Potevo, dopo la bellissima recensione che hai lasciato alla mia shot, non ricambiare il favore? Certo che no: e infatti eccomi qua, su un piccolo lavoro che secondo me merita più attenzione.
Un AU davvero originale, specie con i membri del CP9, ma in cui si vedono tutta la cura e l’affetto che tu hai per i personaggi e il loro complicato, meraviglioso rapporto.
E per una volta, persino quella crosta di fango secco sotto l’unghia della vita che risponde al nome di Spandam decide di servire a qualcosa. Causando male al prossimo, unica cosa che il miserabile verme è capace di fare, ma con un effetto positivo: ci sono i nostri tesori che soffrono. E noi Madri Degeneri non possiamo non esserne fiere.
Ho adorato ogni aspetto della trasposizione di questa storia nel mondo reale, negli ambienti che si capisce tu ami e in uno sport forse poco considerato, ma ottimo per scenari come questi. La figura solitaria di Aokiji come campione dei Giri passati è un tocco simpaticissimo, come anche il regale cameo di Nico Robin alla fine (spero che abbia sputato nel caffè di Spandam e preso a calci la sua auto), Garp e Sengoku come commentatori sono esilaranti, e i ruoli dei personaggi in questa sgangherata squadra di ciclisti sono ottimi. Jabura meccanico? Lo adoro. Khalifa manager? Perfetto. Kumadori fisioterapista? YEAH. E ovviamente Lucci e Kaku, con le loro specialità: la grinta del primo, appropriata al leopardo, e la velocità di Vento di Montagna. E poi Coppi-Pantani 9? C.P.9? Ci sono arrivata alla fine, d’oh!
Mi chiedo che ruolo avrebbe la mia Dito d’Oro in questa organizzazione. Mi verrebbe da dire factotum, ma per quello c’è già Lillian, e oh, che le vuoi dire a lei? Lei è Lillian e le si vuole bene. Naturalmente c’è anche la Vegapunk, simpatica e irriverente come sempre. Portatrice di cattive notizie che non ascolta nessuno, perché vogliono vincere e non c’è Madre Degenere che li devasti orrendamente che tenga.
E nemmeno Spandam. Ho già detto che odio Spandam?
Dopo una battaglia – perché non c’è altro modo di definirla – come quella allo Zoncolan, l’odore e il calore del tè caldo sono per Lucci e il lettore come una coccola affettuosa, specie dopo che Spandam si comporta da Spandam e rende peggiore la vita di tutti. C’è ancora quel senso di famiglia, di conforto, anche quando tutto sembra cadere a pezzi. Hanno lavorato insieme con mezzi di fortuna, con ogni sorta di ostacolo, e il pezzo di cacca secca di stella marina ci si mette per rovinare tutto. E per somma fortuna, le botte sono giunte. Magari l’infermiere si sbaglia, e l’omuncolo ci lascia le penne?
Ma sperare non sta a noi Madri, ma ai figli che tormentiamo, e questo tormento è decisamente splendido. La grinta e la testardaggine di Lucci e Kaku nel lottare fino alla fine, la furia legittima di Jabura nel vedere i suoi campioni ridotti allo stremo, le coccole di Kumadori e Khalifa, quei bellissimi legami umani che tanto amiamo (oltre alle BBOTTEH e al DDOLOREH).
In breve, un piccolo gioiello. Dritta nelle Ricordate, e un abbraccio.
Lady R |