frase “Gli afferrò” si riferisca a Remus, come avevo pensato inizialmente, e non a Sirius – come farebbe pensare l'inciso col riferimento a Grimmauld Place -, nel qual caso la costruzione sarebbe sbagliata, bisognerebbe non solo andare a capo ma anche esplicitare il soggetto. 
“Si staccò appena da lui, premendoglisi contro con tutto il peso del suo corpo, avvicinando il proprio respiro affannato al suo orecchio: «Non puoi dire di no a Silente, ma puoi dire di no a me?»”: qui non si capisce che è Sirius a “staccarsi”, non puoi affidarti al dialogo per chiarire la situazione, non quando scrivi in terza persona, il soggetto è meglio esplicitarlo subito. 
“Remus ghignò appena contro il suo collo, prima di gettarsi a sua volta sulla sua bocca e cominciare a spingerlo verso l’interno, fino a farlo crollare sul suo letto - continuò a baciarlo, mordendogli le labbra fino ad assaporare il suo sangue, riducendo in brandelli i suoi vestiti. Sirius sentiva bruciare sulla schiena i solchi che Remus stava scavando.”: anche qui maggior respiro narrativo non sarebbe male. “Remus ghignò appena contro il suo collo, prima di gettarsi a sua volta sulla sua bocca e cominciare a spingerlo verso l’interno, fino a farlo crollare sul suo letto - continuò a baciarlo, mordendogli le labbra fino ad assaporare il suo sangue, riducendo in brandelli i suoi vestiti./Sirius sentiva bruciare sulla schiena i solchi che Remus stava scavando.”. 
“«Silente può benissimo fare a meno di te, non sei insostituibile», soffiò malevolo contro la sua bocca. «Quanto può cambiare l’aiuto di un lupo mannaro?» – avvertì le sue mani intorno al collo, premere quel tanto che bastava per rendergli il respiro difficoltoso. «E a te, quanto cambia la mia presenza?», gli ringhiò contro, tornando ad aggredirlo, senza dargli il tempo di rispondergli.”: nell'ultimo periodo (“gli ringhiò contro”) è Remus a parlare, ma va specificato, perché non è assolutamente chiaro! “«Silente può benissimo fare a meno di te, non sei insostituibile», soffiò malevolo contro la sua bocca. «Quanto può cambiare l’aiuto di un lupo mannaro?» – avvertì le sue mani intorno al collo, premere quel tanto che bastava per rendergli il respiro difficoltoso./«E a te, quanto cambia la mia presenza?», gli ringhiò contro Remus, tornando ad aggredirlo, senza dargli il tempo di rispondere (il “gli” è ridondante). 
“Si svegliò sentendo un peso sollevarsi dal materasso. «Non andartene», ripeté – questa volta si trattava soltanto di un misero lamento, una preghiera che sapeva non sarebbe stata esaudita. Remus non rispose neppure, gli rivolse uno sguardo velatamente contrito e discese silenziosamente le scale.”: 
“Si svegliò sentendo un peso sollevarsi dal materasso./«Non andartene», ripeté – questa volta si trattava soltanto di un misero lamento, una preghiera che sapeva non sarebbe stata esaudita./Remus non rispose neppure, gli rivolse uno sguardo velatamente contrito e discese silenziosamente le scale.” 

3) Titolo: 3/5. 
Il titolo in sé non è male, ma lo trovo un po’ generico e anche un po’ banale. Mi sa di già visto e rivisto, forse anche perché è il titolo di una canzone dei Subsonica e perché la scelta di parole non è particolarmente originale. 
Mi piace invece il modo in cui rispecchia l’atmosfera sfiancata, d’infelicità della storia: da questo punto di vista è estremamente rappresentativo, il che è ottimo. 

4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 12/15. 
Non te la sei cavata male in questo parametro, anche se ci sono alcuni aspetti della tua introspezione che non mi hanno convinta del tutto. 
Parto col dire che mi è piaciuto come hai gestito la coppia: un rapporto squilibrato, segnato dalla violenza – fisica, blanda, e emotiva, devastante – e dai rimpianti, da anni e anni di separazione, solitudine e tormenti. Mi sono sembrati davvero convincenti in questo sbranarsi reciproco, in questo volersi imprimere l'uno sulla pelle dell'altro. 
Per quanto riguarda Remus, sono soddisfatta. Qualcuno direbbe che forse l'hai rappresentato un po' troppo crudele rispetto all'originale (quel ghigno sul suo viso dice tutto!), ma io credo che invece sia adatto: ho sempre immaginato un rapporto abbastanza tempestoso tra i due e, se Remus non attaccasse a sua volta (almeno qualche volta!), finirebbe completamente soffocato da Sirius, la cui personalità parla da sola. 
Mi è enormemente piaciuta la descrizione di come pretenda Sirius per sé, graffiandolo, marchiandolo: mi ha ricordato il Lupo che c'è dentro di lei, e l'ho adorato. 
Per quanto riguarda Sirius, invece, non sono soddisfatta. Le sue battute non sono all'altezza del personaggio, tutto il suo comportamento denota una debolezza che Sirius non ha (o comunque che non è abituato a mostrare apertamente) e, in linea di massima, non l'ho trovato convincente. 
Soprattutto Sirius, che di solito nelle storie eclissa chiunque, in questa non brilla. Manca completamente del suo solito fascino un po' oscuro, del suo magnetismo – la parola perfetta per descriverlo! -, della sua personalità travolgente e un po' sarcastica. Di solito, non si può fare meno di sentirsi attratti da Sirius, nonostante tutti i suoi difetti: in questo testo, quasi scompare. 
Inoltre, ho trovato ben poco credibile lo scoppio d'ira finale. Veramente, mi è sembrato grottesco, poco verosimile – e penso che, a vederlo scoppiare così, Remus non avrebbe mai avuto il coraggio di andarsene! 

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4/5. 
Il pacchetto era: “28) Coppia: Sirius Black/Remus Lupin. 
“Se tu ti allontani, anche un poco, rinascono in me le bufere.” (Paul Verlaine) 
Indicazione: la citazione deve essere il fulcro della storia, ma non deve essere presente fisicamente all'interno di essa (va bene se messa all'inizio, sotto il titolo). 
Per quanto riguarda la caratterizzazione: Sirius non è un personaggio gentile, ma è a tratti crudele. E per quanto Remus possa sembrare buono, è comunque un licantropo: ha, quindi, una “bestia” dentro di sé che deve tenere sotto controllo. 
Quindi la relazione tra i due deve essere tormentata, deve provocare sia dolore che piacere.” 
Mi è piaciuto abbastanza come hai realizzato il pacchetto, sebbene tu non l'abbia rispettato in maniera ottimale. 
La storia di coppia si presenta senz'altro tormentata, in grado di “provocare sia dolore che piacere”: il rapporto tra i due appare squilibrato fin dal principio, pieno di possesso, sbagli, aggressioni e sesso. Sicuramente è un “equilibrio” molto instabile quello che hai scelto di rappresentare, e in questo penso tu abbia rispettato molto bene l'atmosfera richiesta dal pacchetto. 
Anche la citazione mi è sembrata calzante e presente in tutto il testo – fin troppo, se consideriamo l'accesso di rabbia finale di Sirius, di cui ti ho già detto cosa penso! In ogni caso, la storia è stata strutturata su ispirazione di questa splendida citazione di Verlaine, e si vede, quindi ottimo. 
Per quanto riguarda le caratterizzazioni richieste dal pacchetto, penso tu te a sia cavata molto bene con Remus: nelle sue frasi taglienti, nella determinazione con cui se ne va, nel modo di pretendere Sirius, nei graffi che gli scava nella schiena, ho riscontrato perfettamente il suo demone personale – così istintivo, così lunatico, così crudele a tratti. 
Per quanto riguarda Sirius, invece, non ci hai preso: sia per quanto richiedeva il pacchetto, sia come caratterizzazione generale. Il tuo Sirius senz'altro non è gentile, ma non è nemmeno lontanamente crudele: se la battuta su quanto un Lupo Mannaro possa essere inutile per la causa voleva essere un attacco, l'unico a subirne gli effetti è stato lui, che passa per frustrato – dal non poter uscire di casa e dal dover restare, quasi sempre solo, nell'odiata casa della sua infanzia. 
In un altro caso ti avrei penalizzata meno, ma il tuo era davvero uno dei pacchetti più semplici, quindi mi sento di dare una penalizzazione significativa per non aver centrato la caratterizzazione di uno dei due protagonisti. 

6) Gradimento personale: 7/10. 
La storia non mi è dispiaciuta: in linea di massima, mi è piaciuta la rappresentazione della coppia, così tormentata e infelice. Le suppliche di Sirius – mascherate da ordini e provocazioni – mi sono sembrate appropriate, un po' meno il suo accesso di rabbia finale, che mi è parso improvviso e anche non del tutto giustificato, visto che si sveglia in un relativo stato di rassegnazione. 
Anche lo stile e la struttura interna del testo che andrebbe revisionata hanno abbassato il mio gradimento, ma nel complesso la storia mi è piaciuta. 

Giudizio dell’Autrice del pacchetto, _cory_: 25/30. 
La storia si presta sicuramente a una piacevole lettura, ma non credo rispetti completamente il pacchetto proposto. Mi è piaciuta la caratterizzazione di Sirius, ma non mi è sembrato per niente "a tratti crudele". Al contrario non ho apprezzato appieno il personaggio di Remus che ho trovato estremamente OOC, molto freddo e distaccato. 

 

Recensore Master
11/04/18, ore 16:33

Ciao ^^
Sto leggendo tutte le storie del contest.
Devo ammettere che le slash non mi piacciono molto e questa coppia in particolare non mi affascina, ma sono felicemente sorpresa della caratterizzazione che hai dato. Hai quasi scambiato i ruoli qui. Di solito Remus è quello timido, di cui nessuno ha bisogno. Mentre tutti vogliono Sirius. Qui è Sirius a cercare Remus ad essere geloso, frustrato per la sua partenza. Vuole l'amante vicino, lo brama. E il loro rapporto - i graffi, i solchi, fanno riferimento anche al mondo animale e questo parallelismo mi piace moltissimo. Sono animagus e come tali anche nella loro forma umana mostrano caratteristiche bestiali.
La storia si legge bene, è fluido e lo stile è semplice, scorrevole e non appesantisce. E complimenti per il titolo, mi è piaciuto moltissimo, fa capire la fragilità di Sirius e la volgia di riempire quei voti con Remus. Davvero brava.
(Recensione modificata il 11/04/2018 - 04:40 pm)

Recensore Veterano
07/04/18, ore 19:46

Ciao!
Ho quasi finito il "tour" tra le storie partecipanti al contest di Mary xD Entro stasera voglio finire di leggerle tutte! :D
Dunque, una Wolfstar... coppia che a me non ha mai fatto eccessivamente impazzire, ma, a suo favore, posso dire che amo i due personaggi che la compongono, soprattutto Sirius, un personaggio così complesso e affascinante, sia da leggere che da scrivere... *__* Il tuo Sirius è decisamente lui in tutto e per tutto, con la sua rabbia, i suoi tormenti, la sua sfrontatezza, il suo essere così spudorato nel dire e fare le cose schiettamente, anche quando sa che quelle cose potranno ferire chi gli sta accanto. Remus, invece, tutto il contrario, è una persona più pacata e razionale, ma ho amato vederlo vacillare. 
Ciò che mi affascina di loro due come potenziale "coppia" è proprio il loro essere tutt'altro che romantici, il loro volersi appigliare l'uno all'altro più per questioni egoistiche e di sopravvivenza, forse, piuttosto che d'amore inteso nella sua forma più pura... è un'idea di loro due che mi intriga molto. Non so se ha senso quello che dico... come detto più su, la coppia NON mi fa impazzire, è vero... ciò che mi affascina, però, è proprio l'incontrarsi e scontrarsi di due personalità così opposte e ben definite.
Il finale, come è giusto che sia, è amaro, e fa emergere ancora di più la frustrazione di Sirius e di tutta questa passione consumata ma mai totalmente "espressa".
L'unica cosa che non mi è ben chiara della storia è il "significato" del corsivo... sarà che io lo utilizzo per altri scopi, ma in alcune parti l'ho trovato un po' superfluo, come se fosse stato utilizzato più per ornamento che con una motivazione particolare. Spero tu possa spiegarmi :)

In bocca al lupo,

July

Recensore Master
21/03/18, ore 17:41

Breve ma decisamente intensa questa flash. Io amo molto la wolfstar e di solito li preferisco come una coppia affiatata e complice, ma bisogna ammettere che dati i trascorsi sia di Remus che di Sirius, non ci si può stupire di fronte ad atteggiamenti decisamente poco romantici fra i due.
Come in questo caso, ma ciò non significa che fra loro non ci siano amore e passione sinceri, sentimenti così forti che li tengono a galla da tutte le atrocità che hanno visto e subito :(
E comunque sei stata davvero brava a rappresentare il senso di impotenza e disperazione che opprime Sirius...
Complimenti :)