Ed eccomi anche qui, a recensire una delle Gladnis più dolci e ben scritte che io abbia mai letto *___*

C'è una cosa che adoro in particolare di questa storia, ovvero il fatto che preceda glie eventi del gioco e che si riesca ad assaporare quel retrogusto di Brotherhood che adoro. Mi piace un sacco leggere storie che mi danno certe sensazioni familiari che l'anime mi ha dato, per questo questa in particolare mi scalda il cuore.

La prima cosa che si nota, con una certa tenerezza, è l'atteggiamento di Ignis. Il suo modo di fare è sempre lo stesso, sebbene con i tempo abbia maturato rendendolo più maturo e attento, un vero stratega, che però non dimentica di avere dei figli a cui badare e, uno di questi, è Gladio.

Qui ci viene mostrato un pezzo importante della storia, ovvero le prime vere interazioni tra i due personaggi di Gladio e Ignis, a quanto pare non così scontato che potessero essere in sintonia come li conosciamo noi e, soprattutto, ci vengono svelate cose che li rendono ancora più uniti e fatti l'uno per l'altro.

L'ambientazione è una biblioteca, che a pensarci Ignis all'interno, non ci risulta difficile immaginarlo. Cosa però che ci fa sorridere è questo suo atteggimaneto restio nel mostrare i suoi gusti in fatto di lettura, come se fosse costretto a mantenere un certo tono anche quando si tratta delle passioni, come se farle vedere fosse una vergogna e... ama il fantasy, il che lo rende abbastanza in linea col lettore che se sta leggendo una fanfiction su ffxv è perché insomma il fantasy non gli fa così schifo u.u
E' molto realistico questo suo atteggiamento; non rinuncia a ciò che ama ma preferisce che non sia di dominio pubblico, perché il suo compito è quello di non scomporsi mai e certe cose potrebbero invece dimostrare che non è sempre così.

Comunque, la tua capacità di gestire anche Ignis è davvero impressionante, specie quando, nel panico più totale, si ritrova a condividere la stessa sezione di libri con l'ultima persona avrebbe mai immaginato potesse adorare quel genere e, soprattutto, leggere: Gladio.
Il bello è che lo stupore è reciproco perché dopotutto se Ignis è incapace di credere che Gladio ami certe cose, anche lo scudo del Re rimane spiazzato dal fatto che anche a lui piacciano e quindi... dimmi se questo non è già feeling amoroso >_> io sto già urlando ç/////ç

Comunque è molto bella la sidestory che hai creato su di loro, i retroscena di cosa pensa Ignis di lui non conoscendolo ancora bene. Ed è tutto dannatamente realistico, perché Gladio può sembrare qualsiasi cosa, a volte è rude, altre volte sembra davvero senza cuore e senza cervello, invece è un personaggio profondo, in grado di provare emozioni, molto più di altri ed è questo un po' che rende Gladio affascinante e impossibile da odiare. E' un vero e proprio armadio contenente caramelle.

Insomma si scoprono affini, almeno nei gusti e Ignis ne è piacevolmente sorpreso. Seguono anche le stesse serie, e ne sono totalmente affascinati, chiaro segno che quei mondi riescono un po' a oscurare quei loro compiti ardui che spettano loro a palazzo... il che è abbastanza triste, perché passano il loro tempo libero cercando di evadere, con la differenza che da ora in poi non lo faranno da soli, a quanto pare *_____* (ship mode: on).

«Gli opposti, come sempre», commentò Ignis, senza però alcun sarcasmo, mostrando solo un pizzico di divertimento e di sorpresa.
Qui... è come se fosse scattato un interruttore.
Come se Ignis avesse detto: siamo così diversi, l'ho sempre pensato, ma ora questa diversità mi affascina, quasi... mi intriga. Un po' come i libri che tanto amano. Vorrebbe scoprirlo, come vuole conoscere la storia della sua saga, ma è talmente posato che si limita solo a fare quell'osservazione e come sempre è Gladio a fare il passo più lungo, quello che dopotutto serve a far scattare ancora qualcosa.
Anzi, Gladio fa molto di più: mostra la sua vera natura, quella amichevole e giocherellona, quella che prende in giro solo quando qualcuno gli piace, quando gli permette di entrare nella sua vita e... vuole che Ignis ne faccia parte, e la conferma, dopo aver largamente discusso su quanto Ignis sia una mammina, arriva quando spudoratamente gli chiede di chiamarlo col suo soprannome, quello che forse usano davvero in pochi, i più importanti, quelli a cui lo permette perché sono parte della sua vita evuole lo siano per sempre.
Ed è dolce. Loro sono dolci.
La Gladnis ha sempre quel tocco in più, maturo, quasi fiabesco, che la pervade. C'è questo cambiamento tra i due, che diventano tutta un'altra cosa quando sono insieme, sono piacevoli, sono intelluali ed è per questo che leggere storie su di loro è sempre un piacere infinito e questa, in particolare, rimarrà una delle mie preferite in assoluto per l'evoluzione e la dolcezza che la pervade.

Sono felice di averla riletta per recensirla, mi ha scaldato il cuore, di nuovo <3

Miry