Ciao, sai che non avevo realizzato che questo era l’ultimo capitolo? Infatti sono rimasta lì, sospesa, aspettando una risposta che non sarebbe mai arrivata alla domanda finale del moro.
Questo capitolo è molto intenso a partire dalla descrizione dei luoghi che mi affascina sempre e che tu riesci sempre a rendere magnificamente.
Sono rimasta anch’io avvolta da questa atmosfera che mi ha fatta sentire leggera e come desiderosa di lasciarmici abbandonare. Un po’ come il nostro Naruto che si sente stretto nei panni non suoi di Tokyo e si spoglia, tornando a essere quello che è sempre stato.
Speravo che i due si baciassero e alla fine così è stato anche se devo dire che mi aspettavo quasi un qualcosa di più, anche alla rivelazione di Naruto del fatto che sperava che il moro lo seguisse, ma probabilmente non sarebbe stato da loro ed è giusto così, come interessante e giusto un finale di questo genere, anche se io spero sempre nel lieto fine, invece qui sia più sospesi. Ovviamente nessuno mi vieta di fantasticare sul futuro però questo senso di sospeso mi ha lasciata così, un po’ annaspare nel vuoto e con un po’ di amaro in bocca, ma dall’altra parte da molto bene un senso di continuità, di una vita che é appena all’inizio, perché entrambi sono giovani e hanno una vita davanti a loro, piena di vie, scelte che li porteranno in strade altrettanto numerose.
Perdonami se ho usato tante volte la parola “sospesa”, ma è proprio così che mi sento, un po’ sospesa.
Ti segnalo solo che in questa frase “Pigia la fronte contro la sua piegandogli quasi collo.” penso manchi un “il”.
Alla prossima, kiss

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È un finale così triste da essere deludente, giuro. Perché devi far terminare tutto con il fantasma di un'imminente separazione? Perché la tua storia finisce dove quelle degl'altri cominciano?
Vabbè, finiamola con le domande retoriche e cominciamo seriamente.
C'è un aspetto che mi è piaciuto particolarmente ed è il realismo di un finale così. Nel senso che non c'è niente di spettacoloso, Naruto non decide di abbandonate Tokyo per restare con Sasuke. Sasuke non decide di lasciare il suo schifoso villaggio (che nonostante tutto nasconde ancora segreti, è non è forse che ciò che ci è familiare ci sembra banale solo perché abbiamo rinunciato a cercare il nuovo e sorprendente nella quotidianità?). C'è solo un bacio, che era così atteso e agoniato da bastare a riempire ogni vuoto, e un giorno strappato alla frenesia della vita. Niente più.
Questa storia è una grandissima presa in giro, perché ricorda tristemente quanto ogni scelta nella vita sia un salto nel vuoto dal quale non si può mai tornare del tutto indietro, una rinuncia e una conquista al tempo stesso. Crescere vuol dire sacrificare. Naruto è quello che fra i due ha fatto la scelta più scellerata, ma al tempo stesso più coraggiosa. È quello che ha saltato e nella caduta è rimasto a guardare Sasuke che restava ostinatamente aggrappano al suo appiglio sicuro.
Non so, forse per questo mi fa male leggerla, per quel senso di "non importa quello che scegli, tanto qualcosa te lo perdi comunque per strada". È orribile. Privo totalmente di tutto quel fluff di cui mi à bevevo quotidianamente.
Faccio un ultimo appunto, cioè rinnovo un pensiero, scrivere al presente non è per tutti. Tu la gestisci magnificamente, molti non ce la fanno. Senza nulla togliere a nessuno, ieri ho letto una ff al presente così noiosa e pesante da stupirmi ancora una volta di quanto tu possa essere brava nel padroneggiare questo ostico tempo verbale. Cioè non c'era proprio paragone, il modo che hai di ammaliare, affascinare, creare immagini, atmosfere e momenti è una dote di cui dovresti andare più fiera. Quindi davvero, come sempre, grande lavoro.
Anche se il fatto che questo capitolo sia la fine è così giusto e sbagliato al tempo stesso da essere vomitevole.
(Recensione modificata il 13/04/2018 - 03:17 pm)

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