Ciao Cara,
eccomi qui giunta a recensirti, e sono davvero felice di averti chiesto lo scambio, perché adoro a dir poco il tuo stile e questo racconto che ho scelto di iniziare, mi ha presa subito. Ne sono rimasta incantata.
Hai una nuova fan, sappilo!
Prima di tutto ti faccio i complimenti per aver reso subito l'idea dell'ambiente con un bellissimo panorama suggestivo, poi per come sei scenograficamente passata alla nostra elfa, Riful e ai suoi intenti. Vuole vendetta, vuole trovare colui che ha reso lei e i suoi fratelli orfani, e trovare la pace che, a quanto sembra, non riesce proprio a trovare. Così si allena, e non lo fa da sola.
Il ricordo di quegli attimi terribili è impossibile da dimenticare, specie per colpa di quel marchio che hanno sulla fronte; il marchio dell'esilio e, a quanto pare, soffermarsi su di esso crea in Riful non solo il desiderio di avere un riscatto, ma anche un'infinita tristezza... molto scenografico anche il racconto di come i loro genitori siano morti... un modo crudele, davvero.
Invece Grendell è tutta un'altra storia. Un vero e proprio guerriero, con una moglie tenerissima ma allo stesso tempo mi fa morire dal ridere! Grendell mi piace moltissimo com'è stato caratterizzato, ma Trogga è un mito. Non le manda proprio a dire, eh!
E anche loro ricevono una lettera di convocazione, con la stessa dicitura che per quello di Riful. Ah, molto suggestivo il fatto che, il teletrasporto, sia tramite un sigillo che si attiva col sangue. Sembra molto un sistema di di sicurezza!
Insomma, per ora ci sono i presupposti che pongono le basi su una storia che sembra davvero partire col botto! Mi farà piacere proseguire, specie perché trovo il tuo stile non solo molto interessante, ma anche unico nel suo genere.
Complimenti e alla prossima!
Miry |