Recensioni per
Hasta la verdad, siempre!
di pattydcm

Questa storia ha ottenuto 62 recensioni.
Positive : 62
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/08/18, ore 00:35
Cap. 6:

Qui conosciamo Sky Fall ed il ritratto che ne fai, dal timbro della voce alla maniera che ha nel rapportarsi con Watson, simpatica ed ottimista, me lo fa diventare piacevole subito. Oltretutto, la lettura di questo capitolo diventa davvero coinvolgente perché grande è la curiosità di seguire tutte le fasi della tragica rappresentazione.
“…Hai preferenze sulla posa?..”: suggestiva la scelta che fai fare a John circa il modo in cui Sky deve imitarlo nel “suicidarsi”. Infatti è evidente il riferimento a quelle braccia tese che hanno caratterizzato il “volo” di Sh, quello che è rimasto impresso tragicamente negli occhi di chi è stato costretto ad assistervi con la morte nel cuore.
Toccante e davvero credibile la scena della reazione di John, al salto di Sky nel vuoto, che hai “rappresentato” con partecipazione, in cui lo vediamo rivivere disperatamente le emozioni terribili provate quel giorno, nel vedere il corpo di Sh, o almeno quello era ciò che lui credeva, che si schiantava violentemente sul marciapiede. Quel grido di dolore represso a stento, che ora non avrebbe più ragione di esistere, e quel suo dominare l’ansia cercando di rendere tranquillo il suo respiro, sono immagini che hai reso davvero con efficacia. Mi sembra di essere lì, vicino a lui.
Dal clima angosciante in cui ci troviamo a causa del vissuto di Watson, ci scuote la fresca irruenza di Sky che lo illumina circa la natura delle persone che lo stanno aiutando a ritrovare Sh. Sono “Los Errores”, ognuno di loro con una storia di diversità, particolarissima quella del personaggio che è “volato” giù nella cascata, un ermafrodita, appunto. Mistica e gli altri sono attratti da persone dello stesso sesso. Ma, quello che è importante, come dice il simpatico/a Sky è essere innamorati, perché allora si segue l’oggetto del nostro amore in qualsiasi “zona” si trovi. E diventa davvero patetico il “I’m not gay” energicamente affermato, in TEH, da John alla signora Hudson, sempre più “avanti” di lui in fatto di superamento di schemi mentali e pregiudizi.
Fino ad ora Sh è assente nella narrazione, o almeno vi partecipa solo indirettamente, nei pensieri di John e nel racconto dei personaggi che lo evocano, se non ho capito male, come “Billy”, ma la sua ombra che si proietta su questa storia è sempre più grande e consistente. Non vedo l’ora che entri in scena concretamente e reputo una buona strategia narrativa l’attesa che hai saputo seminare procedendo nella lettura.

Recensore Master
29/08/18, ore 23:39
Cap. 5:

Anche in questo capitolo ci accoglie la tua capacità di “allestire” minuziosamente lo scenario in cui prenderanno avvio le vicende su cui vuoi farci soffermare.
John si sta dirigendo verso il suo (finto) suicidio e l’intreccio della storia si fa sempre più impegnativo ed avvincente.
Ritrovo la tua passione per il magico trasformismo di Arturo Brachetti, che esprimi nella divertente varietà di travestimenti dietro cui si nascondono Fox e Mistica, che tu, qui, fai diventare due insospettabili persone anziane, e John è sempre più sorpreso, coinvolto e, ovviamente, ansioso di ritrovare Sh (“…ci torneremo insieme. Ti ci trascinerò a forza…me lo devi!..”).
Tornando a ciò che ho scritto all’inizio di questa recensione, ho trovato veramente ben ideata la macchinosa progettazione del suicidio di Watson, in cui tutto è previsto persino nei minimi particolari, compresa la credibilità psicologica dell’aspirante suicida che non deve lasciar alcun indizio che faccia presagire il suo tragico gesto. E questa tua analisi caratteriale mi ha colpito particolarmente perché risponde a criteri di verosimiglianza, arricchendo di credibilità la tua storia.
Un altro punto forte di questo capitolo, a mio avviso, è il passaggio improvviso dalla risata tesa e nervosa di John, nel rivivere il clima angosciante di esclusione e di frustrante impotenza da lui vissuto durante il “volo” di Sh dal tetto del Bart’s, al pianto liberatorio cui assistono, partecipi e silenziosi Fox e Mistica, come dici giustamente tu, “concedendogli di tirare fuori il suo dolore”.
Questo punto, dicevo, mi è piaciuto molto, come, del resto, il messaggio di Sh, che viene decriptato, nel quale John ritrova se stesso come l’ “amata casa” alla quale il consulting, nel suo esilio, pensa con tenerezza e preoccupazione.
Ed alla fine ritrovo quel “noi due contro il resto del mondo” che mi riporta ai bei tempi del 221b e dei suoi meravigliosi coinquilini.

Recensore Master
28/08/18, ore 16:40
Cap. 21:

Ciao, in questo capitolo succedono delle cose estremamente interessanti. A iniziare da un'ottima osservazione di Sherlock riguardo al fatto che Mary tema John. Era una cosa alla quale non avevo pensato... o, meglio, avevo scambiato quella che di fatto era paura con del "semplice" sadismo. Da una come Mary, per come l'hai descritta, mi immagino anche violenza gratuita e senza un reale scopo se non il far del male al prossimo. Ma l'interpretazione che Sherlock offre è molto interessante e non soltanto da un punto di vista psicologico, ma anche in previsione di come si svolgeranno i fatti nei capitoli a venire. Sappiamo che Moriarty e Mary sono spietati e sappiamo che vogliono entrambi ottenere ciò che vogliono da Sherlock e John e che non si fermeranno di fronte a persone come i Los Errors che, per quante qualità abbiano, non sono a mio avviso singolarmente dotati come i nostri due protagonisti. Sherlock e John sono una forza della natura insieme ed è questo che secondo me stanno cercando di fare. Anche se malamente devo ammetterlo. Per il momento stanno entrambi subendo danni sia fisici che morali, ma non hanno smesso di amarsi. Anzi, il loro amore è sempre forte e pare essere consolidato. Lo si è visto benissimo in questo capitolo, quel loro cercarsi, il chiamarsi "amore" a vicenda. La voglia, che c'è in entrambi, di fuggire e lasciarsi tutto alle spalle. Cosa che scelgono di non fare perché non sarebbe da loro scappare e non affrontare i problemi. Insomma, Sherlock e John ne stanno uscendo acciaccati, ma sempre più uniti. Di certo Mary è spietata, ma l'idea che abbia in un certo senso paura di John, cambia un po' le carte in tavola. Forse con il giusto piano... c'è speranza per una buona risoluzione del caso.

Ma questo capitolo ha visto tante altre cose stupende. Anthea che sta uscendo benissimo, con una caratterizzazione vera e propria, un personaggio molto forte, capace e decisamente abile. Sa fare il proprio mestiere, ma non mi aspettavo niente di meglio dall'assistente personale di Mycroft Holmes. E a proposito di lui, ho notato che la sua evoluzione dall'inizio è stata pazzesca. O, per dirla meglio, le cose che si sono venute a sapere su di lui e sul passato degli Holmes hanno messo in luce delle qualità che nei primi capitoli non gli venivano riconosciute. All'inizio Mycroft sembrava il cattivo che aveva tradito Sherlock, mettendosi con Moriarty. Ora invece più cose si vengono a sapere e più lui ne esce a testa alta, anche se temo seriamente per la sua incolumità. Da una parte, dall'altra e usando la logica... non uccidi uno come Mycroft Holmes. Lui ha in mano l'Inghilterra, potresti fargli fare qualsiasi cosa se lo tenessi sotto ricatto. Diciamo che temo più che altro le conseguenze della sua prigionia. Per questo sono felice che Sherlock abbia un piano, era la parte che aspettavo. Quello che mi premeva sapere. Certo, ancora non sappiamo i dettagli, ma di lui (e di te) ho piena fiducia.

Insomma, un bellissimo capitolo. Che parla di tante cose e introduce una situazione che sarà sicuramente tosta e dura per tutti quanti loro, ma che non va solo a colmare uno spazio altrimenti lasciato vuoto. Anzi, hai approfondito certi aspetti e chiarito cose che andavano chiarite. Penso soprattutto a tutta la parte sul traditore, che ha spiegato davvero tante cose.
Resto in attesa dell'aggiornamento, ovviamente. Come sempre, gran bel lavoro.
Koa

Recensore Master
23/08/18, ore 23:58
Cap. 4:

Come scrivi nelle Note iniziali, in questo capitolo ci sono gli addii con cui John prepara lo scenario del suo conto suicidio.
La tua trovata narrativa, quella appunto della sua finta morte, lo accosta, in modo originale, a Sh ed al suo tragico ma falso volo giù dal tetto dl Bart's. Argomenti, il Reichenbach ed il post Reichenbach, che hanno prodotto nel fandom migliaia di parole ed immagini più o meno credibili. Qui da te c'è, in più, un clima d'intrigo e di suspense che costituiscono un motivo in più per gustarne la lettura.
Dunque anche Watson si prepara a far credere di essere morto suicida e allestisce lo scenario in cui inserire il “tragico” evento. Prima saluta la sorella, che è per lui l’unica persona di famiglia rimastagli, poi ritorna al 221b. Ed in questo punto inserisci una riflessione sulla signora Hudson che ho trovato davvero interessante e ben costruita, non banale perché rispetta pienamente l’IC riguardante la figura della simpatica Martha.
Ritrovo con piacere, per esempio, quel “senza la quale l’Inghilterra crollerebbe”, pronunciato, con parole un po’ diverse, da Sh in ASIB che mi riporta ai tempi mitici delle prime due Stagioni BBC, ed il rapporto così particolare tra lei e i due inusuali coinquilini, più simile a quello tra una madre verso i suoi figli un po’ scapestrati che a ciò che lega la proprietaria di un appartamento e chi vi abita.
Un momento veramente forte di questo capitolo è rappresentato dall’incontro tra John e Lestrade grazie al quale ci fai conoscere molti aspetti particolari del passato di Sh, molti tragici sospetti sul vero motivo della sua particolare personalità. Forse la bambina della fotografia è la terribile Eurus che in TFP ha devastato la famiglia Holmes e l’infanzia di Sh, imprimendo in lui cicatrici affettive tremende. Comunque sia, Watson ora va verso la scoperta di quello che è successo veramente, accompagnato dal calore della stretta di mano del buon Greg. Molto interessante.
(Recensione modificata il 23/08/2018 - 11:58 pm)

Recensore Master
22/08/18, ore 23:35
Cap. 3:

In questo terzo capitolo ci fai seguire con verosimiglianza ciò che accade tra John e Peter, il cantante di strada, che l’ha colpito con la sua casuale ma carismatica presenza.
I due arrivano al 221b, in cui gli ormai mitici diciassette gradini sembrano gridare vendetta per l’intrusione dello sconosciuto. Ma abbiamo di fronte, e tu ce lo stai descrivendo con lucidità, un John disorientato e preda della disperazione che cerca in tutti i modi di colmare il terribile vuoto lasciato da Sh.
Mi è piaciuta molto la scena in cui Peter, quasi come si trovasse di fronte ad una persona, prende il violino e lo suona, travolgendo John con un’ondata di ricordi e di emozioni perdute.
Interessante questo momento che tu hai descritto con attenzione e credibilità, in cui sono protagonisti i movimenti dell’ospite inconsueto e le sensazioni che sconvolgono Watson. Oltretutto ho gustato la tua capacità linguistica di scegliere i vocaboli più adeguati a ciò di cui stai scrivendo (es: “…Ne saggia il crine… sonate più profonde e introspettive… si sta fondendo con lui…”).
Originale e “ardito” il tuo sostituire la figura di Sh che suona il suo violino con quella di una persona completamente diversa e sconosciuta: da sherlocked disperata quale sono, griderei all’orrore di un simile ardire ma da buon lettore quale mi ritengo trovo la tua scelta narrativa curiosa ed intrigante.
Ed il capitolo prosegue con colpi di scena che delineano un quadro piuttosto avvincente che reinterpreta il “volo” di Sh dal Bart’s inserendolo in una trama in cui altre figure, tra le quali Peter e Misty, entrano nel gioco mortale organizzato da Moriarty.
Un’osservazione sulle caratterizzazioni dei personaggi e sui loro fulimei travestimenti: davvero riusciti.
Arriviamo alla conclusione con un John allibito di fronte alla scoperta che il suo coinquilino non è morto. “The game is on”.

Recensore Master
20/08/18, ore 20:41
Cap. 20:

Ciao, di questo capitolo mi piace il parallelismo tra quello che succede a Sherlock e ciò che sta capitando anche a John. Sono entrambi feriti e in gravi condizioni e svengono praticamente nello stesso momento, per poi riprendersi (almeno per il momento). Lo hai reso benissimo, comprensibile soprattutto e in queste situazioni la "comprensibilità" di un dualismo simile non è per niente scontata. Anzi, è molto facile cadere nel "eh?" e lasciare il lettore confuso o, peggio, costringerlo a rileggere. Nel tuo caso lo hai gestito perfettamente, è chiaro che a entrambi accade pressoché la stessa cosa e tutti e due tornano in vita per una sorta di miracolo.

Il capitolo è molto di passaggio, nel senso che fa tirare il fiato rispetto all'angst del precedente e lascia il lettore un po' tranquillo in attesa di ciò che avverrà e che, si intuisce, essere piuttosto forte e drammatico. In effetti, questo loro star male, aiuta anche noi a prenderci una piccola pausa. Allo stesso tempo, però, la parte che hai inserito riguardo Jane l'ho trovata davvero molto interessante. Non mi aspettavo che inserissi qualcosa in questa chiave, più mistica (?), di realismo magico (??) e in un certo senso all'inizio mi ha proprio spiazzata. Non me lo aspettavo. Poi mi sono detta che mi piaceva tantissimo, specie l'idea che la piccola Jane si sia sacrificata per Sherlock e John. Sai, all'inizio io credevo che il parlare con Jane, di Sherlock, fosse una proiezione del suo Mind Palace (un po' come John). Pensavo insomma che fosse parte delle sue fantasie. Non credevo che potesse essere un qualcosa di simile, è stato inaspettato e davvero una bellissima scoperta. Aiuta anche il capitolo a non essere una mera parte di passaggio, ma porta avanti la trama nell'altro senso ovvero nel rapporto tra Sherlock e John. Anche perché il dialogo tra John e Jane è molto incentrato sull'amore che Sherlock nutre per John e sulle paure di questi di non essere abbastanza. Quindi hai comunque portato avanti la trama e l'introspezione dei personaggi. Al solito molto curata.

In ultimo ho trovato apprezzabile Anthea, nonostante io non riesca proprio a immaginare Mycroft con una donna, lei l'hai resa apprezzabile. Per il futuro spero che non ci sia troppo angst ecco...
Koa

Recensore Master
19/08/18, ore 23:07
Cap. 2:

Il capitolo inizia con una lucida e dettagliata descrizione della visita di John al cimitero, con uno sguardo acuto a ciò che lo circonda e un'analisi accurata di quello che prova di fronte alla lapide in "marmo nero, ottima scelta per rappresentare ciò che lui è stato". Frase, questa, che ho trovato particolarmente indovinata nei riguardi di quell’elemento funebre, nel caso di Holmes così inquietante, perché, almeno da ciò che abbiamo visto in TRF, non custodisce alcun corpo.
Il monologo di John è riuscito e privo di banalità perché riporta con verosimiglianza il suo stato d’animo.
Ma il punto che, per me è il più forte nel capitolo, è l’incontro tra Watson e il particolare cantante di strada cui fai interpretare la bellissima “Dolcenera”. Ti confido che, per un attimo, ho pensato ad un travestimento di Sh particolarmente riuscito ma, poi, ho lasciato cadere tale ipotesi perché la caratterizzazione veramente efficace che ne hai fornito mi ha convinto del contrario.
Secondo me, l’inserimento di questo particolare personaggio, ha generato delle significative suggestioni perché John, devastato dalla (finta) morte di Sh, sta vivendo un periodo di estrema fragilità e cerca di colmare il vuoto, che sente intorno a sé, con sensazioni nuove ed illusorie.
“…un salto nel vuoto…”: così definisci con precisione ed efficacia quel suo abbandonarsi al caso e all’indefinito.
Ovviamente lo segui quasi con affetto e comprensione in quell’avventura che m’incuriosisce molto.

Recensore Master
17/08/18, ore 16:09
Cap. 1:



Spunta dalla lista delle "storie da recensire" la tua long, mai dimenticata.
Quindi eccomi qui per lasciarti qualche osservazione, anche perché un Autore che fa il suo primo ingresso
in una Sezione tanto "movimentata", subito con il progetto di una long che si mostra interessante, va accolto. Mi ha incuriosito il titolo che mi è sembrato lontanissimo dalla Londra di Sh e John.
Ci accogli subito con l'atmosfera sconsolata e vuota del post Reichenbach, che ha alimentato la fantasia di chi scrive con proposte varie e numerose perché non abbiamo notizie precise, forniteci dalla sceneggiatura delle Serie BBC, sul modo in cui Watson ha affrontato il vuoto lasciato dal (finto) suicidio di Sh.
Dalla desolazione del 221b fai emergere quattro scatole che riportano a John, dolorosamente, la figura del consulting. Ma è il passato di Holmes, più "popolato" e sofferto di quello che s'immaginava Watson che riaffiora vivido sotto forma di foto, oggetti particolari, persino una lettera ed arricchisce la sua sociopatia di una
dolce sfumatura d'umanità e di sentimento.
Veniamo così a conoscenza di un legame precedente tra Sh ed un certo Victor che sembra proprio essere andato in crisi per l'atteggiamento codardo di quest'ultimo. Ecco quindi che dalle scatole misteriose emana la sconfitta di Sh nei confronti dei sentimenti che, per lui, non hanno certo costituito un vantaggio. Non per quanto riguarda Victor, non per la triste fine del suo cane, non nei confronti della misteriosa bambina (Eurus?) che compare nell'immagine del gennaio 1981.
Ho trovato molto significativa la frase che condensa la riflessione di John riguardo al contenuto che ha trovato: "...L’amore chiuso in tre scatole, ecco dove lo teneva....".
Oltre a questo materiale compaiono delle immagini in cui compare Sh assieme ad un altro e tra loro non sembra solo amicizia.
Un bel capitolo.

(Recensione modificata il 17/08/2018 - 04:13 pm)

Recensore Master
14/08/18, ore 09:22
Cap. 19:

Ciao, beh, è stato un capitolo sorprendente diciamo così. In un primo momento non mi era del tutto chiaro dove volessi andare a parare. Il capitolo inizia col racconto più dettagliato di come Mary e John si sono conosciuti, e in un primo momento ero sì spiazzata, salvo poi capire che era un'introduzione (se così vogliamo chiamarla) alla scena successiva ovvero al momento in cui capiamo che John è davvero caduto nella trappola di Mary Moran. Quello che più mi ha impressionato della prima parte è la maniera in cui appare l'approccio di Mary. Nel senso, nella serie è tutto molto diverso. Mary non lavora con Moriarty, non c'entra niente con lui. Lei lì vuole solo rifarsi una vita, quindi per quanto bugiarda sia stata, non ha comunque raggiunto questi livelli. Qui, non so forse già sapendo chi è in realtà, tutto quello che fa risulta squallido e viscido. Appare in una maniera davvero spiacevole, specialmente per come ha trattato John. Forzarlo a un rapporto sessuale approfittando del suo essere ubriaco (c'è stato un momento in cui ho temuto che fosse incinta!), la finta preoccupazione per il suo stato, il preoccuparsi per come sta e per come non sta... suona tutto falsato e finto. Fa davvero un orribile effetto, il che la rende un villain perfetto a mio avviso. Io in genere non amo Mary nel ruolo di un cattivo così spietato, ma quello che sto apprezzando è la profondità psicologica che le stai dando. La storia che le hai costruito, in fondo qui siamo in un universo alternativo, è credibile e convincente. Insomma, Mary è una bella stronza ecco. Ma anche un personaggio spietato e imprevedibile per la sua cattiveria, credo che potrebbe uccidere persino Moriarty stesso. E a proposito di lui, non sono ancora del tutto convinta che sia vivo per davvero, ma quello che Mary si lascia sfuggire qui è stupefacente. Non avevo capito che fossero fratelli e non è stato nemmeno questo a sorprendermi, quanto il profilo della madre e soprattutto il suo. Qui ci vorrebbe uno psichiatra formato famiglia per mettere a posto tutti quanti... Voglio dire, ce ne fosse uno sano!

Ad ogni modo, nel dialogo con John io ammetto di aver avuto un po' di paura. Lei sembrava determinata ad attuare il proprio piano. Mi pare evidente che Mary abbia avvicinato John non solo per scoprire cose su Sherlock, come voleva Moriarty, ma anche e soprattutto perché lo aveva scelto. Beh, c'è stato un momento in cui ho temuto che ce la facessero perché aveva ragione, ormai sono divisi e soli. Poi però arriva l'angelo custode. John non sa bene chi sia, ma sa che chiunque sia arrivato a salvarlo, è stato mandato da Sherlock.

Alla fine il capitolo, in parte, si risolve. Nel senso che Anthea riesce a salvare John e a portarlo in salvo, anche se sono preoccupata per la sua salute. Mi pare chiaro però che il peggio deve soltanto arrivare. Per quel che riguarda il rating, per ora non ho letto niente da "rating rosso". Però magari potresti metterlo per sicurezza, ho già visto che hai inserito tutti gli avvertimenti necessari. Non so... magari per star tranquilla.
Koa

Recensore Master
07/08/18, ore 08:19
Cap. 18:

Ciao, questo capitolo è stato assolutamente sorprendente e ricco di rivelazioni interessanti, alcune delle quali proprio non mi aspettavo. Che ci fosse qualcosa di strano tra i Los Errores, si era intuito. Nel senso che pareva che tra alcuni di loro corresse del risentimento e che Sherlock fosse indirettamente collegato a questi sentimenti non detti. Ma che addirittura uno fosse un traditore, proprio non l'avrei mai detto. Ma in questo penso che Sherlock avesse ragione più di tutti, un gruppo di giornalisti che va alla ricerca della verità e che la proclama ai quattro venti, facendo delle attività che svolgono un vanto, che non riescono a vedere la verità che hanno sotto gli occhi. Quanto meno contraddittorio da parte di persone tanto sveglie, ma immagino che quando si tratta di rapporti personali siano un po' tutti meno lucidi. Alla fine però è andata piuttosto bene, il traditore è stato perdonato diciamo così... o, almeno, le sue ragioni sono state comprese. Dalla sua aveva il fatto che Moriarty è uno che manipola le persone, che sa tirare fuori il peggio da ognuno. Lo ha fatto anche questa volta, approfittandosi del più debole. Un atteggiamento tipico e quasi ovvio, da parte di uno come lui. Ad ogni modo, questa rivelazione ha dato modo di farci capire alcune cose che altrimenti non mi sarei spiegata. Ad esempio come ha fatto Moran a sapere che il suicidio di John era una finzione, per esempio.

Per quel che riguarda invece Sherlock, beh le sue mosse sono state l'altro pilastro narrativo del capitolo. Che non volesse starsene in un letto a vedere John che va a sfidare Moran, questo era chiaro. O, meglio, lo era se si vuole tenere Sherlock IC. Come lo è stato fino a questo momento. Sherlock farebbe esattamente così nella serie, non direbbe nulla a John per non farlo preoccupare o stare in ansia, ma agirebbe nell'ombra. Qui cerca di salvare le due persone più importanti della sua vita ovvero John e suo fratello, lo cercherà di fare nel modo in cui gli è tipico ovvero dando tutto se stesso. L'accenno a dover scegliere tra uno e l'altro, mi ha ricordato quella scena di The Final Problem. Quella in cui Sherlock decide di sacrificare se stesso per salvare le due persone che ama. Là va a finire bene, ma perché Eurus non era disposta a far finire il tutto secondo le regole di un'altra persona. Qui non so davvero come potrebbe finire, specie perché Mycroft mi sembra in un concreto pericolo e molto più di John che ora ha un angelo custode alle spalle. A peggiorare ulteriormente le cose c'è il fatto che Sherlock è stato ferito gravemente e ha appena subito un'operazione. Le cose non saranno facili, insomma aspetto il nuovo capitolo per confermare alcune teorie che mi sto facendo. Specie su Moriarty. Io ho il sospetto che non ci sia nessun Moriarty. O meglio che ci sia stato, ma che ora a capo di tutto sia solamente Moran che ha tenuto vivo il nome. Se fosse così sarebbe grandioso!

Koa

Recensore Master
02/08/18, ore 15:02
Cap. 17:

Ciao, direi che all'alba del capitolo 17 posso anche lasciare una recensione. In realtà potrei sembrare pessima, ma ho iniziato a leggere la storia a fine giugno, però poi a luglio ho dovuto mollare completamente il sito per un po', a causa di problemi personali, e ho ripreso solo qualche giorno fa a leggere fan fiction. Ho recuperato l'altro giorno quest'ultimo capitolo e penso sia giunto il momento di dirti due parole. La prima è mi è davvero piaciuta fino a questo momento, e sono anche rimasta piacevolmente impressionata da diverse cose. Ma procederò per punti e commenterò in modo generico tutti i capitoli, senza soffermarmi troppo su singoli fatti e avvenimenti, altrimenti non finisco più.

-La prima cosa che mi ha colpito sono i personaggi originali. Hai creato un ambiente ricco di personaggi, tutti molto interessanti dal primo all'ultimo. Personaggi anche con caratteristiche caratteriali (perdona il gioco di parole), ben specifiche e spesso anche molto marcate. Ne hai inseriti alcuni di contorno, altri invece che fungono da co-protagonisti. Insomma non servono soltanto per dare credibilità al muoversi sulla scena di John e Sherlock, ma hai costruito la trama attorno a questi giornalisti spagnoli che ti sei inventata tu. Trovo la scelta anzitutto coraggiosa, perché inserire così tanti OC non è una cosa semplice e soprattutto non è scontato il fatto che possa piacere ai lettori. Essendo questa una sezione su Sherlock BBC, potrebbe anche non piacere il fatto che dei personaggi originali abbiano un così ampio spazio all'interno degli avvenimenti. E poi c'è anche una notevole difficoltà, qui ci sono tanti personaggi da caratterizzare e storie personali da delineare e da tenere a mente mentre si scrive, in questo hai fatto un lavoro enorme. Oltre che ottimo, naturalmente. Mi è piaciuto anche il modo in cui cambia la percezione di John dello stare in questo gruppo. All'inizio c'è sorpresa e forse anche curiosità, poi ammirazione perché sanno fare cose incredibili e dei travestimenti che mascherano completamente le reali fattezze della persona. Hanno un'abilità che sorprende un John che è un uomo non facile da sorprendere, se si pensa che aveva vicino Sherlock che gli avrà alzato di un bel po' gli standard. Ma ora, negli ultimi capitoli, le cose stanno un po' cambiando. E la percezione di John è mutata ulteriormente. Se all'inizio c'era stupore e curiosità, ora c'è preoccupazione. C'è troppo non detto tra i Los Errores e un risentimento da parte di alcuni, nei confronti di Sherlock, che fatico realmente a comprendere e che temo potrebbe rendere difficoltosa una buona risoluzione dei fatti. Sembra ci sia dell'altro sotto in aggiunta a quello che stato già detto riguardo al caso degli spogliarellisti che Sherlock ha seguito il passato, un qualcosa che giustifichi il risentimento molto marcato di alcuni per Sherlock. Questa però è soltanto un'impressione mia, magari sbaglio.

-Altro punto di forza è indubbiamente la psicologia di tutti i personaggi, e non solo degli OC ma di tutti da Greg a Mycroft, fino ai Johnlock. L'ho trovata davvero pazzesca, tanto che ci sono passaggi in cui ho avuto l'impressione l'elemento principale di trama fosse lo sviluppo psicologico dei personaggi e non la parte di azione/spionaggio. Non è mai facile trovare approfondimenti del genere, insomma caratteri così complessi. Qui invece è tutto sviscerato a un livello superiore, le azioni e reazioni dei due protagonisti sono molto realistiche. Leggendo mi dicevo che è così che una persona reagirebbe in una situazione del genere. Anche questo, per quanto possa apparire come un concetto elementare, non semplice da trovare in una fanfiction, dove si tende sempre un po' troppo a romanzare la realtà e quasi a falsare i caratteri e le reazioni in dati momenti.

-La parte di azione. Devo dire per prima cosa, che a mio avviso ci sono un po' troppe "finte morti" e tanto che a un certo punto sfiora l'inverosimiltà. Nel senso che John finge la propria morte, Sherlock la finge due volte, Moriarty ha finto anche lui la propria morte... Non è necessariamente un elemento negativo, anche perché ognuna ha un significato preciso all'interno della trama generale. Ed è anche vero che, senza anche solo una di queste, la storia non avrebbe retto per così tanto. Quindi diciamo che capisco la necessità narrativa e il motivo per cui l'hai fatto, ma a mio avviso resta tutto un po' forzato. Ma a parte questo dettaglio il filone della trama riguardante il ritorno di Moriarty e Moran, mi piace veramente molto. Soprattutto mi piace come stai facendo scoprire gli antagonisti. In un primo momento credevo che Mycroft fosse realmente una persona "cattiva" (non mi piace come termine, è troppo semplicistico a mio avviso e specie se si pensa a Mycroft). Fa cose che non sono di immediata comprensione e in un primo momento mi ero detta che non avrebbe mai agito così. Poi andando avanti, invece, qualcosa si apre. Scoprire il passato di Sherlock (e Jane), capire cosa è successo quando erano bambini e la loro vita che s'intreccia già allora con quella di James Moriarty... la trama è ottima e complessa. E gli antagonisti vengono svelati poco a poco. Moriarty c'è sempre. Si intuisce che c'è lui dietro a tutto quanto, ma non è chiaro subito in che formula. Moran invece è stata la sorpresa, hai seguito una delle teorie che vedeva Mary come Sebastian Moran, e mi è piaciuto come la stai facendo scoprire. Fredda, spietata, senza scrupoli, danntamente brava... mi hai ricordato una parte del carattere di Mary per come ci è stato presentato in His last vow. Insomma, lo so che non è ancora finita e che tanto deve ancora venire, ma mi è piaciuto moltissimo come stai delineando il tutto.

-I dettagli! Ce ne sono un'infinità. Io personalmente sono un'amante dei piccoli particolari, sono da sempre convinta che siano questi che ne fanno una storia ottima. A iniziare da tutti i dettaglo medici inseriti, anche durante l'operazione di Sherlock, le frasi in spangolo... fino a quelli riguardanti il mondo delle spie, i travestimenti, la tecnologia, eccetera... Hai fatto un lavoro molto complesso, e si vede.

-Ultimo punto, la Johnlock. La tua non è una storia molto introspettiva, ma essendo tanto psicologica riesci a compensare benissimo e a far trapelare i sentimenti di John e Sherlock. Avendo letto tanti dei capitoli tutti di filato (nonostante la pausa), mi sono letteralmente immersa nel mondo di John, prima e di Sherlock, successivamente. Ho fatto il tifo per loro fin dall'inizio e vederli riuscire finalmente a parlarsi e a cercarsi anche, in questo modo tutto loro di comunicare, mi è piaciuto moltissimo. Stupendo il vederli cambiare mano a mano e proprio per via di questo loro stare insieme. John è già diverso ora, non reagisce alle provocazioni come avrebbe fatto un tempo. Si trattiene per amore di Sherlock e di ciò che stanno facendo. E Sherlock è uguale, cerca sempre di proteggere John ma è più aperto e mi piace molto la maniera in cui lo cerca. 

Per quel che riguarda i capitoli a venire, temo per quello che potrebbe fare Sherlock (ovvero pazzie) e soprattutto temo per Moran, che sembra essere davvero ma davvero spietata. 
Resto in attesa.
Koa

Recensore Master
09/07/18, ore 11:49
Cap. 14:

Ho i brividi ho dovuto leggere la Storia in due mansh perché la prima parte quella dove MC sta a casa sua mi ha messo i brividi per la filastrocca.... Che non la sapevo tutta ma adesso è davvero inquietante hai fatto bene con Google sempre ancora più incomprensibile. Non credevo che il punto di vista scelto fosse il suo credevo non so perché quello si Moriarty. Ma MC ci sta troppo bene lo sempre pensato come misteriosi anche nella serie TV ma alla fine fragile come pochi e molto solo. Questa storia mi piace sempre di più ed i colpi si scena si sprecano davvero. Lastrade è più intuitivo di quel che penso ha volte dimentico che lavoro faccia.... Bellissimo a davvero ma voglio sapere dove è Scherlock. Io sono perché tutti vogliono JHON.... Chi nn vorrebbe un Jhon Watson per casa un pazzo.... Alla. Prossima

Recensore Master
02/07/18, ore 12:28
Cap. 13:

Oh my good ho I brividi di terrore per questo capitolo davvero e poi io finale mi molli così??? JHON era così vicino ed invece è arrivato Mory io davvero nn so sei davvero brava a creare suspance ed ha descriverlo bravissima.... La scena del capitano stavo male sono così carini insieme... Quindi direi che il primo piatto è finito? Adesso iniziano i secondi?

Recensore Master
26/06/18, ore 11:10
Cap. 12:

Wow wow wow che capitolo davvero un piacere da leggere e quando sono arrivata alla fine ho pensato e che cazzo succederà ancora... Quindi è arrivata anche Mary fortuna che questo Jhon non si fa abbindolare e ringraziamo anche la donna che non guasta mai... Capitolo ricco e bellissimo mi è piaciuta l alternanza coccole /panico con l azione vera e propria. Il nostro solfato geloso è sempre bellissimo e Fox mi piace anche se tieni le mani lontano.... Bellissimo capitolo come sempre

Recensore Master
20/06/18, ore 11:00
Cap. 11:

Dio io ti adoro tu hai citato cuore selvaggio??? No ma è la mia telenovela preferita l ho salvata in italiano sul santo you tube. Tornando a cose serie wow davvero la storia è bellissima e intricata a livelli incredibili ma è scritta bene e si legge che è una meraviglia senza perdersi quindi grandissima... Io adoro ogni personaggio ma Jhon e sempre il mio preferito li in mezzo e come un pesce fuor d acqua ma lui ci sta bene il nostro soldato... Spero anche io che MC non so prima o poi sia buono anche se quello che ha dovuto affrontare da bambino non è meno peggio di Scherlock anzi forse le conseguenze le porta ancora adesso e non sa più cosa fare... Comunque i cliché in questo caso ci stava benissimo l'amica con il marito della migliore amica perfetto e talmente banale che non ci penseresti mai associato a scherlock e ci sta benissimo... Quindi che dire come dice mistica o Angela? Ora non ricorda la versatilità e la migliore cosa io concordo con lei e che l'operazione romeo è Giulietta abbia inizio....