"non mi avreste creduto" ... un modo carino per dire "sei bietolo, Lia..." XDDDDD * schiva un lighting bolt*

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Ed eccomi qui!
Comincio subito col dire che l'argomento di cui parla questa piccola flash mi è molto caro e che vederlo finalmente trattato all'interno del fandom mi ha piacevolmente sorpresa! Personalmente, avrei preferito una storia un po' più lunga, sono del parere che qualche paragrafetto in più non avrebbe guastato, dato che su tale questione ci sarebbe parecchio da dire, ma qui si parla di scelte stilistiche e anche così la storia risulta davvero gradevole, seppur un po' inconcludente. 
Ciò nonostante, critiche a parte, posso dire di aver davvero apprezzato questo componimento!
Non sono una grande fan del cavaliere dell'Ariete e, a esser sincera, il suo fancazzismo mi ha sempre irritata da morire, specialmente perché lui non è nemmeno obbligato da chissà quale regola divina, anzi! Avrebbe potuto effettivamente contribuire in qualche modo, aiutare in maniera più consistente i bronzini durante la saga delle Dodici Case, provare a fare qualcosa per la situazione di Atena... invece no, ha sempre trovato scuse patetiche per starsene lì a fare l'ignavo, come ha fatto anche in questo caso dinanzi alla rabbia di Aiolia. "Così doveva andare" era proprio la peggiore risposta che potesse dargli, ci credo che al povero leoncino siano presi i cinque minuti! Ed è comprensibile anche che Milo non riesca a dar torto ad Aiolia (se ci pensiamo, non intervenendo sta ripagando Mu con la stessa moneta, il che è abbastanza divertente, LOL). 
Sul fatto che i colleghi non avrebbero creduto alle sue parole l'Ariete non ha tutti i torti, lo ammetto. E qui, infatti, entra in scena pure Dohko (altro ignavo di prim'ordine), il quale, invece di provare a intervenire sfruttando il suo prestigio (insomma, Dohko - in quanto sopravvissuto alla precedente Guerra Sacra - era una figura di spicco all'interno del Santuario. Se avesse provato a parlare avrebbe avuto maggiori probabilità di esser creduto), ha preferito non muovere un dito. E sarò drastica, se i Gold Saint sono stati decimati la colpa è anche sua e di Mu, non solo di Saga, Kanon e compagnia bella. 
Insomma, in conclusione, è davvero triste che Mu non riesca minimamente a comprendere la sofferenza di Aiolia, beccandosi per questo non uno, ma ben due cazzottoni in piena faccia. E giustamente, direi!
E niente, temo di aver lasciato una recensione un po' delirante, meglio terminarla qui, lol. In ogni caso, sappi che letto questa flash con piacere, spero parlerai ancora di questa tematica in futuro!
Alla prossima! 

(Recensione modificata il 15/05/2018 - 10:27 pm)

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Brava.
E non lo dico ironicamente.
Personalmente, un tema simile preferirei svilupparlo in più parti, ma è una scelta personale.
Tuttavia, l'idea di fondo è splendida: Aiolia non ha dimenticato quel che ha passato (tredici anni di ostracismo, mica bazzeccole) e dice a Mu quel che merita.
Perché sì, Mu, a rifletterci, nella serie non ci fa una bellissima figura e non la fa manco qui.
Passi il temere di non essere creduto (e qui c'è da chiedersi perché Doko non abbia incoraggiato Mu a parlare), ma il dire "così doveva andare" è un'offes a quanto Aiolia ha sofferto.
Manco un "mi dispiace"? Ma Mu è convinto di avere sempre ragione?
Praticamente lui e Doko, con la loro stupidità, hanno permesso che l'esercito fosse decimato (visto il grande senso critico dei Gold... Quelli sarebbero capaci di credere ad Athena, anche se ordinasse loro di compiere un Olocausto nucleare). E questo perché?
Perché dovevano fare i bronzini bella figura, in nome di non si sa cosa.
E almeno tu, per quanto in poco spazio, hai fatto vedere che tredici anni di risentimenti non scompaiono così, in nomine Athenae.
Brava.

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Ma ciaooo!
Beh, in effetti io me la sarei posta ugualmente una domanda se fossi stata nei panni di Aiolia, per cui lo capisco >.

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Idea interessante...peccato che alla fine non si giunga ad una risposta in ogni caso - non a quella che ogni fan vorrebbe sentire almeno, ma ci hai proposto un siparietto molto plausibile.
Io salvo sempre Mu dicendomi che in fin dei conti era solo un bambino QUANDO TUTTA LA tremenda faccenda accadde al Santuario, e che, probabilmente, non avendo più una Guida che lo aiutasse a districarsi in quelle fosche vicissitudini, abbia preferito '''fuggire'''- che poi in realta' è anche una scelta molto saggia, che un bambino special e come Mu potrebbe aver inconsapevolmente fatto: quando non è ARiA è ben alzare i tacchi e sparire per un pò, speci e se la propria incolumità è a rischio, aspettando il momento propizio - come poi è accaduto A. Se anche avesse parlato, all'epoca, chi gli avrebbe effettivamente creduto? Aiolia? Un altro bambino come l ui, e Saga era comunque troppo potente...poi, per il resto degli anni, a trattenerlo nel Silenz i o può essere stato anche una sorta di disgusto e di delusione nei confront i dei proprio compagni che, nonostante vivessero al Santuario, non si erRano apparentemente accorti di nulla. L'isolamento e la solitudine, il disappunto verso coloro che dovresti abbracciar e ma ti hanno '''tradit'''o , ti portano ad una sorta di eremitaggio...
Apprezzo come tu abbia scelto in questo caso di mettere in Luce il lato più ponderante dello Scorpione, che in genere, forse per il personaggio di Milo, è descritto molto più turbolentemente...qui invece, come indichi tu stessa, è un pò l'ago della Bilancia, il Giudice che si impone di far rispettare i limit i. ed anche aAiolia è davvero ben caratterizzato.
Complimenti!

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Ciao, piacere di conoscerti! Sono Fatina78 e mi è molto piaciuta questa flash! Anche se non sono d'accordo con Aiolia; Mu ha ragione, nessuno gli avrebbe creduto. Primo fra tutti proprio Aiolia: non dimentichiamoci che Saori gli ha dovuto srotolare davanti il proprio immenso cosmo per convincerlo e che lui ha cercato di colpirla perchè voleva una prova che lei fosse in effetti Atena...un po' tardo il ragazzo. Adoro Milo che se ne sta in disparte a vigilare sull'ira del Leone...peraltro Mu ha perso il suo adorato maestro nella notte degli inganni, quindi giù le mani dalla mia pecorella! Besos

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"Ecco, quello magari no, Aiolia, che già siamo rimasti in sei..." lo riprese Milo.
Adorabile, Milo.
Adorabile frescone; ma ha ragione, ecocme se ha ragione: sono rimasti in sei, dimezzati, e, per quanto sono sicura che anche a lui piacerebbe dare una bella ripassata alla pecorella, si trattiene, ché ad Athena potrebbe tapparsi la vena e non prenderla benissimo.
Però non ferma Aiolia dal dare una bella - catartica! - ripassata a Mu. Sta lì, come garante, in attesa che il Leone sia lì lì per passare il limite, e fermarlo alla bisogna.
Ma sì, da qualche parte, dentro di me, so che in qualche oscuro anfratto del Santuario, s'è svolta questa scena. E gli altri? Hanno girato lo sguardo dall'altra parte. Ci sono taaaaaante di quelle vestigia da ammirare, al Santuario...

Felicissima d'essere stata la tua istigatrice a delinquere! Ché poi, noi, a Mu vogliamo anche bene (sotto sotto, almeno io); però, due paroline due, fossi stata in Aiolia, ce le avrei scambiate. Eccome!!

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